Il tre luglio avevano annunciato le dimissioni otto consiglieri di Rocca d'Arazzo, determinando le condizioni per lo scioglimento del Consiglio Comunale con la decandenza di sindaco e giunta.
Gianni Avidano, Egidio Fonsati, Mara Masenga, Domenico Massano, Francesco Nobile, Luca Priante, Giuseppe Raineri, Silvano Roggero, per chiarire le loro posizioni hanno indetto quattro incontri.
San Carlo al circolo mercoledì 14 ore 21
Santa Caterina proloco giovedì 15 ore 21
Sant'Anna circolo venerdì 16 ore 21
Rocca d'Arazzo sede Amici Rocca domenica 18 ore 21
La vicenda
Le dimissioni arrivarono alla fine di un biennio nel quale i rapporti tra il consiglio comunale e il sindaco, Marco Maggiora, sono stati "caratterizzati da ricorrenti dissensi sia sui metodi di gestione che nel merito di molte scelte".
"Una scelta drastica, sofferta e difficile, spiegano i consiglieri, che rimarcano di non avere problemi personali con Marco Maggiora, sindaco dal 2019, per la convergenza sul suo nome di due diverse liste, una con lo stesso Maggiora candidato sindaco e l'altra con Egidio Fonsati.
"Per non spaccare il paese, scrivono gli otto dimissionari, optammo per una lista unica con Maggiora e Fonsati rispettivamente sindaco e vicesindaco. Alla prova dei fatti le cose non sono andate secondo le aspettative, il vicesindaco ha dato le dimissioni anche per le crescenti difficoltà nell'attività amministrativa".
Una decisione dettagliata e motivata
I consiglieri spiegano il perché di questa decisione partendo dal segnale arrivato dagli elettori e cioè che rispetto alle elezioni europee e regionali che si tenevano in contemporanea nel maggio 2019, 139 rocchesi (somma di schede bianche, nulle e non ritirate) non hanno votato Maggiora sindaco che è stato quindi eletto con 358 voti (il paese ha 891 abitanti ndr), "un dato clamoroso che ha subito preoccupato molti di noi. Poi una grande quantità di questioni affrontate male e non risolte", spiegano.
Il clima è poi diventato teso, con discussioni e disaccordo, anche se ci sono stati tentativi e una proposta di riorganizzazione della giunta "e la concreta collaborazione di qualche consigliere sui lavori pubblici, settore nel quale erano evidenti le lacune ed i rischi di perdere finanziamenti".
Queste le ragioni del disaccordo secondo i consiglieri
- Fin dal primo momento abbiamo faticato a convincere il sindaco che il modo migliore per utilizzare un finanziamento per il risparmio energetico era la trasformazione a led dell'illuminazione pubblica che rappresentava il costo più alto in assoluto.
- Il ritardo con cui sono stati emessi i verbali di somma urgenza per le frane sulla rete stradale del comune, da cui dipendevano i finanziamenti è stato un argomento di accesa discussione.
- La scelta progettuale per il rifacimento della piazza che il sindaco ha fatto in solitudine a fronte di tre alternative proposte dal progettista, senza parlarne in giunta e in Consiglio. Su questo si è riusciti a recuperare solo parzialmente.
- Alcuni consiglieri hanno fatto una dichiarazione a verbale in fase di approvazione del bilancio 2021 per stigmatizzare quanto accaduto.
- Il sindaco ha proposto ad un professionista e a cinque consiglieri che effettuavano un sopralluogo sui dissesti idrogeologici di intervenire con fondi pubblici su un muro di sostegno privato, dimostrando di non conoscere le regole dei lavori pubblici.
- Tutti i problemi sollevati con le interrogazioni
Sette le interrogazioni presentate " di cui due riguardano problemi di rapporti con privati che non descriviamo".
Le altre interrogazioni riguardano l'indennità percepita dal sindaco per il 2021, la realizzazione del 'Paniere delle golosità, lo stato delle piante messe a dimora nella strada del cimitero, la planimetria dello stesso. i tempi di trasferimento delle Poste e piano regolatore.
Inoltre i consiglieri chiedono di conoscere gli accordi stipulati con la società Micso per la copertura wifi del territorio, i lavori per la copertura Iliad e delucidazioni sul gruppo di coesione territoriale 'Bacino del Tanaro'.
I progetti realizzati
"In due anni sono state fatte, a fatica, tante cose - aggiungono i consiglieri: illuminazione a led, ripristino delle frane, progetto di trasferimento con risparmio energetico negli uffici, prime valutazioni sull'ampliamento della rete fognaria, affidamento in concessione del Tambass, presentazione progetto telecamere e richiesta finanziamento".
Ora in paese c'è il commissario prefettizio, Arnaldo Agresta che si occuperà dell'ordinaria amministrazione e le elezioni si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre.