Attualità - 30 gennaio 2024, 10:03

Ciao Mariangela: oggi la camera ardente, giovedì mattina i funerali

E' incessante il cordoglio per la signora della politica astigiana. Toccante il ricordo del presidente del Consiglio comunale, Federico Garrone

Ciao Mariangela: oggi la camera ardente, giovedì mattina i funerali

Aprirà oggi alle 16 la camera ardente per Mariangela Cotto.  

La salma verrà ricomposta domani mattina alla camera ardente del cimitero di Asti. Alle 16,il feretro verrà traslato nel salone del consiglio provinciale dove si potrà accedere fino alle 20.

La camera ardente in Provincia sarà aperta anche mercoledì 31 gennaio, dalle 8.30 alle 20.

Il rosario verrà recitato, mercoledì 31 gennaio, alle 19 alla Collegiata di San Secondo e alle 21 nella parrocchiale di San Marzanotto

Giovedì primo febbraio, la salma lascerà la camera ardente della Provincia per la Collegiata di San Secondo, dove alle 9:30 si terranno le esequie. Alle 14.30 a San Marzanotto si terrà l'ultimo saluto, Mariangela riposerà nella tomba di famiglia in paese.

Federico Garrone: "Per me eri semplicemente Mariangela. Tu credevi in me"

Nel frattempo, dopo gli omaggi di questa mattina (leggi QUI) non si arrestano le attestazioni di affetto e cordoglio che stanno arrivando in queste ore nel mondo politico culturale e sociale astigiano e regionale. 

Tra le più commosse, quella del presidente del Consiglio Comunale, Federico Garrone, che alla figura di Mariangela deve il suo esordio in politica: "Cara Mariangela, non ero pronto, non sono pronto. Ci siamo visti per l’ultima volta lunedì, per iniziare ad organizzare la Tua ennesima iniziativa. Eri di nuovo carica e solare, pronta alla battaglia, indomita. Semplicemente eri di nuovo Mariangela. Potrei scrivere pagine sulla Tua storia politica, su quanto hai fatto. Ma tanti altri lo faranno meglio di me. Voglio invece ricordarti per quello che hai rappresentato per me. Per quel giorno di aprile 2012 in cui mi hai chiamato per offrirmi uno dei Tuoi tanti caffè.

Ero all’ultimo anno di Giurisprudenza e stavo scrivendo la tesi e Tu avevi deciso che era ora che iniziassi il mio percorso politico. Non c’erano se, non c’erano ma. Per Te era il momento giusto e non dovevo titubare. In fin dei conti sei sempre stata affettuosamente testarda con me. Ai miei dubbi, alle mie paure rispondevi decisa, a volte mettendomi davanti al fatto compiuto. Ed è proprio così che hai fatto qualche tempo dopo quando mi ha chiamato, per dirmi che Ti eri dimessa dal Consiglio Comunale e che sarei subentrato al Tuo posto. Nessun tentennamento, Tu credevi in me.

Ma il Tuo essere, in fin dei conti, è racchiuso nel Tuo unico consiglio che mi hai dato quel giorno: “Parla se hai qualcosa da dire, se no fai silenzio. Ma se sai cosa dire non aver timore e difendi il tuo pensiero fino alla fine”. Ecco, in questo parole ci sei Tu. Caparbia, determinata. Se avevi preso un impegno non Ti arrendevi mai. Goccia dopo goccia scavavi la roccia e raggiungevi il Tuo obiettivo.

È così che dal piccolo paese, la Tua San Marzanotto, sei andata lontana, hai girato il mondo. Pronta ad aiutare gli ultimi e attenta ai bisogni di tutti.

Sempre con il sorriso e l’ironia, Tua arma vincente per sdrammatizzare i momenti di tensione. Ricordo i giorni della pandemia, in cui eri preoccupata per gli anziani a casa da soli. Ricordo le Tue battaglie per la parità di genere, quella vera, quella che Tu stessa avevi dovuto sudare. Ricordo la capacità di ripartire sempre e di non demoralizzarsi mai. “Ci lavoriamo Federico” era il Tuo modo per dirmi che non era ancora finita. Invece, ora, mi toccherà lavorarci da solo.

Avevi ancora mille idee da realizzare. Sempre con un occhio a San Marzanotto, a casa Tua. Mi hai insegnato l’amore per le proprie radici e come questo non debba essere un limite, ma la forza che ci sorregge per fare grandi cose. Non si può avere paura di volare, ma non bisogna mai dimenticare la strada per casa. Tu sei questa Mariangela. Lo sei stata per me, per San Marzanotto, per Asti, per i Tuoi cari e le Tue amate nipoti. Lasci un vuoto enorme, quello che solo i Grandi possono lasciare.

Ma lasci soprattutto una via su cui, ora, sta a noi continuare a camminare. Con la Tua calma, la Tua serenità, la Tua caparbietà. Perché goccia dopo goccia si sgretoli il muro delle ingiustizie sociali che Tu, tante volte, hai picconato. Ciao Mariangela". 

L'Asl di Asti parla di una "personalità che rimarrà impressa nella storia di Asti per l’instancabile impegno profuso a favore dei servizi socio-assistenziali, nell’interesse di tutta la comunità e in particolare delle fasce più deboli della popolazione". 

Nel suo esempio, puntare all'essenza

La figura di Mariangela Cotto viene ricordata anche dal Partito Democratico: "Il primo ricordo che ho di Mariangela Cotto è di una riunione a casa sua rivolta a giovani amministratori a cui ero presente. Sempre attenta a formare i politici del futuro con passione e dedizione, lascia un grande vuoto in un momento in cui gli interessi genuini ed autentici faticano ad emergere. Credo che dal suo esempio potremmo iniziare a riconoscere i veri protagonisti del territorio e riportare in alto la nostra compagine tralasciando l'apparenza e puntando all'essenza" racconta il segretario provinciale Andrea Ghignone. 

Una grande maestra

"Sono onorata di aver conosciuto e condiviso con Mariangela i miei anni di giunta comunale - afferma Elisa Pietragalla - È stata per me una guida, una maestra di politica e un esempio di Donna capace, forte e concreta. Il nostro rapporto intergenerazionale (come diceva sempre lei) era un punto di forza, la sua grande esperienza e la mia giovane età erano il connubio perfetto per lavorare con impegno, serietà e concretezza per la Città, qualità che l’hanno sempre contraddistinta. Instancabile, di grande compagnia e umorismo, Mariangela lascia in tutti coloro che l’hanno conosciuta un grande dolore e un vuoto.  Ricorderò sempre tutto ciò che abbiamo condiviso, compagne di banco in consiglio comunale e in Giunta".

"Mariangela è stata una grande maestra per tutto ciò che ci ha insegnato nel corso degli anni, con la sua lucidità e la sua capacità critica, ma sempre onesta, di analizzare i problemi della società contemporanea- così in una nota, il cordoglio della lista I giovani astigiani  - un esempio da seguire per la sua caratura morale. A lei diciamo un grande grazie per l’impegno profuso, sempre con incrollabile passione, in campo politico, sociale ed economico. Una donna eccezionale, che ci ha regalato lampi del suo sempre brillante intelletto". 

Renza Binello, presidente del Centro Italiano Femminile(CIF) regionale del Piemonte con Giovanna Cristina Gado, referente CIF della Consulta regionale femminile del Piemonte, Clelia Viazzi presidente provinciale CIF Asti e Paola Rizzotti, presidente comunale CIF Asti ricordano "con affetto e rimpianto l’Amministratrice tenace e illuminata che, con grande visione, umanità e determinazione, ha saputo mettere in campo progetti e azioni concrete per le donne, per le famiglie e per le persone fragili e bisognose. Mancheranno Il suo incisivo operato per il positivo cambiamento socio-culturale del territorio e la sua autorevole partecipazione di donna straordinaria e di amica preziosa alle iniziative del CIF."  

"Mariangela c'era sempre per tutti"

"Chiunque abbia fatto politica ad Asti negli ultimi 40 anni non ha potuto non “convivere” con Mariangela Cotto -  questo il ricordo dell'ex sindaco di Asti, Luigi Florio -  Quand’ero assessore alla Cultura, nella seconda metà degli Anni Ottanta, mi “incrociai” spesso con lei, allora indiscusso capo della circoscrizione San Marzanotto, sempre attenta alle iniziative culturali e sempre prodiga di proposte. Da sindaco la ebbi al mio fianco in consiglio comunale, mentre faceva in contemporanea l’assessore regionale ai servizi sociali. Da parlamentare europeo non c’era luogo della nostra provincia in cui mi recassi dove lei non fosse già passata: sempre scoppiettante di idee, sempre pronta a darsi da fare per questo nostro territorio e per chiunque glielo chiedesse, con San Marzanotto ovviamente nel cuore. Non sarà facile abituarsi a non averla più a portata di mano o di telefono, a non poter più contare sulla sua incondizionata disponibilità. Qualche proposta – ne sono convinto – la starà già formulando al cospetto del buon Dio o di San Pietro".

Coppo: "Una presenza costante da quando avevo le braghe corte"

Marcello Coppo, onorevole di Fratelli d'Italia parla di Mariangela Cotto come  di una presenza costante nella politica astigiana e piemontese: "C'era quando avevo le braghe corte e ho condiviso con lei, prima l'inizio della mia attività politica poi, dopo circa quindici anni, l'esperienza in consiglio e giunta comunale. Condividevo con lei l'esperienza di essere stato presidente di circoscrizione nelle ventine, questo faceva sì che, pur con idee e soluzioni diverse, avessimo una passione politica radicata al territorio. Se ne è andata come è sempre vissuta, in mezzo alla gente. Mi mancheranno le discussioni al bar Vittoria quando ci si incontrava casualmente e ne farò tesoro. Caparbia e instancabile, era sempre uno stimolo a far bene la politica"

 

Alessandro Franco


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