A inizio febbraio la giunta regionale aveva annunciato l'arrivo di 32 milioni di euro per la sanità astigiana, dal Pnrr e, tra gli interventi previsti, quello all'ex maternità di Asti che giace abbandonata da ormai troppi anni.
Un ospedale di comunità per 2,5 milioni alla ex maternità
Il Pnrr prevede che nella sede di via Duca D'Aosta, nasca, con 2,5 milioni, un ospedale di comunità, cioè una struttura della rete territoriale a ricovero breve, destinata a pazienti che necessitano interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale (di norma dotata da 20 a massimo 40 posti letto).
Raccolta firme per un hospice all'interno
Nei giorni scorsi però il gruppo Uniti si può, ha annunciato una raccolta firme affinché alla ex maternità arrivi un hospice, dato che, di fronte ai 18 posti previsti per i malati terminali nell'Astigiano da una delibera regionale, ce ne sono solo 6 a Nizza. “E’ paradossale, aveva affermato Massimo Scognamiglio, tecnico radiologo e candidato al consiglio comunale di Asti - che si debba ricorrere a una raccolta firme per vedere applicata una norma firmata dall’attuale assessore regionale alla Sanità”.
"Con questa raccolta firme, rimarca il consigliere Michele Anselmo, chiediamo che venga applicata la delibera regionale che assegna all’Astigiano 18 posti letto hospice a fronte dei 6 attualmente disponibili presso quello di Nizza Monferrato, unico nella provincia”.
Secondo quanto comunicato, la raccolta firme verrà attuata mediante gazebi in luoghi e date non ancora definiti.
L'hospice non previsto dal Pnrr
Ma lo stanziamento dei fondi del Pnrr non sarebbe destinato all'hospice anche se tra i 'desiderata' del Comune ci sarebbe a possibilità di realizzarne alcuni, come da richiesta, alla Casa di riposo Città di Asti.
Chiarisce Flavio Boraso, direttore generale Asl At: "Riceveremo tanti soldi grazie al lavoro della Regione e la nostra provincia è la più premiata, ma i capitoli sono bloccati e riguardano alcuni filoni come l'antisismica, informatica, grandi apparecchiature, case della comunità, ospedali di comunità e centrali operative. Per la ex maternità si prevede appunto un ospedale di comunità, una casa di comunità e una centrale operativa. È previsto dalla norma nazionale. Con la Valle Belbo i posti hospice arriveranno a 8 e altri potrebbero arrivarne dalla richiesta fatta dal Comune. Come Asl abbiamo i letti di Nizza ma in Piemonte i letti hospice in generale non sono gestiti da Asl ma da associazioni del terzo settore. A regime la ex maternità diventerà il polo territoriale dove finiranno tutti i servizi distribuiti attualmente sul territorio e forse non ci staranno neppure tutti. Quindi i posti hospice non sono proprio previsti dalla norma. Raccogliere firme crea delle false aspettative".