Al Direttore - 17 maggio 2022, 09:42

Università di Asti: dopo la replica del presidente Sacco, ancora le precisazioni di Angela Quaglia

"Su 1700 studenti del polo universitario di Asti solo 190 frequentano questo corso: poco più del 10%. I corsi devono essere unici e qualificati"

Caro Presidentissimo Sacco,

almeno su una cosa siamo d’accordo: il corso in Scienze vinicole ed enologiche (laurea Magistrale di secondo livello interateneo in collaborazione con le Università di Milano, Palermo Foggia e Sassari) che si svolge ad Asti come sede formativa dell’Università di Torino, è davvero un’eccellenza.

Occorre ricordare anche che i primi tre anni di studio si svolgono ad Alba e che il biennio successivo viene tenuto ad Asti ma che la titolarità del corso è comunque dell’Università di Torino.

Conosco il prof. Gerbi (e non gli altri docenti, ahimè) e sono certa che il corso biennale post laurea di primo livello valga davvero l’investimento effettuato.

Anche perché se i 190 studenti del corso troveranno sul territorio astigiano possibilità occupazionali qualificate, contribuiranno con il loro lavoro ad arricchire la qualità del nostro prodotto principe: il vino, la sua produzione, valorizzazione e commercializzazione.

Ciò che non torna, caro Presidente, è che su 1700 studenti del polo universitario di Asti solo 190 frequentano questo corso: poco più del 10%.

Ho sostenuto, infatti, e sostengo da sempre, che i corsi del Polo universitario astigiano, che non può fregiarsi del titolo di Università autonoma, devono essere unici e qualificanti. Come questo, appunto.

Per ora, però, c’è solo questo.

Vogliamo provare a darci un’identità a cui anche il Polo Universitario possa dare il suo contributo?

Angela Quaglia- CambiAMO Asti

Al direttore


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