Poco più di un mese fa si rianimavano le rotaie della ferrovia Chivasso-Asti con il treno storico inaugurale di cui abbiamo parlato anche da queste colonne.
Domenica 13 novembre quelle rotaie torneranno ad essere cavalcate da un altro treno storico, sempre proveniente da Torino P.N., con carrozze anni ’30 e bagagliaio.
L’evento sarà inserito all’interno della 55^ Fiera Nazionale del Tartufo di Murisengo “Trifola d’or” per la quale è prevista un ampio programma con due domeniche di fiera e nove week end per poterlo apprezzare il “tuber magnatum pico” nome scientifico del Tartufo Bianco Pregiato o d’Alba.
Tra le tante attrattive che accoglieranno i turisti e gli appassionati di questo frutto della terra, oltre al treno storico, alla stazione di Montiglio-Murisengo sarà possibile visitare una mostra fotografica e di modellismo ferroviario. Un appuntamento fortemente voluto dal Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S) con la partecipazione di “Corretto tracciato”, Arcamodellismo, Associazione Fermodellisti Valbormidese, PS Models, Fabio Sartori e Marco Rufanelli.
Grazie a Fondazione Fs Italiane è stato possibile recuperare e rendere nuovamente efficiente sia il fabbricato viaggiatori che il magazzino merci, da utilizzare come area espositiva.
Abbiamo raccolto le riflessioni di Gabriele Balestrino, membro del Co.M.I.S che ha coordinato l’evento fermodellistico.
Gabriele, sappiamo che il modellismo ferroviario è una passione che non ha età. Ora Fondazione Fs sta offrendo opportunità irripetibili per poter apprezzare la “vecchia” ferrovia, facendo apprezzare anche ai neofiti ed alle nuove generazioni la bellezza di un mezzo di trasporto d’altri tempi. Si tratta di una sorta di rinascita di questo settore collezionistico ed amatoriale?
Il modellismo ferroviario è sempre stato visto come un hobby per le persone adulte, oppure per i bambini molto piccoli. Vero è che quasi tutti gli appassionati sono partiti dal classico "trenino sotto l'albero di Natale" ma oggi il modellismo ferroviario si è molto evoluto, ha abbracciato molte tecnologie come la grafica e stampa 3D, “sporcature” ad aerografo, fotoincisioni, elettronica, raccogliendo così l'interesse di molte più persone tutte le fasce di età. Inoltre, i modelli hanno raggiunto livelli di altissimo realismo.
Il Piemonte sta usufruendo in maniera importante del rilancio delle ferrovie turistiche. Sicuramente incide il tema turistico-culturale come la ferrovia Chivasso – Asti che può davvero favorire questi territori favolosi dal punto di vista paesaggistico e delle tradizioni. Anche la ferrovia si inserisce in maniera armoniosa in questo contesto. Amare le ferrovie è anche questo, curare l’ambiente in cui sono inserite. Sei d’accordo?
Certamente, utilizzando le linee sospese si riqualificano zone per anni purtroppo dimenticate, si ristrutturano edifici di pregio storico e architettonico, unici, come questi della Chivasso Asti progettati dall'Ing. Sutter; si raggiungono mete turistiche nel rispetto dell'ambiente riducendo l'inquinamento e il traffico prodotto dalle auto private che si sarebbero usate.
Quali contenuti avrà la mostra che avete organizzato?
Abbiamo voluto concentrarci sull'esposizione di creazioni ed opere in scala 1:87 (H0) tipica del modellismo ferroviario. Ci sarà un plastico modulare di 16 metri di "Corretto Tracciato", un magnifico plastico di "Arca modellismo", le creazioni dell’Associazione Fermodellisti Valbormidesi e Fabio Sartori tra i quali spiccano i diorami "Chiariventi" e della ferrovia a scartamento ridotto "Genova-Casella", i modelli "trifase" artigianali di PS Models, il ponte ferroviario sull'Adda della ferrovia Como - Lecco e la riproduzione del portale della galleria di Cervo in scala 0 di Marco Rufanelli.
Dalla passione per le ferrovie in miniatura e reali di Balestrino che stimolano già ad una visita alla mostra passiamo al Sindaco di Murisengo, Giovanni Baroero al quale abbiamo invece chiesto alcune considerazioni su questa 55^ edizione.
Sindaco, 55 anni sono veramente tanti e dimostrano quanto importante e radicata sia questa Fiera. Un motivo di vanto per tutta Murisengo!
