Economia e lavoro - 01 aprile 2020, 20:00

"Parrucchieri ed estetiste abusivi in casa propria o dei clienti". È l'altra faccia del Covid-19

Un grave problema nazionale, che non risparmia Asti. A parlare è la parrucchiera Ilaria Amerio. "So di essere una voce fuori dal coro. Noi artigiani siamo il cuore della comunità. Ne va della salute di tutti"

"Parrucchieri ed estetiste abusivi in casa propria o dei clienti". È l'altra faccia del Covid-19

"Sindaco, si schieri contro l'abusivismo".

È l'accorato appello di Ilaria Amerio, titolare del salone Equipe Piera di Asti, che, ça va sans dire, è stata costretta a sospendere la sua attività in seguito alle disposizioni nazionali di contenimento da Covid-19

Giù la serranda

Parrucchieri, estetiste e tatuatori sono state tra le ultime categorie ad abbassare la serranda: prima del dpcm dell'8 marzo, infatti, erano autorizzati a lavorare, mantenendo però una distanza interpersonale di sicurezza di almeno un metro e provvedendo alla sanificazione degli ambienti.

La pagnotta

Quello che preoccupa, però, è anche l'altra faccia della pandemia. Quella che spinge a trovare soluzioni di emergenza pur di portare a casa "la pagnotta", mettendo a serio rischio anche la propria incolumità e quella della clientela.

Contro le regole due volte

"È necessario denunciare il fenomeno diffuso di parrucchieri ed estetiste abusivi, che stanno girando per le case, o che ricevono persone presso il proprio domicilio. Stanno violando due regole: una volta incassando denaro impropriamente, una volta rischiando di diffondere il coronavirus", spiega Ilaria Amerio.

Artigiani: il cuore vivo della comunità

Il problema, in fondo, è sempre lo stesso. O tutti o nessuno e qui le differenze fanno male il doppio:

"Gli artigiani sono cuore vivo e pulsante di questa comunità. Oggi sono chiusi e frustrati perché non possono lavorare né essere vicini alla propria clientela. Lasciare soli questi artigiani, e per di più permettere a chi non rispetta le regole di farsi beffe di chi paga le tasse, dà lavoro e rispetta il prossimo, è un crimine". 

Quella voce fuori dal coro... 

"C'è una specie di omertà su questa tematica. So di essere una voce fuori dal coro. Mi rivolgo al sindaco, anche se comprendo che adesso ci siano troppe problematiche da affrontare. Questo è un discorso etico morale e ne va della salute di tutti", conclude.

Elisabetta Testa

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