Il Cda della Fondazione Centro Studi Alfieriani ha sfiduciato il presidente Valter Boggione, chiedendo le sue dimissioni.
Da giorni in città si susseguono polemiche su questa vicenda e in tanti si sono spesi per cercare di salvare una situazione dipinta come "vicina alla chiusura", in primis l'ex sindaco di Asti, Luigi Florio, l'ex assessore alla Cultura Adriana Marchia e diversi club di servizio.
La sfiducia
Il giornalista astigiano Carlo Cerrato, Consigliere di amministrazione della Fondazione che ha gestito come Presidente facente funzione, per undici mesi la transizione tra la Presidenza della prof.Masoero e la nomina di Boggione, qualche giorno fa aveva espresso più di una perplessità in merito.
"Durante la mia gestione straordinaria, aveva detto dettagliando, con la collaborazione gratuita di consiglieri e amiche e amici preziosi abbiamo avviato a soluzione alcuni seri problemi e presentato una serie di progetti.
La conferma della sfiducia, il giorno dopo il Cda arriva dall'assessore alla Cultura Gianfranco Imerito, anche Consigliere: "Il consiglio in blocco ha chiesto le dimissioni del presidente e abbiamo votato una mozione di sfiducia. Il presidente nell'ultimo anno si è trovato di fronte ad una situazione difficile accumulatasi negli anni, ma il problema è stata l'inazione. Ci aspettavamo un presidente propositivo, una sorta di presidente manager che non si limitasse a dipingere una situazione più drammatica della realtà. Un presidente è nominato apposta per cercare bandi e trovare soluzioni e finanziamenti".
Nomine non astigiane: "Manca l'attaccamento al territorio"
Lo Statuto della Fondazione prevede che il presidente sia nominato tra docenti e scelto dal Ministero, "Abbiamo sempre avuto presidenti di fuori Asti - continua Imerito - e forse è mancato un attaccamento di cuore al territorio. Negli ultimi mesi in tanti si sono resi disponibili ad un salvataggio ma continuare a dipingere la situazione come drammatica ha fatto sì che sia la Fondazione ne risentisse di immagine e di fiducia".
Il presidente Boggione ha preso atto della fiducia e il verbale verrà inviato al Prefetto che dovrrà rivolgersi al Magnifico Rettore dell'università di Torino che riferirà al Ministero.