Cultura e tempo libero - 11 febbraio 2022, 11:20

Due anime in una: fuori "Edifici", l'album di Martina Prunotto e Nancy Luduena, che ora sognano l'America (INTERVISTA)

Martina arriva da Costigliole, Nancy dall'Emilia Romagna. Unite da "Edifici" e dalla voglia di libertà. Vogliono trasferirsi a New York, sognano di ottenere presto il visto artistico

Due anime in una: fuori "Edifici", l'album di Martina Prunotto e Nancy Luduena, che ora sognano l'America (INTERVISTA)

Senza la musica la vita sarebbe un errore. Lo scriveva il grande filosofo Friedrich Nietzsche e lo pensano sicuramente anche le giovanissime musiciste Martina Prunotto (classe 1994) e Nancy Luduena (1995). La coppia artistica ha da poco fatto uscire il suo primo album, "Edifici". 

Non solo un album, ma un grande progetto che pone l'accento sulla filosofia della libertà: essere se stessi e non aver paura di togliere la maschera, in una società che impone particolari schemi ed etichette.

L'intervista

Martina, come è nata la tua passione per la musica? Che studi hai fatto e quali sono state le principali tappe del tuo percorso artistico?

La mia passione per la musica è nata da bambina, avevo circa 8 anni. Ero attirata dalla banda del mio paese, Costigliole d’Asti. I miei genitori non sono musicisti, ma sono sempre stati amanti della musica. Ho iniziato a studiare e suonare flauto traverso a 9 anni, alle medie scopro la chitarra e inizio a suonarla per divertimento. Solo al liceo mi sono iscritta alla scuola Altrisuoni, iniziando a suonare chitarra elettrica. Mi sono successivamente iscritta alla Lizard, dove mi sono diplomata in chitarra elettrica. Di professione faccio la musicista. Finito il liceo, dopo qualche anno in Lizard ho iniziato a insegnare. 

Dove insegni?

Attualmente nelle classi di chitarra dell'Istituto Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato. Ho anche insegnato alla Lizard di Torino, nello specifico con corsi per bambini e ragazzi fino ai 14 anni.

Vivi la musica a 360 gradi. Sei anche una performer, giusto?

Sì, esatto, faccio diversi live. Con Nancy ad oggi non abbiamo ancora suonato live insieme, ci siamo conosciute meno di un anno fa, ma ci arriveremo. Ho due progetti live. Un tributo femminile agli Iron Maiden, Maidens & The Beast, con palchi importanti tra cui il Legend di Milano. Con loro ho suonato in Svizzera aprendo a uno degli ex frontman degli Iron Maiden. L'altro progetto attivo al momento si chiama Sciarada, una party rock band che suona nel Cuneese e non solo. Portiamo musica principalmente nelle piazze, sagre e feste di paese.

Come sei riuscita ad arrivare al progetto Edifici? Chi lavora con te?

È iniziato dopo aver incontrato Nancy. Abbiamo capito di avere obiettivi in comune, tra cui la voglia di creare qualcosa di nuovo. Il bisogno di un nuovo modo di lavorare. Edifici è fatto di due anime: quella di Nancy e la mia. Per la realizzazione dell'album ci ha aiutate anche la cantante professionista Tiziana Andreoli. 

Nancy, tu invece sei batterista professionista?

Sì, esatto, sono laureata al Conservatorio di Ferrara in batteria jazz. Anche io ho fatto diverse esperienze da insegnante e da performer, ho un percorso simile a quello di Martina. Ho lavorato in orchestre di classico e anche in uno spettacolo su Giorgio Gaber. Forse è per questo che ci è venuto spontaneo iniziare a collaborare. Così è nato Edifici.

Come è nata la collaborazione con Nancy?

Ci siamo conosciute per caso su Instagram e non avevamo nessuna persona in comune o circuiti di musicisti in comune, anche perchè Nancy è dell’Emilia Romagna. Abbiamo iniziato a parlare, ci siamo rese conto di avere gli stessi obiettivi, andavamo d’accordo. Con lei si lavora benissimo.

