Politica - 26 settembre 2023, 17:51

Teatro a Canelli: sogno o realtà? Se ne parla in Consiglio comunale

Il Gruppo Insieme per Canelli presenta un’interpellanza per discutere sulle prospettive future di strutture e attività teatrali

L’inizio dell’autunno è per tradizione il periodo nel quale si annunciano i programmi delle stagioni teatrali che andranno in scena nelle piccole e grandi città durante l’inverno. A Canelli, dopo il buon successo di critica della scorsa Stagione Teatrale, e la recentissima notizia del mancato rinnovo del contratto di gestione del Teatro Balbo con la proprietà, da parte di Teatro degli Acerbi, cosa succederà? Se lo chiedono i membri del Gruppo consiliare Insieme per Canelli, che nella serata di oggi presenteranno in Consiglio comunale un’interpellanza sul tema.

In passato non sono state nascoste le difficoltà organizzative, il problema dei costi di gestione, maggiorati a causa dell’inflazione, a fronte di un’inadeguata risposta del pubblico. Ma, segnalano Stroppiana, Giovine e Negro, se l’intento è che quello di consolidare la ripresa del Teatro, di rinnovare l’abitudine dei canellesi a frequentarlo, occorre prima di tutto continuità: le stagioni a singhiozzo sono controproducenti.

Occorre, insomma, che ci si muova in tempo per costruire un nuovo e interessante palinsesto teatrale. Per questa ragione, Insieme per Canelli ha rivolto all’Amministrazione un’interpellanza su cui discutere in Consiglio, affinché si renda pubblico quali sono le intenzioni e i progetti, nella speranza di poter rassicurare i tanti appassionati in Città e dintorni, e suggerire un interesse nuovo fra i tanti che da anni non varcano la soglia della struttura in via dei Partigiani.

Il Balbo è stato per anni realtà viva e partecipata: prima cinema, poi teatro, e parallelamente sede di tante iniziative scolastiche – in occasione di CrearLeggendo, soprattutto – oppure come base per gruppi locali che presentavano le loro produzioni artistiche e culturali. Potrà tornare ad essere, come allora, punto di riferimento e luogo di incontro e di vita sociale?

La preoccupazione della minoranza consiliare nasce inoltre nell’analizzare la storia passata e recente della Moncalvina, cascina abbandonata, di proprietà comunale a seguito di una donazione di privati cittadini, che si trova di fronte al complesso ex Salesiani. Il Comune sta provvedendo a ristrutturarla con grandi investimenti: fin qui migliaia di euro utilizzati per costruire e manutenere l’anfiteatro verde all’aperto, e ora un progetto di rigenerazione urbana del valore di 1.396.000 €, che delinea una nuova prospettiva architettonica per quello spazio.

Un’iniziativa importante per la Città, che suscita però la perplessità di Insieme per Canelli: a fronte di un tale sforzo economico e non solo, quest’estate la Moncalvina ha visto luci accese e scalinate gremite per un solo spettacolo teatrale: una serata dedicata a Pavese con in scena Andrea Bosca, ne abbiamo parlato qui. Un segnale di quiete apparente che convive però con la ricca programmazione annunciata per celebrare, il prossimo anno, il decimo compleanno Unesco.

Quale progetto, dunque, esiste dietro queste due strutture? Perché non coinvolgere la cittadinanza per co-progettarli e realizzarli?

Redazione


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