“Le attività di Unitre e delle associazioni come la nostra non sono un optional, ma qualcosa di vitale”. Si è presentato con queste parole il neo presidente nazionale di Unitre, Piercarlo Rovera.
Nato ad Alba il 26 dicembre del 1948, Rovera ha due figli e tre nipoti. Laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli studi di Torino nel 1972, è stato preside dal 1985 al 2014. Dal 2015 ha ricoperto il ruolo di presidente della sede Unitre di Alba, mentre dal 2018 è segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Unitre.
I primi passi del nuovo percorso
Recentemente eletto presidente di Unitre, Rovera ha immediatamente mostrato le idee chiare sull’approccio da mettere in campo nei primi passi di questo percorso: “Vorrei partire dall’esperienza del passato che non possiamo dimenticare, è quella dello stare insieme e condividere momenti di svago, culturali e di socialità”.
La pandemia è un ostacolo ma non insormontabile: “Non sarà possibile realizzare subito il nostro programma perché l'emergenza sanitaria ce lo impedisce però, auspicando che i vaccini facciano il loro dovere, dobbiamo pensare da quest’autunno a un’attività mista tra quella in presenza e quella online, che ha dato buoni risultati lo scorso anno”.
Tutti i numeri di Unitre
Unitre è una grande associazione, con 435 sedi in Italia e 80.000 associati. Il Piemonte, dal canto suo, è la regione che ha più sedi (95) e 30.000 associati: “Questo bagaglio di umanità che abbiamo con noi, ci deve spronare a dare servizi sempre più adeguati. Devo dire che non si è interrotto anche durante la pandemia, ci sono stati circa 200 corsi online, con qualche migliaio di partecipanti e si è riusciti a tenere insieme le associazioni”.
Di certo, tra le ambizioni e gli obiettivi di Rovera, vi è la volontà di recuperare la funzionalità dei coordinamenti regionali, che nell’ultimo anno e mezzo anche a causa pandemia, non hanno funzionato a dovere: “Nel primo consiglio nazionale che credo sarà convocato verso la fine di aprile inizio di maggio, vorrei fare un calendario di lavoro per i coordinamenti regionali”.
Gli obiettivi e le ambizioni
“Infine - ha concluso Rovera - mi piacerebbe ogni anno organizzare un momento di confronto che metta l’associazione in confronto con se stessa, con le altre realtà e con le nuove norme sul terzo settore”.
Per il presidente della Regione, Alberto Cirio, "è un grande orgoglio avere qui la sede nazionale e un piemontese come presidente, che ha le caratteristiche per svolgere al meglio questo incarico. Università e terza età - ha aggiunto - sono due elementi di cui abbiamo bisogno".