Cosa significa per voi riuscire a trasferirvi a NYC?

Il nostro sogno oggi è quello di trasferirci a New York e dedicarci completamente alla nostra musica e ai nostri progetti. Abbiamo fatto diversi viaggi lì, ed è una città che ci ha dato tanto. Per trasferirci, però, serve il visto artistico.

Perché è così importante il visto artistico?

Ottenere il visto artistico significherebbe realizzare il sogno: poterci trasferire in America e svolgere la nostra attività in maniera legale. Il visto artistico dura un anno dopodiché va rinnovato e permette di lavorare come freelance. New York non è l’unica città chiave della musica ma per noi, per le nostre esperienze artistiche, è fondamentale. È la terra del jazz. 

Sembrate anime diverse che, però, insieme si completano. Quanto è importante nel vostro lavoro il mix di stili?

Edifici è un mix di stili, è contaminazione. Abbiamo fatto due percorsi di studi diversi. Nancy arriva dal jazz, io invece ho studiato rock, hard rock e blues, non sono jazzista. Siamo diverse ed Edifici è il completamento di noi. Siamo complementari e abbiamo tanti punti in comune, Edifici è nato con l’intento di essere un progetto senza particolari regole. Senza troppe classificazioni, possiamo sentirci libere di esprimerci a 360 gradi per quello che siamo noi. Nessuna etichetta né paletti.

Che messaggio volete mandare con questo vostro album?

Esprimere se stessi, l'importanza della libertà d’espressione.

Quali sono i vostri progetti futuri?

 

Vorremmo collaborare con artisti da tutto il mondo per continuare a far conoscere questa filosofia, creare nuovi brani abbracciando culture di tutto il mondo, con diverse storie per arricchire questa realtà che è Edifici.

Cosa vi ha lasciato l’esperienza americana e cosa credete che potrà continuare a regalarvi?

Ci ha lasciato un diverso modo di pensare, di dare valore al tempo. A New York viene dato più valore al tempo che si passa a svolgere la propria professione, e per questo motivo il riconoscimento economico è migliore rispetto che in Italia. L'America ci ha insegnato che il nostro tempo ha valore e che i tuoi sogni hanno senso se hai la possibilità di renderli concreti. D’altronde costruire il tuo sogno è anche la chiave di Edifici: edificare, costruire. Con questo progetto vogliamo mettere le basi per questo nostro sogno, edificando in America.

 

Edifici - Miele

 

L'intera playlist su Youtube è disponibile QUI. Materiale disponibile anche su Spotify cliccando QUI

Chi è Martina Prunotto

Martina Prunotto si approccia per la prima volta alla chitarra all’età di 11 anni dopo aver studiato e suonato il flauto traverso. Si iscrive alla scuola AltriSuoni all’età di 15 anni approfondendo i generi: rock, blues, funky e metal. Successivamente si iscrive alla Lizard Accademie Musicali frequentando la sede centrale di Fiesole, diplomandosi col massimo dei voti e la lode. Parallelamente ha insegnato in diverse scuole private e collaborato con band principalmente blues, rock e metal. Profilo Instagram e canale Youtube

Chi è Nancy Luduena

Nancy Luduena comincia a suonare la batteria all’età di 12 anni dopo aver preso lezioni di chitarra e pianoforte per, rispettivamente, 3 e 2 anni. All’età di 15 anni si iscrive all’Accademia di Musica Moderna di Modena, successivamente si laurea in batteria jazz al conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Approfondisce inoltre i propri studi sulla composizione per musica da film presso il conservatorio Venezze di Rovigo. Durante l’iter collabora con orchestre, compositori e gruppi rock, latin, jazz, metal e pop. Profilo Instagram e canale Youtube

 

Per informazioni: edifici.music@gmail.com

Elisabetta Testa

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