Attualità - 28 gennaio 2022, 09:45

Pista motocross a Castagnole Monferrato: un'eterna battaglia, per cui sembra ancora lontana la tregua

La minoranza consiliare interroga il sindaco sul progetto nei boschi di valle Randolo in frazione Valenzani e riflette: "La vicina pista di Felizzano rende chiara l’idea di quale impatto avrebbe una cosa simile nel nostro territorio boschivo"

La pista da motocross di Felizzano

La costituzione di nuove piste da motocross nell'Astigiano, continua a fare discutere.

A tal proposito, la minoranza consiliare di Castagnole Monferrato ha interrogato il sindaco del paese, sul ruolo del comune nella vicenda pista da motocross, nei boschi di valle Randolo in frazione Valenzani. 

"Siamo a pochi mesi dalla fine della legislatura - spiega la minoranza - e su questo importante argomento non siamo mai riusciti ad ottenere una discussione in Consiglio Comunale. Per questo abbiamo presentato una nostra interrogazione in merito al progetto della pista di motocross". 

La società Monferrato

La società Monferrato srl ha inoltrato alla Provincia (dipartimento Suav), un progetto per costruire un impianto per competizioni motoristiche già contestato dai consiglieri di minoranza, da un Comitato di vigilanza formato da cittadini della zona e da una quindicina di associazioni ambientaliste.

L’intervento della società Monferrato comporta una richiesta alla Regione di modifica e/o trasformazione del suolo in zone sottoposte a vincolo idrogeologico, su una superficie di 97.016 metri quadri interamente soggetti a vincolo di cui 61.166 metri quadri di superficie boscata. I lavori impegnerebbero un arco di 4 mesi e, spiegano dalla minoranza, "con la sostanziale soppressione della superficie boschiva e implicherebbero, sempre secondo quanto affermato dalla società proponente, movimenti di terra (scavi e riporti del materiale rilevato), per la imponente quantità di 25.995,35 metri cubi oltre l’abbattimento di ben 7.340".

Alla luce di questo progetto, i consiglieri di minoranza Patrizia Stefini (capogruppo di minoranza), Marco Crivelli e Carmen Gatti, avevano chiesto chiarimenti al sindaco.

I chiarimenti chiesti al sindaco

Nello specifico: "se è stato precedentemente informato della reale portata dell’intervento e in che modo ne abbia informato la popolazione; se alla luce del significativo impatto sul territorio, che prevede un profondo stravolgimento del suolo e l’abbattimento di oltre 7.300 alberi (circa 6 volte la popolazione di Castagnole!!), continuino a sussistere le ragioni, per molti versi opinabili, che hanno finora determinato il sostanziale favore dell’Amministrazione, affinché l’impianto venisse comunque realizzato, ancorché a così caro prezzo. tenuto altresì conto che il sindaco aveva auspicato vantaggi economici a favore della collettività, vorremmo essere compiutamente ed esaurientemente informati anche su questo argomento". 

Il vicino esempio di Felizzano

La minoranza, poi, riflette su un fatto molto vicino a Castagnole. A meno di 10 chilometri di distanza, a Felizzano, sta per essere inaugurato un impianto di motocross con caratteristiche analoghe a quelle che avrebbe il progetto della società Monferrato.

"Un progetto - concludono - che rende chiara l’idea di quale impatto avrebbe una cosa simile nel nostro territorio boschivo".