Sanità - 31 marzo 2022, 16:24

Raccolta firme di "Uniti si può" per la realizzazione di un hospice nell'ex Maternità

Una delibera regionale prevede che la provincia disponga di 18 posti letto hospice, attualmente nell'unico hospice (quello di Nizza Monferrato) ve ne sono 6

Nella foto (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin), da sinistra a destra: Mauro Bosia, Michele Anselmo, Massimo Scognamiglio e Paolo Crivelli

Nella foto (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin), da sinistra a destra: Mauro Bosia, Michele Anselmo, Massimo Scognamiglio e Paolo Crivelli

“E’ paradossale che si debba ricorrere a una raccolta firme per vedere applicata una norma firmata dall’attuale assessore regionale alla Sanità”. E’ quanto ha affermato Massimo Scognamiglio, tecnico radiologo e candidato al consiglio comunale di Asti nella lista “Uniti si può”, in merito alla iniziativa del gruppo finalizzata a ottenere che una parte della ex Maternità venga utilizzata per la realizzazione di un hospice cittadino in cui accogliere malati terminali, oncologici ma non soltanto.

“Come gruppo la sanità è stato uno dei punti che più ci ha caratterizzato in consiglio comunale, sia prima che durante l’emergenza Covid con una serie di interpellanze – aveva aperto la conferenza stampa il consigliere comunale Michele Anselmo Ora, con questa raccolta firme, chiediamo che venga applicata la delibera regionale che assegna all’Astigiano 18 posti letto hospice a fronte dei 6 attualmente disponibili presso quello di Nizza Monferrato, unico nella provincia”.

LA SANITA' VIENE GESTITA IN MODO TROPPO ECONOMICISTA

“Abbiamo prodotto 15 atti in due anni – ha aggiunto l’altro consigliere del gruppo, Mauro Bosia – affrontando tematica della sanità dal punto di vista della governance complessiva, ritenendo sia l’unica visione che si può avere. Sul tema abbiamo piena convergenza con il candidato sindaco Paolo Crivelli, nella convinzione che un sindaco debba occuparsi con approccio più incisivo della qualità della vita sanitaria dei suoi cittadini, mentre abbiamo l’impressione che ora si ragioni troppo in maniera economicistica”.

“Voglio chiarire che saremmo qui a richiedere l’hospice anche se non fossero in programma elezioni ha sottolineato Scognamiglio – perché vogliamo far si che questa delibera dello scorso anno, valevole fino alla fine del 2022, non resti inapplicata. Abbiamo sentito tante proposte di utilizzo sanitario dei fondi del PNRR, ma nessuna inerente l’hospice. Nonostante sia una struttura di fondamentale importanza, soprattutto per chi vive in zone lontane dalla Valle Belbo e magari non ha la possibilità di spostarsi”.

DISPONBILI 6 POSTI LETTO HOSPICE SUI 18 PREVISTI DALLA NORMA

Sulla base del calcolo che “assegna” un posto di hospice ogni 56 deceduti, l’Astigiano sarebbe già carente, ma lo è ancor di più in considerazione del fatto che la Regione ha aumentato il numero di posti letto totali da 254 a 384, il che comporterebbe disporre di 18 posti letto hospice a fronte dei sei effettivamente disponibili al momento.

“L’ex Maternità dev’essere completamente ristrutturata ed è divisibile – ha aggiunto Scognamiglio –, si potrebbe strutturarne una parte per realizzare stanze hospice, magari con un pezzetto di giardino. Non è demagogia, ma la richiesta di applicazione di una chiara delibera. Vorremmo un hospice con almeno di una decina di posti, per malati terminali, oncologici e non, che quando non possono venir ospitati a Nizza passano gli ultimi giorni della loro vita nei reparti dell’ospedale”.

CRIVELLI: CONDIVIDO IN PIENO QUESTA INIZIATIVA

Condivido volentieri questa preziosissima iniziativa, che va a toccare un punto debole della sanità astigiana – ha affermato il candidato sindaco Crivelli, che ben conosce questo ambito in quanto medicoParliamo delle ultime settimane di vita, un momento dolorosissimo per il paziente e per la sua famiglia. Tale soprattutto per venire incontro a chi non vive nell'area dell'unico hospice disponibile e non può spostarsi o non ha vicino qualcuno che lo supporta nella terapia”.

La raccolta firme verrà attuata mediante gazebi in luoghi e date che verranno successivamente comunicati e mediante passaparola tra il personale ospedaliero.

Gabriele Massaro


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