Attualità - 02 aprile 2023, 14:06

Pista ciclabile di corso Alfieri e barriere architettoniche: l'assessore ai Servizi sociali Zollo risponde a Castaldo

"I fondi per le barriere non ci sono. L'amministrazione sta affrontando problematiche stringenti come casa, povertà, l'inclusione sociale, fragilità della popolazione giovanile e anziana"

Eleonora Zollo durante una manifestazione (archivio)

Eleonora Zollo durante una manifestazione (archivio)

La pista ciclabile di Asti, in corso Alfieri, sta facendo (molto) discutere astigiani e politica, ancora prima di essere operativa pienamente.

Ieri Marco Castaldo, Articolo 1 e cittadino noto per le sue battaglie sulla disabilità, ha inviato una nota in cui ha sollevato diverse criticità sulla pista, chiamando in causa l'Amministrazione e l'assessore ai Servizi Sociali, Eleonora Zollo.

"Che dire, scrive Castaldo,  dell'inesauribile, instancabile e competente contributo di intelligenza dell'assessore alle Politiche Sociali, Eleonora Zollo, che in qualità di autorevole rappresentante delle istanze delle persone con disabilità, potrebbe e dovrebbe svolgere un ruolo di sinergica collaborazione con gli altri assessorati per rendere questa città la più inclusiva possibile".

L'assessore, con tutto il gruppo di Fratelli d'Italia, ha replicato oggi, anche lei attraverso una nota.

"La pista ciclabile, richiesta da tempo a gran voce da chi ha interesse a percorrere in bicicletta, in sicurezza, le vie cittadine, si inserisce in una città il cui tessuto storico urbano ha purtroppo molti limiti e molti ostacoli realizzativi, specie nel centro cittadino", rimarca Zollo chiarendo alcuni punti.

"Le due soluzioni estreme, ovvero asfaltare completamente Corso Alfieri o non fare la ciclabile, sarebbero andate incontro a critiche ben maggiori, in ambito storico architettonico o funzionale, per cui la scelta operata dall’Amministrazione è una terza via che contempera le due esigenze".

L'assessore Zollo chiarisce di aver affrontato più volte la questione barriere architettoniche spiegando che si interverrà non appena vi saranno fondi a sufficienza per affrontarla.

"I fondi oggi non ci sono - rimarca - in quanto l’Amministrazione Comunale, compreso l’assessorato di mia competenza, sta affrontando, tutti i giorni e con grande impegno problematiche stringenti come la casa, la povertà, l'inclusione sociale degli stranieri, la fragilità della popolazione giovanile e anziana, l'impoverimento e il disagio di chi vive nelle periferie e molto altro ancora, con un impegno economico non indifferente. Il diritto alla critica è quindi sacrosanto e ognuno, competente o meno, può esprimere il suo giudizio (in fin dei conti in Italia siamo tutti CT della nazionale di calcio e competenti e acuti amministratori pubblici), ma la calunnia no, questa non può essere ammessa.
Tacciare come azione basata sull’interesse personale l’impegno profuso per porre rimedio ad uno svarione normativo risalente al 2017 (mi riferisco a Vita Indipendente) che si era già allora, insieme, cercato di impedire, non è accusa accettabile".

Zollo, ricorda anche che il suo essere disabile non le impedisce di prendere a cuore, esaminare e risolvere problematiche di “categoria” continuando a battersi per queste problematiche;.

"Non sono fruitrice del progetto di vita indipendente, nonostante sia un mio diritto, perciò invito il sig. Marco Castaldo a documentarsi meglio in futuro, prima di scendere in sterili attacchi che violino la sfera personale".

"L’organizzazione e la partecipazione a eventi che trattano la disabilità da parte di una persona con disabilità non dovrebbe meravigliare, conclude, seppur tale persona rivesta un ruolo nell’Amministrazione, così come non dovrebbe meravigliare l’apporto della propria esperienza personale riportata nelle pagine di un libro, al fine di mostrare la pluridimensionalità degli aspetti di una vita condotta convivendo con una tra tante forme di disabilità. In questo senso non ho fatto nulla di diverso di quanto liberamente già fatto da personaggi ben più conosciuti e quotati di me, come Veltroni, Dalema, Franceschini, nel corso della loro carriera politica, nei confronti dei quali non ho mai sentito alcuna critica.
In ultima analisi, ben venga la critica, ma che sia costruttiva, propositiva, che illustri alternative di percorso o realizzative, altrimenti resta solo mero e inutile lamento".

Betty Martinelli


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