Politica - 21 febbraio 2024, 13:05

Il servizio mensa dell'asilo nido Lo Scoiattolo continua ad agitare le acque della politica

I consiglieri di Uniti si Può: "I genitori hanno riposto massima fiducia quando sono stati costretti a scegliere se mantenere i propri figli allo Scoiattolo invece che trasferirli in altre strutture più consone, ma questa fiducia non è stata premiata"

Il nido di via Salvo D'Acquisto, soggetto a lavori di ristrutturazione (Merphefoto)

Il nido di via Salvo D'Acquisto, soggetto a lavori di ristrutturazione (Merphefoto)

Il servizio mensa dell'asilo nido lo Scoiattolo, (leggi QUI) temporaneamente spostato nei locali dell'ex materna Regina Margherita, continua a far parlare di sé, in riferimento ad una risposta, arrivata dall'Amministrazione Comunale, che ha suscitato una dura reazione della minoranza. 

"Nel documento - spiegano i consiglieri Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti Si Può) - vi è scritto nero su bianco che, nonostante il servizio mensa - che nell’ edificio di via Salvo d'Acquisto era attivo -  non esista più, la retta non sarà adeguata.  Il tutto perché il Comune considera equiparabile un istituto con una mensa interna a uno senza mensa ma che riceve il cibo da una cucina esterna e quindi trasportato già preparato da un altro luogo."

"Forse l’amministrazione finge di non vedere una cosa fondamentale - attaccano i consiglieri -  i genitori hanno riposto massima fiducia quando sono stati costretti a scegliere se fidarsi di mantenere i propri figli allo Scoiattolo invece che trasferirli in altre strutture più consone e accoglienti per dei bambini in età da nido e questa fiducia non è, ahimè, stata premiata". 

Uniti si Può condanna la mancata scelta di adeguare la retta per il mancato servizio mensa, andando a scavare alla radice del problema. 

"Tutto questo nasce da un mix di molteplici malagestioni: 

1. Un edificio deve essere ristrutturato e non esistono alternative equiparabili per risolvere la situazione 

2. L’edificio scelto è una struttura che era idonea per una materna (fallita) ma non per un nido che richiede tutt’altra disposizione di spazi e forniture 

3. L’assenza e il ritardo delle comunicazioni non ha fatto altro che aumentare il disagio di decine di famiglie che aspettano una risposta da più di 6 mesi 

4. La calmierazione delle rette sarebbe stata un incentivo per le iscrizioni future, avrebbe quindi dato pregio e sostegno all’Istituto stesso, senza creare imbarazzi agli operatori

5. Il fallimento di un istituto di competenza comunale, ovvero il Regina Margherita, nulla ha insegnato all’amministrazione che, maldestramente, ha tentato di soffocare una polemica perdendo tempo ma di fatto nulla ha fatto per scongiurare altri rischi simili

6. Il bilancio comunale ha un margine di avanzo libero che può essere utilizzato anche per gestire situazioni emergenziali, occorre però far scelte e avere un’idea di città e di educazione pubblica differente da chi pende per una privatizzazione massiva di ciò che è istruzione, sanità, cultura.

In sintesi l’ennesimo caso in cui a risentirne sono trasversalmente i più deboli, in questo caso i bambini e le loro famiglie."

Redazione


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