Il 118 continua a infiammare le polemiche. A esprimersi anche il PD.
È da oltre un anno che seguiamo da vicino la vicenda della dislocazione dei mezzi di soccorso qualificato sul territorio provinciale per tutelare i cittadini e fare in modo che nessuno possa sentirsi escluso o, peggio ancora, non poter vedersi assicurate prestazioni sanitarie specializzate solo perché non si trova nella parte “giusta” della provincia.
Riteniamo fortemente sbagliata la scelta della Regione Piemonte – ignorata e forse non capita dal Comune di Asti nonostante la Città sia fortemente penalizzata – di non considerare quella di Moncalvo insieme alle sedi “118” di Canelli e Santo Stefano Belbo per l’estensione dell’orario di copertura da 12 a 24 ore. Il Sud Astigiano avrà tre ambulanze specializzate (Nizza, Canelli e Santo Stefano Belbo) nel raggio di 15-20km e di questo ci siamo assolutamente felici, ma la medesima qualità del servizio deve essere garantita anche per la città di Asti e per i comuni a Nord della stessa.
Perché, quindi, non si è fatta partire h24 la postazione del nord Astigiano quando anche i numeri dicono che, lì, gli interventi sono superiori? Una scelta incomprensibile.
Il coordinatore comunale del Partito Democratico, Mario Mortara: "Capiamo per ovvi motivi l’attaccamento per una parte del territorio di Gabusi e Icardi. Se è giusto ampliare sempre più i servizi di copertura sanitaria territoriale, e nello specifico del sistema “118”, questo deve avvenire senza alcuno sbilanciamento di parte. L’unica scelta possibile, condivisa a partire da medici ed infermieri di emergenza sanitaria, è quella di estendere immediatamente e senza indugio anche l’orario della postazione medicalizzata di Moncalvo, che copre ben 23 comuni del nord Astigiano e interessa profondamente anche la Città di Asti".
Maria Ferlisi, Capogruppo Pd in Consiglio Comunale, ricorda, inoltre, quanto già fatto dal Partito Democratico sulla questione: "Da oltre un anno abbiamo presentato con i nostri consiglieri comunali e con la coalizione un’interrogazione al sindaco. Nessuna risposta chiara se non in un video di poche ore fa . Video in cui nuovamente dimostra di non capire la materia trattata e anche di sottovalutarla. Rasero non ha mai mostrato interesse verso l’argomento , salvo dedicarsi ultimamente a selfie e foto per la campagna elettorale con le ambulanze ed i volontari del soccorso cittadini. Abbiamo fatto interventi preoccupandoci di trovare una reale soluzione e, per questo motivo, abbiamo sollevato il problema anche a livello regionale attraversi i nostri esponenti in Regione".
Dalla Giunta di centro destra, come dal comune, tutto tace: "La competenza del sistema di emergenza - urgenza territoriale “118” è della Regione - conclude Luciano Sutera , capolista PD , - a loro spetta la scelta politica della dislocazione dei mezzi. Ci saremmo aspettati una risposta chiara e netta, ancor più vista una certa continuità di linea politica tra Asti e Piazza Castello. Rasero ha mai interessato Cirio o gli assessori astigiani Carosso e Gabusi su questo argomento? La risposta a questa domanda arriva direttamente dai fatti: non esiste ad oggi alcun atto ufficiale dell’estensione dell’orario della postazione di Moncalvo. Solo annunci e promesse privi di alcun riscontro pratico. La conferenza stampa di pochi giorni fa, dove si è taciuto sulla situazione di Asti e del nord Astigiano ne è la prova".