Attualità - 10 aprile 2022, 14:15

Oggi l'Astigiano ha orgogliosamente indossato la Penna Nera [VIDEO]

Grande partecipazione alla sfilata per il centenario della Sezione Alpini di Asti, che hanno donato 25.000 all'Anfass per l'acquisto di un mezzo di servizio

Alcuni momenti della mattinata alpina immortalati da Merfephoto - Efrem Zanchettin

Alcuni momenti della mattinata alpina immortalati da Merfephoto - Efrem Zanchettin

In una splendida mattinata di sole, tanti astigiani hanno voluto salutare gli alpini lungo il percorso della sfilata che, da corso Alfieri (il ritrovo e partenza era fissato nei pressi di palazzo del Michelerio), li ha portati a piazza Alfieri passando per piazza Libertà, dove è sito il monumento all’Alpino.

Centinaia di “penne nere” giunte da molte regioni italiane hanno così reso omaggio alla Sezione astigiana dell’A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) che festeggia i 100 anni da quando venne fondata in corso Dante. Dove, ad agosto, verrà posizionata una targa appositamente donata dalla Fellowship Rotariani Alpini.

Particolarmente applaudito, nel corso della sfilata, uno striscione in cui si leggeva “Gli alpini per la pace: un bene per tutti!”. Quasi una risposta indiretta allo sparuto gruppo di contestatori che, ieri pomeriggio, hanno manifestato il loro dissenso per la celebrazione (CLICCA QUI per rileggere l'articolo).

Ma la più bella risposta, e conferma degli alti valori che animano gli alpini, si è avuta poco dopo sul palco, quando il presidente della Sezione di Asti Fabrizio Pighin ha donato un assegno da ben 25.000 euro, frutto di varie iniziative di raccolta fondi, al presidente dell’Anffas Asti Marcello Follis per l’acquisto di un pulmino che servirà per i servizi offerti dall’associazione ai ragazzi disabili.

FOLLIS (ANFFAS): IL GRANDE CUORE ALPINO CI FA SENTIRE PIU' FORTI

“Vorrei trovare parole giuste per ringraziare grande cuore alpino che da molto tempo batte per i ragazzi dell’associazione – ha affermato Follis nel suo discorso – Eravamo in difficoltà ci avete fornito le mascherine per proteggerci, eravamo isolati e ci avete offerto la stanza degli abbracci per stare insieme. Alpini generosi hanno rinunciato alla loro festa di compleanno per festeggiare con noi e ora ci offrite le ruote per muoverci. Nella vostra vicinanza ci siamo sentiti più forti. Perché l’alpino è così, plasmato dalla montagna, maestra saggia ma severa che ci ha mostrato durante l’addestramento il suo volto più affascinante. La montagna ci ha insegnato a essere noi, noi io. Che nessuno deve restare indietro e che il più forte è l’ultimo, quello che si prende cura di chi non ce la fa. Alpini non si nasce, lo si diventa”.

“Se dici a un alpino quando puoi cominciare? Ti risponde: subito! Quanto rimarrai? Finché ci sarà bisogno. E’ il noi che fa l’alpino forte – ha aggiunto Follis –, quel noi così bene e orgogliosamente espresso dalla nostra sezione. Sintetizzo il nostro ringraziamento attraverso quattro parole: Orgoglio di appartenere alla nostra grande famiglia; Nostalgia di ciò che ci ha formati; Ostinazione nell’agire sempre e in qualunque condizione; Responsabilità nel condividere storia, tradizioni e ideali. L’ultima parola la troviamo insieme, mettendo insieme le iniziali delle altre, e componiamo ONORE”.

FAVERO (PRES. NAZIONALE ANA): ABBIAMO SEMPRE LAVORATO PER LA FRATELLANZA E LA CONDIVISIONE

Dopo gli interventi del sindaco di Asti Maurizio Rasero e del comandante della Brigata Taurinense Generale di Brigata Nicola Piasente, ha preso la parola Sebastiano Favero, presidente nazionale dell’ANA.

“Oggi la parola giusta è grazie. Asti mi ha di nuovo emozionato – ha affermato – Non è facile, ma durante tutto il percorso è la testimonianza della coesione, la capacità di essere e fare insieme. Questi sono gli alpini e questi siete voi, cari sindaci, insieme sapremo guardare oltre questa terribile pandemia e la guerra che ci ha colpiti in Europa. Noi abbiamo sempre lavorato per la fratellanza e la condivisione. Voglio dirvi ancora grazie! Viva Asti, Viva gli Alpini, viva l’Italia!

Le celebrazioni per il centenario si concluderanno, alle 18, con la cerimonia dell'ammainabandiera.

Gabriele Massaro

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