Uno sciopero per dire no alla privatizzazione della casa di riposo Città di Asti e per il ritiro del relativo bando.
Lo sciopero si è tenuto ieri con la contestuale manifestazione sotto il Municipio di Asti in piazza San Secondo
Alla manifestazione hanno partecipato molti cittadini, lavoratori e lavoratrici della Casa di Riposo Città di Asti, diversi rappresentanti della poltica locale hanno portato il loro sostegno e la loro solidarietà al personale della Città di Asti.
"La mobilitazione del personale, che dura da diversi mesi, spiegano i sindacalisti Gabriele, Delfino e Cerrato, si è resa necessaria per dire con forza No alla privatizzazione della Casa di Riposo, per chiedere la stabilizzazione dei vincitori di concorso e per chiedere l’apertura di un dialogo con i vertici della Casa di Riposo, le istituzioni locali e la Regione Piemonte".
Una delegazione formata da rappresentanti sindacali e dalle Rsu della casa di riposo è stata ricevuta dal sindaco di Asti, Maurizio Rasero, al quale sono state consegnate le centinaia di firme raccolte in queste settimane contro la privatizzazione.
Rasero si è impegnato a convocare entro la prossima settimana le organizzazioni sindacali unitamente ai vertici della casa di riposo al fine di trovare delle soluzioni che vadano incontro alle richieste.
"La mobilitazione continua, proseguono i sindacati, nuove iniziative sono state messe in cantiere per evitare la privatizzazione della struttura. Le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil non escludono una manifestazione sotto il palazzo della Regione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della casa di riposo Città di Asti nè vengono escluse azioni legali contro la stessa".