Attualità - 19 luglio 2021, 08:32

Nomine Cda università di Asti, continua il 'giallo' dell'estate astigiana, dopo la revoca di Francesca Ragusa come vicepresidente della Provincia

Lanfranco: "È venuta meno la fiducia. L'ho scoperto dai giornali online". Ragusa: "Non mi era stato detto che non potessi accettare incarichi senza il suo placet". La vicenda

Nomine Cda università di Asti, continua il 'giallo' dell'estate astigiana, dopo la revoca di Francesca Ragusa come vicepresidente della Provincia

C’è da scommettere, dati i vari ‘colpi di coda’, che la vicenda delle nomine nel Cda dell’università di Asti, continuerà a far parlare la città. Soprattutto dati i botta e risposta tra il presidente della Provincia, Paolo Lanfranco e la sua ormai ex vicepresidente, Francesca Ragusa.

La vicenda

Il 13 luglio con un comunicato stampa, l’università aveva annunciato che l'assemblea dei soci del consorzio Asti Studi Superiori, qualche giorno prima, aveva provveduto alla nomina dei sette componenti del consiglio di amministrazione di Astiss che rimarrà in carica per il prossimo triennio.

Questi i componenti: Mario Sacco (presidente), Ivana Bologna, Piercarlo Molinaris, Maurizio Rasero, Renato Erminio Goria, Giorgio Galvagno, (vicepresidente), Francesca Ragusa.

Com'è composto il Consorzio

Il Consorzio è una società consortile che, come si può leggere sullo stesso sito, è a responsabilità limitata controllata per il 70,42 % dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti (di cui Sacco è presidente), dal Comune di Asti per il 12,68%, stessa quota per la Banca di Asti e dal 4,22% dalla Camera di Commercio di Asti. La Provincia di Asti è ente sostenitore.

Il 19 maggio scorso con una lettera, il Consorzio chiedeva al presidente Lanfranco un nominativo da indicare, sottolineando che l’assemblea, dal 2018, aveva deciso di portare a sette il numero dei componenti del Cda “in un’ottica di proficua e fattiva collaborazione”, nominando Piercesare Mora come consigliere di espressione condivisa con la Provincia di Asti.

Il presidente della Provincia aveva indicato il professor Stefano Massaglia, professore associato all’università di Torino.

Il no a Massaglia e la richiesta di una figura istituzionale

Astiss il 16 giugno, con un'ennesima lettera, ringraziando per la segnalazione, chiedeva però, sempre nel segno “di una fattiva e proficua collaborazione”, che la Provincia esprimesse una figura istituzionale.

Proposta respinta al mittente con l’ennesima lettera in cui Lanfranco spiegava di “Non poter accogliere le richieste” confermando la figura di Massaglia.

È notoria l'importanza strategica per lo sviluppo sociale, economico e culturale di un territorio la presenza di istituzioni di livello universitario con una offerta formativa strettamente legata al tessuto socio economico del territorio” – aveva scritto Lanfranco aggiungendo che “per perseguire e raggiungere impegnativi obiettivi è necessario un Consiglio di Amministrazione formato, da componenti che possano dedicarsi con competenza, autorevolezza e continuità amministrativa all'incarico”.

Una figura, quella di Massaglia, dotata di competenze tecniche specifiche, soprattutto data la struttura stessa dei corsi di studi astigiani, in quanto professore associato al Dipartimento di Agraria, Scienze, Forestali ed Alimentari dell'Universita degli Studi di Torino e, ha aggiunto Lanfranco “in possesso di elevate competenze nei settori agroalimentari, vitivinicoli e dello sviluppo sostenibile, ambiti strategici per lo sviluppo e la valorizzazione dell'economia astigiana nei suoi molteplici aspetti. A tal proposito, la presenza nel Consiglio di Amministrazione di figure investite di un mandato politico — amministrativo e altresi dotate di competenze tecniche, come quella rappresentata dal Prof. Stefano Massaglia, non potrà che migliorare l'operatività della società”.

"L'ho scoperto dai giornali online, ambiguità da parte della stessa Ragusa"

Ma l’assemblea di Astiss ha deciso di proseguire comunque per la sua strada nominando la vicepresidente Francesca Ragusa.

“Personalmente l’ho scoperto dai lanci dei giornali online – spiega Lanfranco – c’è stata ambiguità da parte della stessa Ragusa”.

Per questi motivi ha deciso di revocare la vicepresidenza pur mantenendole le deleghe (Servizi di area vasta e Assistenza tecnico–amministrativa per i Comuni – Pari opportunità, politiche sociali, UTEA, Soggiorni marini)

“Le recenti nomine – aveva spiegato il presidente Lanfranco - hanno determinato il venir meno del rapporto fiduciario e collaborativo con la consigliera provinciale Ragusa e sono quindi venute meno le condizioni di permanenza della stessa".

Il presidente ha però specificato che "la revoca non implica alcun genere di valutazioni sulle sue qualità personali o professionali".

Lanfranco pensi alla vittoria a bocce del Valfenera

Ma la Ragusa dopo poche ore ha rincarato la dose: "Non mi era mai stato detto che non avrei potuto accettare alcun incarico che non avesse il suo placet. Ricevo la sfiducia come vice, ma mantengo le deleghe. Un po’ come dire: lavora come hai sempre fatto, ma non permetterti di ricevere un incarico senza la mia autorizzazione. Inutile forse sottolineare, ma magari al Presidente è sfuggito, come non esista incompatibilità tra i due incarichi e che entrambi non siano retribuiti".

Auspicavo che Lanfranco tutelasse la Provincia come lui stesso tanto declama, sereno che un suo collaboratore potesse aiutarlo in quel dialogo con le altre Istituzioni, per il quale spesso mi ha chiesto di intercedere, ma che palesemente a lui riesce complicato. Pensi alla vittoria a bocce del Valfenera" (i giovani del Pro Valfenera Bocce sono due volte Campioni d'Italia n.d.r).

Parole dure che andranno risolte in seno al consiglio, ma che lasciano agli astigiani la riflessione su come vengano gestite le nomine all’interno dei vari enti. C’è bisogno di un maggior ricambio,forse e non avere la sensazione che non sempre sia questione di meriti o titoli.

Betty Martinelli


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU