Economia e lavoro - 18 gennaio 2024, 11:38

L’ultimatum dei mercatali: “Lasciateci in piazza Alfieri o ce ne andremo da Asti”

Durissima replica degli ambulanti all’intervista rilasciata alla nostra Testata dall’assessore Bovino

Non si placa il duro confronto che ormai da molti mesi vede contrapposti i commercianti ambulanti di piazza Alfieri e l’Amministrazione cittadina. Anzi, se possibile, l’intervista che l’assessore al Commercio Mario Bovino ci ha recentemente rilasciato (CLICCA QUI per rileggerla) ha infiammato ancora di più gli animi dei mercatali.

Che hanno prontamente indetto una conferenza stampa online per ribattere alle affermazioni dell’esponente dell’Amministrazione che, a loro dire: “Non comunica con noi. Apprendiamo più informazioni da voi (i giornalisti, ndr.), grazie ai vostri articoli, che non da chi dovrebbe dialogare con noi per trovare una soluzione”.

“Bovino – ha attaccato Giancarlo Nardozzi, sindacalista del Goia Fenapi – ha detto una lunga serie di nefandezze, al punto che mi viene da chiedermi se sa di che cosa parla. Prima di tutto sono loro quelli che hanno trasformato la vicenda in una questione politica, non certo noi che stiamo soltanto difendendo i sacrosanti diritti di chi lavora. Non è poi vero che sono pochissimi i contrari allo spostamento in piazza campo del Palio: è contraria l’intera piazza e lo sono anche molti cittadini che hanno sottoscritto una raccolta firme”.

“Inoltre – ha aggiunto – vorrei ricordare a Bovino che, quando parla di ‘sistema di supermercato’, sta facendo un pessimo esempio perché diversi supermercati sono in difficoltà e stanno chiudendo e se fa quel paragone sappia che sta prospettando di rovinare della gente che lavora”.

IL SINDACALISTA: L'OBIETTIVO E' CHIARO, VOGLIONO FAR MORIRE IL MERCATO

“L’obiettivo del Comune e di alcune associazioni di categoria che niente hanno a che fare con i mercati è evidente – ha aggiunto Nardozzi Vogliono rovinare un mercato storico, che se verrà spostato da piazza Alfieri andrà pian piano a morire. Ci hanno ricattati, pensando mollassimo, ma noi non lasciamo e andremo avanti per vie legali perché è vergognoso trattare così la gente che lavora”.

‘Andare avanti’ comporterà, nelle intenzioni dei mercatali, presentare ricorso al Tar del Piemonte, oltre che esposto all’Asl, ai Vigili del Fuoco e allo Spresal non appena lo spostamento verrà deliberato ufficialmente: “Perché questi – hanno argomentato con riferimento all’Amministrazioneportano avanti un progetto senza neppure aver prima effettuato le verifiche del caso. Eppure dovrebbero saperlo che piazza del Palio è zona alluvionabile e che, comunque, quando piove forte rischia di trasformarsi in una piscina”.

A nulla è valsa l’accettazione della disposizione dei banchi ‘ad anello’ per consentire l’installazione delle ‘casette’ del “Magico Paese di Natale”. “Abbiamo accettato quella proposta – ha affermato Romano Rago, uno dei più anziani tra i commercianti della piazza – perché volevamo dimostrare che esistono alternative allo spostamento, le si poteva discutere insieme sedendoci intorno a un tavolo ma abbiamo appurato che loro ci hanno semplicemente usati per farsi i loro affari”.

“Troppo spesso i politici scordano che sono amministratori e che, in quanto tali, debbono rendere conto ai cittadini di come sputtanano (citazione letterale, ndr.) i soldi pubblici, mentre qui continuano a gestire tutta la città come se fosse un affare esclusivamente loro”.

L'IDEA DI UN MERCATO 'ITINERANTE' PER PROTESTA

In sostanza, la frattura pare ormai essere insanabile e potrebbe portare a clamorose conseguenze: “Vogliamo restare in piazza Alfieri – ha ancora aggiunto Nardozzi – Siamo sicuri che i giudici ci daranno ragione ma, se così non fosse, valuteremo anche di lasciare Asti. Se lo facciano loro un mercato in una piazza che può diventare piscina. Piuttosto che fare la fame, ce ne andremo”.

Non prima, però, di aver vagliato la fattibilità di un’altra iniziativa senza precedenti, emersa come idea nel corso della conferenza stampa. Ovvero, di spostare temporaneamente il mercato del sabato in piazze di paesi della provincia: “Siamo sicuri – hanno affermato – che la gente ci seguirebbe e prenderebbe l’auto per fare 5-10 chilometri per venire a comprare da noi”.

Gabriele Massaro


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