Il consueto appuntamento con la diretta social del sindaco Maurizio Rasero si è aperto con una lunga dissertazione relativa le ragioni che questa mattina lo hanno portato a recarsi in incognito in diversi supermercati cittadini (CLICCA QUI per rileggere la notizia)
Mi sono stati segnalati - ha affermato il sindaco - usi impropri dei buoni spesa per acquisto di alcolici o comunque beni non di primaria necessità.
Che è poi passato a ricordare le dinamiche dell'iniziativa: Abbiamo ricevuto circa 300 domande meritevoli di questo contributo, mentre con successiva nuova delibera abbiamo allargato le maglie e le domande sono lievitate a circa 1.050, con circa 700 buoni consegnati alle famiglie e i rimanenti nei prossimi giorni. Parallelamente abbiamo fatto bando rivolto ai commercianti presso cui poter spendere i buoni spesa, rigorosamente per beni di prima necessità.
Viste le numerose segnalazioni e che sovente le verifiche hanno un costo rilevante perché impiega del personale, ho deciso di camuffarmi e stamattina sono andato nei punti accreditati per vedere cosa avrei potuto acquistare presso i punti accreditati. Sono andato in sette strutture, senza incontrare file. Di sette, uno era chiuso e nell’altro non prendevano i buoni del Comune. Delle cinque rimanenti, ho trovato due che non si sono comportate perfettamente potendoci comprare beni che non erano di prima necessità. Domani mattina gli uffici del settore Commercio contatteranno le strutture indistintamente per ricordare loro i prodotti che possono venire acquistati con i buoni.
IL CONTRIBUTO DI RETE E FILIERA ENERGAS
Il ringraziamento di oggi va a rete e filiera Energas che, grazie al contributo di oltre 600 loro collaboratori a livello nazionale, hanno costituito un fondo del valore di 500.000 euro per offrire buoni spesa da 20 euro. Ad Asti sono arrivati 5.000 euro in buoni che sono stati utilizzati da “Dona la spesa” per aiutare le famiglie meno abbienti.
ASPETTATE A COLTIVARE GLI ORTI
Continuate a non muovervi, ma domani sentirò la prefettura per far chiarezza sul potere curare o meno l’orto al di fuori del comune di residenza. Inoltre noi, come Comune di Asti, dobbiamo capire come agire riguardo gli orti per anziani che abbiamo affidato a pensionati. Domani chiariremo la situazione con la Prefettura, ma io resto dell’idea che per il momento sia meglio restare ancora a casa.
POSITIVO AL TAMPONE, NON ERA A CASA: NE SUBIRA' LE CONSEGUENZE
Non andremo da nessuna parte senza la collaborazione dei cittadini. Questa sera vi racconto un episodio piuttosto grave: la polizia municipale stava consegnando a una persona positiva il documento che gli imponeva di stare a casa. Non lo hanno trovato a casa ed è risultato che quella persona era andata a lavorare in un altro Comune della nostra provincia, rischiando di contagiare colleghi e tutte le persone con cui è venuto in contatto. E’ stato un irresponsabile e il suo gesto avrà conseguenze importanti.
PRIMA DI PENSARE ALLA FASE 2, DEVONO STABILIZZARSI I NUMERI
Si parla tanto di fase 2, ma non potrà iniziare finché non si stabilizzerà la situazione e finora i numeri non consentono di ragionare in tal senso. Dobbiamo comportarci in modo corretto e non come il meschino di cui vi ho detto poco fa.
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