Cultura e tempo libero - 26 agosto 2021, 08:50

Ad AstiTeatro 43 ieri sera in scena il "Sesto Potere", che scivola tra smartphone, social e stories (FOTOGALLERY)

Questa sera alle 20 allo Spazio Kor "Untold". Alle 21.30 a Teatro Alfieri "Ionica". Il festival si concluderà il 31 agosto

Galleria fotografica a cura di Merfephoto

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Una nuova edizione di AstiTeatro da ieri, mercoledì, e fino al 31 agosto terrà compagnia agli astigiani, con un ricco calendario di appuntamenti.

Lo storico festival di teatro nazionale e internazionale, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino, è giunto alla 43esima edizione. 

43 edizioni: Asti è teatro

43 edizioni che dal 1979 hanno visto passare ad Asti infinite espressioni drammaturgiche e teatrali, co-produzioni internazionali con festival come Avignone, Santarcangelo di Romagna e Spoleto, oltre a innumerevoli prime nazionali. Asti da 43 anni è una città che respira teatro e che ha modificato il suo assetto architettonico anche in quest’ottica, con interventi di riqualificazione urbana che hanno portato a nuovi luoghi di aggregazione e, nel centro storico, suggestive location per spettacoli teatrali.

Ieri la rassegna si è aperta con la presentazione del direttore artistico Bronzino, cui ha fatto seguito lo spettacolo, al Teatro Alfieri, "Sesto Potere - Nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta", alla sua prima regionale.

Sesto Potere alla sua prima regionale ieri ad Asti

Scritto e diretto da Davide Sacco, con Gianluca Gobbi, con Tommaso Arnaldi, Guglielmo Poggi e Valentina Violo. 

Dopo il quarto potere della stampa e il quinto potere della televisione, un sesto potere, molto più sottile, molto più infimo, che scivola tra gli smartphone, nelle notifiche Facebook e nelle stories su Instagram.

In un garage chissà dove tre ragazzi lavorano per un partito creando fake news per manipolare le elezioni. È l’ultima sera prima del silenzio elettorale e i sondaggi sono a loro favore, ma quando Malosi, un giornalista molto seguito, distrugge in diretta il vicesegretario del partito, crollano drasticamente. I ragazzi capiscono che l’unico modo per riportare la situazione a loro favore non è più creare false notizie sugli avversari, ma screditare direttamente il giornalista. In pochi minuti investono migliaia di euro e mettono in rete la notizia che Malosi ha preso dei soldi per pilotare la campagna elettorale. I ragazzi esultano quando il presidente di rete sospende la trasmissione di Malosi. Hanno raggiunto il loro obiettivo. Ma hanno anche finito il loro budget. I tre ragazzi sono molto diversi tra loro: uno è mosso dalla rabbia, ardore politico; un altro fa questo lavoro per soldi, la terza sembra avere per Malosi un odio personale. Quando gli hacker si accorgono di aver esaurito i fondi, iniziano a discutere pesantemente tra loro, fino a prendere la decisione che dovrà essere proprio il giornalista a risarcirli. In una pausa pubblicitaria lo raggiungono telefonicamente e lo ricattano...

Ieri sera, alle 22, prima nazionale al Michelerio di "Jackie", di Elfriede Jelinek, con Romina Mondello. 

Stasera Untold. Il non detto sul palco

Questa sera, giovedì, sarà la volta di Untold, compagnia UnterWasser. L'appuntamento è per le 20 allo Spazio Kor. 

Untold, ovvero non detto. Ciò che non può essere detto non può essere elaborato e risolto. Dall’ombra del rimosso emergono crepe e incongruenze, gli elementi nascosti lasciano segni e messaggi, premono sulla superficie, chiedono di essere messi in luce. “Untold” è un viaggio introspettivo, frutto di un’accurata ricerca sulle potenzialità del teatro d’ombre. Una proiezione a vista di corpi e oggetti in cui l’Illusione e lo svelamento dell’artificio convivono. Il linguaggio del teatro visuale si fonde con una colonna sonora originale che diviene parte integrante della drammaturgia. Tre ombre. Tre abissi dentro i quali ogni individualità rivela la propria intima autocensura. Sono storie narrate per fotogrammi “analogici”, performance del collettivo indipendente UnterWasser che, con il suo tipico linguaggio visivo e sonoro, conduce il pubblico in personali viaggi interiori alla ricerca dei meccanismi di autodifesa che inibiscono l’azione. Si intravvedono le tre performer nel buio della scena mentre costruiscono in diretta le sequenze e il montaggio del racconto, spostandosi nello spazio a ritmo del suggestivo universo sonoro di Posho. Le lampade sono le videocamere; le scene e i personaggi, invece, sono artigianali miniature che, per mezzo di un gioco di luci ed ombre, prendono vita in un flusso di immagini, cambi di prospettiva, soggettive e grandangoli: la sensazione è di trovarsi di fronte a un cortometraggio in stile Hitchcock. Si entra nello spazio privato delle loro stanze, in un momento quotidiano: le inquadrature si fanno sempre più dettagliate fino a penetrare nei meandri dell’inconscio, dove le tre figure si scontrano con blocchi, paure e segreti indicibili. Sarà un viaggio in treno e l’incontro con l’altro a regalare loro una risata liberatoria. Con un linguaggio originale che sfiora l’incanto della favola, UnterWasser racconta un comune percorso di liberazione da ingombranti e censorie costruzioni mentali, quelle che conducono a una rischiosa chiusura in se stessi e al nichilismo, mostri che – sembrano dire – si rivelano più docili se affrontati insieme.

