Vacanze Astigiane - 18 settembre 2025, 18:00

Vacanze Astigiane tra arte contemporanea, bellezza e un refuso

Invito a scoprire alcuni nostri borghi, in occasione di Germinale, festival di arte contemporanea diffuso in una ventina di comuni dell’Astigiano e del Monferrato

Sculture di Domenico Borrelli nel giardino di Palazzo Crova a Nizza Monferrato

Sculture di Domenico Borrelli nel giardino di Palazzo Crova a Nizza Monferrato

Il 12 settembre scorso, ha inaugurato Germinale, rassegna di arte contemporanea diffusa in ben in 27 sedi espositive, sparse tra 22 comuni dell’Astigiano e del Monferrato. Percorso artistico in cui ogni borgo diventa tappa di un itinerario di promozione culturale e di valorizzazione territoriale. Chiese sconsacrate, castelli, costruzioni di pregio storico-architettonico e spazi dalla forte valenza simbolica portati a scenari perfetti in cui ambientare opere d’arte, contribuendo alla loro conoscenza. Museo diffuso, visitabile nei fine settimana fino al 12 ottobre.

Manifestazione che, con piacere e calore, suggerisco a tutti in occasione della seconda manche di Caccia al Refuso. Fortunata sfida di lettura che, tra maggio e giugno scorsi, ha coinvolto parecchi attenti lettori. Come allora, nel testo a seguire, ho volutamente inserito un refuso, la prima a trovarlo sarà premiata con un mio articolo personalizzato.

Ma veniamo a Germinale. Mi piace prima di tutto pensare che il suo nome origini da quello del settimo mese del calendario repubblicano francese, corrispondente pressappoco al periodo tra il 21 marzo e il 20 aprile, inizio della primavera, tempo di rinascita, di fioritura, di germogli e di nuove foglie. Quella stessa primavera di germogli, di rivoluzione, raccontati da Emile Zola in Germinal. Primavera d'uguaglianza operaia dove, non a caso, Zola accostava i minatori ai vegetali che escono dalla terra e germogliano, a metafora della rivolta operaia. La condizione lavorativa in un secolo e mezzo è indubbiamente migliorata e ci sta tutto il trovare primavera altrove. Primavera d’arte, cultura e bellezza come quella ad obiettivo del festival Germinale su un percorso artistico diffuso, in cui ogni borgo diventa una tappa, non solo di un itinerario culturale, ma anche di meritoria attenzione al territorio e al recupero di luoghi e saperi talora dimenticati.

L’invito di Germinale è forte e chiaro: rallentare, esplorare il territorio e considerare l’arte come forma di nutrimento lento, che germina nel tempo. Il mio invito invece è in fondo antitetico: non perdetevi neppure una delle sedi espositive e delle opere esposte. Al 12 ottobre c’è tempo, ma dovrete correre, certi che ne varrà la pena. Dovendo cominciare provo a togliervi dall’imbarazzo della scelta, suggerendo i primi tre luoghi dell’Astigiano da scoprire, assieme ai tre artisti lì esposti. 

Inizierei con Palazzo Crova a Nizza Monferrato, progettato nel 1769 dall’architetto Filippo Nicolis di Robilan, su commissione del barone Luigi Crova di Veglio. Al suo interno trova sede Art ‘900, la collezione di Davide Lajolo con opere di Guttuso, Manzù, Sassu e Carrà, la Gipsoteca Claudia Formica e il Palazzo del Gusto, museo su passato e presente dell’enogastronomia locale. Nel giardino, le imponenti figure antropomorfe di Domenico Borrelli, artista torinese, docente all’Accademia Albertina di Belle Arti. 

Poi, in due borghi bellissimi del Nord Astigiano. Prima a Piovà Massaia, per scoprire e apprezzare la sede dell’Associazione Fra’ Guglielmo Massaia, ospitata in un’ala del palazzo costruito a metà ‘700 dai Conti Ricci di Piovà Marchesi di Cereseto. Tra gli anni ‘30 e ‘50 del Novecento, uno dei saloni era stato adibito a cinema parrocchiale, ora diventato spazio espositivo. Un luogo magico, che fa subito pensare al Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore. Nel piacevole parco esterno, non perdetevi Il Nido di Maura Banfo, anche lei torinese, artista che, dagli anni Novanta ad oggi, ha segnato tappe importanti nel sistema dell’arte contemporanea italiana. Già che sarete a Piovà, non perdetevi il dovuto omaggio all’imponenza barocca della sua magnifica parrocchiale, attribuita a Benedetto Alfieri e intitolata ai Santi Pietro e Giorgio. A due passi, potete chiudere l’inizio di tour germinalizio all’Osservatorio Astronomico di Cerreto d’Asti. Osservatorio nato all’inizio degli anni ‘90 ad opera di un gruppo di appassionati di astronomia, oggi dotato di un telescopio a specchi da 40 cm. di diametro con la relativa strumentazione di ripresa. Luogo di incontro con altri appassionati e sede di visite da parte di scolaresche di ogni ordine e grado, dove rimirare, oltre alle stelle, iICorpi Celesti di Marco Tagliafico, quarantenne alessandrino assai promettente, presente a Germinale con originali sculture composte da gesso e da un liquido fotosensibile, che seguono il ritmo del cielo, della luce e degli agenti atmosferici, alterando i colori in modo imprevedibile, nel corso del tempo. 

Davide Palazzetti


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