Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Davide Palazzetti sul tema della solidarietà
Grazie a 'sto accidenti di virus, stiamo, tutti, iniziando a guardare di più agli altri. E questo è bene., benissimo.
A cercare di aiutare, ognuno secondo le proprie possibilità: dal cestino calato da un balcone, alla spesa "sospesa", fino ai milioni da raccolte fondi ed alle munifiche donazioni di società, enti e persone.
Serve liquidità, questo è il mantra, serve dare sicurezza e sopravvivenza a chi non ha più risorse, attività o lavoro. Lo Stato, tra cassa integrazione e supporti vari, sta cercando di fare il suo, muovendosi, spero, verso un temporaneo reddito universale.
Intanto è grandioso che il resto possa arrivare da ognuno di noi. Legati gli uni agli altri per generare il nostro futuro. Oggi va così ed è bellissimo.
In tanti stanno iniziando a farsi contagiare, dalla solidarietà: dalle brioches destinate al Banco Alimentare di Asti, di Alessandro Del Trotti, pasticciere di Costigliole d’Asti, alle centinaia di Robiole di Roccaverano omaggiate negli scorsi giorni all’ospedale di Acqui o ai disegni di Barruscotto, artista astigiano, messi a disposizione nell'ambito di una raccolta fondi in favore dello Spallanzani.
Alcuni dei tantissimi esempi di questo positivo contagio, a supportare un quotidiano che per molti non è certo facile. Scordandosi piacevolmente del proprio. Nessuna celebrazione. Solo occasione d'invito a fare, a continuare a fare per gli altri.
Davide Palazzetti