Ionica

Alle 21.30, invece, a Teatro Alfieri "Ionica", di Alessandro Sesti e Alfonso Russi. 

Andrea Dominijanni è un testimone di giustizia calabrese che nel 2014 ha avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta.  Grazie al suo atto d’amore verso la società, la giustizia ma soprattutto verso la sua grande e bella famiglia, Andrea ha contribuito ad infliggere un colpo durissimo alla ‘ndrangheta ionica. Sono stati trenta gli anni di sottomissione alle leggi e alle prepotenze mafiose che Andrea ha ricostruito nelle sue testimonianze.
Purtroppo la storia ci fornisce una certezza: la ‘ndrangheta non dimentica… Non è una questione di “se”, ma di “quando”.

Spiega Alessandro Sesti: “Il progetto prosegue quell’ambiente di ricerca teatrale che sto portando avanti dal 2015: Teatro di narrazione raccontando storie di mafia, di atteggiamenti omertosi, di denuncia. Ogni volta per farlo ho accumulato materiale attraverso interviste con persone direttamente o indirettamente coinvolte; mi sono ispirato a libri autobiografici, conosciuto parenti e amici delle vittime, respirato il clima che immancabilmente li circonda nei luoghi e nel tempo. Questa volta ho deciso di approfondire la questione. Per scrivere questo lavoro ho vissuto per giorni sotto scorta insieme ad Andrea Dominijanni, testimone di giustizia che vive a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, in Calabria.

In questo percorso mi sono fatto aiutare da Alfonso Russi, un amico che il mio mestiere mi ha fatto incontrare alcuni anni fa. All’epoca studiavo ed era strano vedere un signore dai capelli bianchi ad un laboratorio teatrale. Quella voce bassa, una fantasia fuori dall’ordinario. Dopo qualche tempo, mentre una mattina ero al lavoro in un bar, arrivò e disse: “dobbiamo festeggiare, un giorno ti dirò perché”. E vallo a sapere che questo perché lo avrei capito solo durante la costruzione di questo spettacolo. Alfonso quella polvere chiamata ‘ndrangheta l’ha respirata per sei lunghi anni, svolgendo l’attività di consulente tecnico presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Ora ha messo a disposizione le sue conoscenze ed i suoi ricordi per permetterci di costruire questo testo teatrale. L’esperienza e le emozioni accumulate in quei giorni sono state ben più grandi delle nostre aspettative. Poterle restituire non è solo un compito ed una promessa fatta ad Andrea, ma un onore”.

Info e biglietti

Secondo le norme vigenti, per assistere a tutti gli appuntamenti del Festival è necessario presentare all'ingresso il Green Pass che attesti la somministrazione di entrambe le dosi di vaccino (o della prima dose da almeno 15 giorni), oppure la guarigione da Covid (validità 6 mesi), o l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle ultime 48 ore.

Biglietti: 10 euro; 8 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri, over 65, under 35, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense; 5 euro ridotto operatori. Biglietto speciale 5 euro per gli spettacoli Cenerentola-Rossini all’Opera e I Sognatori (fuori abbonamento).

Abbonamenti: 88 euro per 11 spettacoli.

Per gli under 25 speciale abbonamento gratuito a 3 spettacoli a scelta, con possibilità di acquistare biglietti aggiuntivi alla tariffa ridotti di 5 euro.

Prevendite aperte presso la biglietteria del Teatro Alfieri, in via L. Grandi 16, dal 23 al 31 agosto tutti i giorni dalle 10 alle 17 (sabato e domenica dalle 15 alle 17) e nei luoghi di spettacolo un’ora prima dell’inizio. Per informazioni e prenotazioni 0141.399057 - 0141.399040. Prenotazioni online su www.allive.it

Come ogni anno durante il festival all’osteria il Gat Rustì di via Bonzanigo e al Diavolo Rosso è possibile per gli spettatori assaporare piatti della cucina del territorio a prezzi convenzionati.

Tornano inoltre gli aperitivi “Pensiero profondo” alle 18 al Diavolo Rosso, durante i quali incontrare i protagonisti del Festival e approfondire le tematiche di alcuni degli spettacoli in cartellone: 26 agosto Ionica, 27 agosto Livore, 28 agosto Architettura della disobbedienza, 29 agosto Ottantanove, 30 agosto Shakespearology. Il 31 agosto incontro finale con Emiliano Bronzino, moderato dal giornalista Carlo Francesco Conti.

Durante il Festival al Diavolo Rosso è attivo anche l’infopoint di AstiTeatro, aperto tutti i giorni dalle 15 alle 18. Gli iscritti alla piattaforma Allive, e chi si iscriverà presso il punto informativo, potranno ritirare l’esclusiva borsa di AstiTeatro 43.

Programma completo su www.astiteatro.it

Elisabetta Testa

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