Attualità - 28 giugno 2022, 10:30

Il Comune di Asti stanzia 35mila euro per il Festival delle Sagre e 'apre' a collaborazioni

La possibilità che il festival possa essere annullato fa insorgere i social. Rasero: "Non si tenti di attribuirci responsabilità che non ci spettano. Il Comune tramite per cercare eventuali sponsor? Se sapessi di qualcuno che vuole investire, gli chiederei di farlo sul Palio"

Il Comune di Asti stanzia 35mila euro per il Festival delle Sagre e 'apre' a collaborazioni

 

A poco più di due mesi dall'attesissimo Festival delle Sagre, storica manifestazione creata e curata dalla Camera di Commercio, la possibilità che possa non esserci, ha innescato discussioni, consigli e richieste sui social.

Il dibattito è stato innescato dal neo consigliere comunale del Pd, Michele Miravalle che, con una nota, aveva acceso il faro sul fatto che ad oggi sono meno di 20 le proloco iscritte. "I motivi delle defezioni sono molti, si legge, alcune non riescono a sostenere il contributo economico richiesto, altre sono a corto di volontari".

L’organizzazione del Festival da quest’anno è stata affidata a UNPLI (Unione nazionale pro loro d’Italia) e la Camera di Commercio è in difficoltà date le scarse adesioni.

In molti sui social tirano in ballo il Comune che, ricordiamo, non ha in mano l'organizzazione, ma sicuramente ha tutto l'interesse a fare in modo che l'amata manifestazione abbia luogo.

CARENZA DI VOLONTARI E COSTI ELEVATI 

“Io ritengo vi siano due problematiche ha affermato Maurizio Rasero, sindaco di Asti – la prima è la difficoltà oggettiva di reperire i volontari. Purtroppo il covid e il relativo stop forzato ha messo a durissima prova molte associazioni e le Pro Loco non fanno eccezione: chi per anni se ne è occupato con entusiasmo ora magari è troppo in là con gli anni per continuare e mancano i giovani disposti a rimpiazzarli”.

“Il secondo problema – ha proseguito il primo cittadino – è di natura economica. La Camera di Commercio non ha ridotto i finanziamenti erogati, ma chiaramente se sono meno i soggetti partecipanti (attualmente si stima abbiano aderito 18 Pro Loco sulle consuete 40, ndr.) il costo di partecipazione pro capite rischia di essere sensibilmente più elevato”.

SIAMO A DISPOSIZIONE PER VALUTARE FORME DI COLLABORAZIONE

“Per quanto riguarda il Comune – ha spiegato Rasero – abbiamo stanziato 35mila euro e siamo a disposizione per valutare eventuali ulteriori forme di collaborazione. Ma non si tenti di attribuirci responsabilità che non ci spettano (riferimento alle considerazioni fatte dal consigliere PD Michele Miravalle, ndr.), perché già così noi facciamo anche più di quello che dovremmo”.

SI' AD UN'EVENTUALE LOCATION ALTERNATIVA

Rasero si è altresì detto possibilista nel valutare concretamente lo spostamento di sede della manifestazione, magari ‘reinventandola’ in varie zone della città anziché nello storico (e per certi versi ormai iconico) catino di piazza del Palio: “Sia perché una ventina di ‘casette’ dislocate in un’area così grande non riuscirebbero in alcun modo a riempirla e sia in ottica di contenimento dei costi. Ci si potrebbe risparmiare, ad esempio, l’allestimento delle staccionate che da sole incidono per circa 100.000 euro”.

UNO SPONSOR? GLI CHIEDEREI DI INVESTIRE SUL PALIO

In quanto all’ipotesi di fare eventualmente da tramite per l’approdo di sponsor il sindaco è stato categorico: “Sinceramente, se trovassi qualcuno disposto a investire del denaro gli chiederei di farlo sul Palio, considerando che l’allestimento, causa i rincari di pressoché qualsiasi cosa, ci costerà molto più che in passato. Già solo per le tribune ci hanno chiesto 170.000 euro”.

NECESSARIO UN ENTE SPECIFICO PER LE MANIFESTAZIONI

“Questa situazione – ha concluso il sindaco – riconferma però quello che io sostengo da tempo, ovvero che è necessario sviluppare uno specifico Ente che si occupi delle manifestazioni cittadine più importanti”.

Al momento non è stato possibile parlare con Unpli e Camera di Commercio, ma il dibattito è apertissimo. A intervenire anche il consigliere di Ambiente Asti, Mario Malandrone: "Le sagre  - scrive - sono un esempio di ciò che fa confluire ad Asti il territorio, il volontariato delle Pro Loco, la tipicità di un territorio vasto e l'economia. Trecentomila persone che non arrivano ad Asti sono un danno enorme per l'economia locale".

Massaro-Martinelli

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