I consiglieri comunali astigiani, Angela Quaglia, Mauro Bosia, Michele Anselmo, Mario Malandrone, Maria Ferlisi, Luciano Sutera, Giuseppe Dolce, Massimo Cerruti, Davide Giargia, Giorgio Spata, Martina Veneto, si schierano, con una nota, contro la proposta del sindaco Maurizio Rasero di istituire un giardino verticale sul palazzo della Provincia.
Proposta che andrebbe inserita nei progetti da presentare a Regione e Governo, per i progetti del Recovery Fund.
Il progetto è stato motivato dal sindaco con una copertura originale della (oggettivamente non bellissima) facciata, riforestazione urbana, attrattiva turistica, abbattimento dell'inquinamento in zona
"Ci chiediamo - scrivono compatti i consiglieri - se la sua sia una proposta seria o una provocazione. In un momento in cui i cittadini stanno stringendo i denti (e qualcuno anche la cinghia) per le difficoltà legate alla mancanza di lavoro e di prospettive e mentre cresce la preoccupazione legata all’espandersi delle varianti del Covid, mentre, inoltre, tutti stanno cercando di trovare le strategie migliori per favorire nuova occupazione mediante investimenti produttivi… ecco che esce una proposta che definire estemporanea sarebbe eufemistico".
I consiglieri rimarcano anche che l'elenco dei progetti che il Comune di Asti sta per presentare sia uno "svuotamento dei cassetti. Nulla di davvero significativo e innovativo che dia speranza di futuro, ma non basta. Adesso anche il giardino verticale, di cui non si conosce il costo di realizzazione ma di cui non si è valutato neppure la spesa per la manutenzione ordinaria e che ammonterebbe a circa 300mila euro l’anno a meno che non si voglia fare come con le aree verdi cittadine, lasciando che il tempo e l’incuria prendano il sopravvento"
Secondo i consiglieri, fondi del Recovery Fund devono servire a creare le condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio e non essere “buttati in iniziative estemporanee. Il sindaco si concentri su come fare per accelerare le vaccinazioni, trovi luoghi adeguati e li metta a disposizione dell’ASL, scelga progetti di sviluppo vero e poi, se lo ritiene, informi anche il Consiglio Comunale. La democrazia non è stata ancora cancellata dal virus".