Sanità - 20 maggio 2022, 19:25

Caos servizi 118, la Regione: "Gli astigiani possono stare tranquilli, seguiamo la questione da ben prima della campagna elettorale"

A prendere posizione anche la Federazione Italiana Medici Medicina Generale Servizio Emergenza

Caos servizi 118, la Regione: "Gli astigiani possono stare tranquilli, seguiamo la questione da ben prima della campagna elettorale"

Continua la querelle sul servizio del 118 nell'Astigiano.

A prendere posizione è anche la Federazione Italiana Medici Medicina Generale Servizio Emergenza. Questa la nota stampa integrale, a firma di Carmelo Zaccuri e Laura Zanoni.

Siamo veramente felici che le attività del “118” con il dislocamento dei mezzi di soccorso qualificato sul territorio siano, finalmente, entrate a far parte dell’agenda politica e diventino motivo di attenzione di una campagna elettorale. Era ora che qualcuno lo facesse.

Da parecchio il nostro sindacato denuncia la situazione della postazione dell’ambulanza medicalizzata di Moncalvo attiva solo nelle 12 ore diurne. Abbiamo anche presentato, negli anni, esposti e segnalazioni alle competenti autorità. Abbiamo fatto notare come il servizio “118” è un sistema dove una situazione potenzialmente negativa si ripercuote anche sulle altre, con un effetto a catena. È ciò che succede nel caso dell’Mezzo di Soccorso Avanzato di Moncalvo che, quando non è attivo (dalle ore 20 alle 8), deve essere sostituito dagli analoghi mezzi di Asti e Casale Monferrato.

Per questo motivo, soltanto nel mese di marzo scorso, abbiamo nuovamente chiesto, senza indugio alcuno, che la sede “118” di Moncalvo passasse da 12 a 24 ore come MSA, ovvero con medico e infermiere a bordo.

Come da noi detto il servizio di emergenza è completo con la presenza del medico a bordo che ottimizza il lavoro svolto dall’equipe sanitaria utilizzando le tecniche di rianimazione e sedazione d’emergenza come, ad esempio, in un paziente in pericolo imminente di vita che ha bisogno dell’intervento più qualificato possibile.

Noi medici di medicina d’emergenza FIMMG SE Asti, secondo il nostro codice deontologico a cui siamo vincolati, sentiamo il dovere di affermare la nostra totale disponibilità per la copertura della postazione di Moncalvo al fine di completare il piano di protezione territoriale “118” come da sempre previsto e presente, per altro, nelle tre sedi MSA di Asti, Nizza Monferrato e Villafranca.

Facciamo presente che il numero dei medici d’emergenza attualmente operativo nella provincia di Asti soddisfa pienamente il fabbisogno per la copertura h24 della sede di Moncalvo.

Ci aspettiamo pari impegno dalle autorità preposte. Non possiamo non chiedere che, così come sono state trovate le risorse per l’estensione di orario delle due sedi di Canelli e Santo Stefano Belbo (per cui esprimiamo viva soddisfazione), si faccia altrettanto anche per Moncalvo dal momento che sussistono tutte le condizioni sia a livello logistico (mezzi e locali) sia per il personale sanitario (medici e infermieri).

La posizione della Regione

Pronta anche la replica della Regione.

Gli astigiani possono stare tranquilli, perché la Regione Piemonte, con la presidenza, la vicepresidenza e gli assessori alla Sanità e alla Protezione civile si sta concretamente preoccupando del soccorso sanitario della zona da ben prima della campagna elettorale del candidato a sindaco del Centrosinistra.
L’attivazione dei mezzi di soccorso avanzato a Canelli e Santo Stefano Belbo, come ben sanno gli addetti ai lavori, rappresenta soltanto il primo passo del percorso di potenziamento e riorganizzazione del Servizio sul territorio.
Nessuno si è dimenticato di Moncalvo e della situazione del Nord Astigiano. La Salute è uguale e prioritaria per tutti. Quanto si è fin qui ottenuto è frutto di uno sforzo logistico senza precedenti e che certamente non si è esaurito a Canelli e Santo Stefano Belbo.

Redazione


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