Assolutamente sì. Devo dire che ormai questa Fiera è diventata un punto di riferimento per tutto il territorio, senza delimitarlo solo a Murisengo. In questo evento abbiamo inserito attività di ristorazione e di ricezione nell'ambito di un raggio molto ampio, quindi, ormai è un'espressione di Territorio anziché solo di un paese.
Finalmente si torna in presenza con un’edizione che si prospetta foriera di soddisfazioni e di presenze. Il programma è ricco e ben strutturato. Potrà essere un volano anche per l’economia locale che ha bisogno di positività, soprattutto in questo momento storico?
Sì, diciamo che uno degli scopi della nostra Fiera è quello di rilanciare e far conoscere le nostre tipicità, proprio per dare una maggiore visibilità e conoscenza ai consumatori di quanto offre la nostra produzione locale. Naturalmente oltre alle tipicità vengono anche promosse anche le caratteristiche locali, perché noi abbiamo un paesaggio che sicuramente è una base importante da far conoscere e sviluppare, per il turismo che viene a visitarci, con tutte le attività alternative e accessorie che si possono appunto fare nelle nostre nostre colline.
La recente riapertura della linea ferroviaria Chivasso – Asti è un bel segnale di ripartenza e di valorizzazione di questo splendido territorio. Ne auspica una riattivazione, non solo per scopi turistici, ma anche per facilitare la mobilità di tutti i giorni?
Questo è un discorso molto complesso perché bisogna anche valutare le capacità economiche per sostenere questa nuova riapertura. Sicuramente a livello turistico ci sta dando le prime risposte, con gli sforzi che possiamo fare tutti noi Comuni e persone che si affiancano e si affacciano sulla ferrovia, sostenendo delle iniziative mirate come questa. Naturalmente se ci fosse la capacità ed economicamente fosse sostenibile, la riapertura sarebbe un altro gran passo utile per il nostro Territorio. Bisogna anche dire che poi il turismo non è strutturato o mirato solo per eventi come quello che stiamo facendo, ma l'idea è quella di portare un turismo su larga scala in cui ci siano le presenze costanti in tutti i mesi dell'anno. Il tutto chiaramente per sfruttare al meglio la struttura, ovvero offrire anche al turismo classico, con l’aiuto della ferrovia, tutti i panorami che questo Territorio può offrire. Non a caso viene chiamata “mobilità dolce” e sottolineo che il treno storico sarà provvisto anche di un vagone attrezzato per il trasporto delle biciclette che esalta il tema della sostenibilità ambientale.
Un ultimo messaggio Sindaco. Cosa sente di dire a chi verrà a trovarvi nel vostro borgo?
Direi che è molto importante vivere la nostra Fiera che, come ha detto prima, festeggia la cinquantacinquesima edizione (ormai nazionale da diversi anni). Abbiamo fatto una scelta e una ricerca di prodotti che risaltino la tipicità e la qualità: da noi oltretutto è legata al discorso del tartufo con la tracciabilità dell'acquisto. Come centro nazionale del tartufo offriamo anche delle indicazioni al consumatore su come poter avvicinarsi e acquistare il prodotto proprio durante la fiera. Organizzeremo anche dei seminari legati proprio al tartufo per approfondire maggiormente le proprie conoscenze di questo meraviglioso prodotto. Domenica 13 sarà inaugurata anche la “tartufaia didattica” sempre nell'ambito della Fiera, aperta anche ai giovani e i ragazzi, per creare cultura e ampliare anche la conoscenza di chi si avvicina per la prima volta a questo prodotto. È un modo per creare percorsi per chi viene a visionare a vivere per le prime volte questa splendida esperienza dopo l’emergenza Covid. Un altro nostro progetto è la creazione di un “tempory store” che racchiude tutte le eccellenze gastronomiche. Questo negozio è aperto da metà ottobre fino a dicembre: all'interno si possono trovare tutte le produzioni delle eccellenze presenti sul nostro Territorio, dei vini ai formaggi. Quindi vi aspettiamo per questo “viaggio nelle meraviglie” di queste nostre terre.
Le parole del Sindaco Baroero sono un manifesto di concretezza, entusiasmo e fierezza per un territorio che ha molto da offrire. Turismo, enogastronomia, storia (con la ferrovia che rivive dal passato) e tradizione sono un mix di ingredienti che invano a Murisengo e dintorni per assaporare il gusto delle cose belle, quelle di un tempo, che qui sono realtà, una splendida realtà da vivere per il piacere degli occhi e del palato.