Dopo aver appurato personalmente, nel febbraio del 2019, le problematiche dell’Ufficio Anagrafe (CLICCA QUI per rileggere l'articolo), il sindaco di Asti Maurizio Rasero si è nuovamente camuffato – tagliando barba e baffi, togliendo gli occhiali e adottando un abbigliamento decisamente casual – per verificare la fondatezza di alcune segnalazioni secondo cui i buoni spesa, distribuiti dal Comune alle famiglie in emergenza e destinate esclusivamente all’acquisto di beni di prima necessità, verrebbero accettati anche in pagamento di prodotti non primari.
Pertanto, con mascherina e cappello da baseball, si è recato presso alcuni supermercati cittadini per accertarsi della corretta gestione degli acquisti effettuati con i buoni pasto. Per conoscere i risultati di questa sua personalissima indagine, però, gli astigiani dovranno attendere la sua ormai consueta diretta Facebook delle 19.10