Ad Asti, i consiglieri comunali Mario Malandrone Maria Ferlisi Luciano Sutera Michele Anselmo Massimo Cerruti Davide Giargia Mauro Bosia Giorgio Spata Giuseppe Dolce, con una nota condivisa interrogano l'assessore alle Politiche Sociali Mariangela Cotto, a proposito delle bici donate dalla Idem alla Banca del Dono.
"A caval donato non si guarda in bocca, scrivono, ma la pensiamo un po' diversamente, soprattutto quando un regalo a scopo benefico, cioè indirizzato alla Banca del dono arriva da un imprenditore condannato a 14 anni per le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico"
I consiglieri si riferiscono al Galà di presentazione della tappa astigiana del Giro d'Italia, quando è stato annunciato che due biciclette della ditta Idem, sarebbero state donate alla Banca del Dono da Antonella Nigro, amministratore delegato
"Che la Idem, scrivono, sia la ditta che distribuisce biciclette del gruppo Montante e che la Nigro ne sia stata amministratrice delegata, non è un mistero. La consuetudine di regalare biciclette nella vicenda Montante è stata ampiamente dibattuta, raccontata. I sindacati ne hanno chiesto il ritiro da aeroporti (dove erano esposte) e denunciato spesso che non era opportuno dare pubblicità a tale marchio, soprattutto dopo le vicende giudiziarie".
"Ricordiamo che tali vicende hanno significato per il territorio perdite di posti di lavoro. Ricordiamo che l'Amministrazione comunale di Asti aderisce ad Avviso Pubblico e si è dichiarata più volte a favore della legalità".
In base a queste premesse, i consiglieri chiedono risposte.
"Perchè in un'occasione così mediatica si è scelto di dare risalto a tale donazione, che tra le altre cose come prassi di Antonello Montante era una consuetudine, sono molti i personaggi pubblici che hanno ricevuto tali bici (molto costose)?
Ricordiamo lo spartiacque tra chi ha ricevuto in dono la bici Prima – cioè dal Montante Paladino antimafia – e chi invece l'ha ricevuta Dopo, cioè dopo la condanna e dopo la scoperta dei meccanismi corruttivi".
È stata quindi presentata un'interrogazione per chiedere "Se l’assessore Cotto non ritenga poco etico accettare in regalo bici che rechino il nome Montante e che richiamino all’ex Presidente di Confindustria condannato a 14 anni di reclusione per reati collegati ad associazione a delinquere".
Inoltre i firmatari chiedono "se anche la Banca del dono debba conservare un codice etico relativo alle donazioni e se l’assessore Cotto fosse a conoscenza che Idem e cicli Montante significano la stessa bicicletta prodotta o assemblata a Castell’Alfero di bici collegate a Montante. L'assessore non ritiene che un' associazione benefica non debba controllare la provenienza del dono, soprattutto quando sponsorizzata dal Comune di Asti ".
"Riteniamo davvero poco opportuna - concludono - la scelta di ricevere il dono, anche se finalizzato a bisognosi, in particolare evidenziamo che è stato ricevuto in un momento pubblico e di grande rilevanza per la nostra città. .