Politica - 07 giugno 2023, 08:35

"Il PD continuerà a fornire collaborazione costruttiva, l'assessore però dimostri concretezza d'intenti"

Controreplica di Marco Castaldo (componente segreteria cittadina del Partito Democratico) all'assessore Zollo su politiche sociali e progetti di "Vita indipendente"

Marco Castaldo

Marco Castaldo

A seguito di considerazioni molto critiche da lui espresse nei confronti dell'operato dell'assessore Zollo (CLICCA QUI per rileggere l'articolo) e della replica di quest'ultima (CLICCA QUI per rileggerla), pubblichiamo di seguito la contro risposta inviataci da Marco Castaldo.

Accogliamo con piacere le osservazioni dell’assessore Zollo perché così possiamo venire a conoscenza di alcune iniziative di cui lei si dichiara promotrice, ma a questo proposito credo sia opportuno fare alcune precisazioni al riguardo.

In primo luogo faccio notare che il sottoscritto si è sempre posto nei confronti dell’assessore e degli uffici che lei dirige politicamente, non solo con un atteggiamento di costruttiva collaborazione, ma anche con proposte e progetti precisi e concreti.

A questo riguardo, infatti, dopo aver sollecitato l’intervento dell’assessore a mezzo stampa circa i problemi relativi alle barriere architettoniche e alla necessità di attuare il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche secondo normativa, ho proposto al tavolo per la disabilità dello scorso 16 maggio (grazie alla sua consueta e gentile convocazione) un dettagliato progetto per la mappatura delle barriere e delle criticità di accessibilità attraverso una app specificatamente realizzata da una startup torinese che ha già svolto la stessa attività su Milano e altre città.

Insieme all’Ordine degli Architetti di Asti e con i responsabili della startup abbiamo posto le fondamenta del progetto e ora aspettiamo di attivare la fase operativa secondo le indicazioni degli uffici comunali. Ma forse lei parlava di un altro progetto riguardo i PEBA.

Il suo impegno per la modifica dei criteri di accesso ai progetti di Vita indipendente è ormai più che noto, ma faccio presente che lo stesso regolamento è stato approvato nel dicembre 2022 e ad oggi stiamo ancora attendendo le risultanze delle visite domiciliari che vengono eseguite in queste settimane dall’unità di valutazione multidisciplinare dell’Asl insieme all’assistente sociale del Comune.

Non la si può certo definire una tempistica celere nonostante l’impegno degli uffici e dei funzionari tutti del suo assessorato che è stato pubblicamente riconosciuto dal sottoscritto e forse non sufficientemente riportato dagli organi di stampa.

In tema di vita indipendente, poi, vorremmo finalmente vedere nascere quel “Team” che dovrebbe prendere in carico a tutto tondo le persone con disabilità attraverso le diverse professionalità necessarie ad una valutazione dei bisogni che non si limiti alla mera compilazione di moduli preconfezionati che non rispondono minimamente al complesso ed articolato insieme di criticità che configurano le diverse tipologie di disabilità e le relative risposte ai desideri di autonomia ed indipendenza dei soggetti disabili.

Per quanto concerne le competenze del suo assessorato in tema di disagio sociale causato anche da un grave problema che riguarda l’abitare nel suo complesso ad Asti, mi preme ribadire che non si può trattare il fenomeno considerandolo unicamente un problema di sicurezza che compete ad altri uffici e istituzioni dello Stato.

Gli episodi di illegalità sono spesso le conseguenze di povertà, discriminazione e abbandono che vanno certamente perseguiti, ma anche indagati e doverosamente intercettati per provare a trovare soluzioni che diano supporto al fine di diminuire, se non eliminare le disuguaglianze in tema di lavoro, istruzione e dignità di vita.

Gli uffici del Comune già se ne occupano, ma occorre maggiore cura e, soprattutto, l’interesse e l’impegno politico. Sono contento di sapere che lei sia d’accordo nel perseguire la strada per la realizzazione di social-housing per le fragilità della nostra comunità, ma per ora siamo noi del PD ad aver proposto un progetto di questo tipo, mentre lei deve rispondere politicamente, invece, della chiusura della Casa di riposo Città di Asti insieme agli altri componenti del governo cittadino perché, le ricordo, che la tutela degli anziani e delle fasce deboli sono precipua competenza del suo assessorato.

Le molteplici e pesanti competenze in capo al suo assessorato necessitano di una dotazione organica di personale adeguata e che attualmente risulta indubbiamente carente. Tale inadeguatezza è una delle cause (ma non l’unica) di una mancata e coerente risposta ai problemi della comunità, ma per porre rimedio a questa carenza lei dovrebbe far valere la sua autorevolezza e il suo peso politico nell’ambito delle dinamiche del governo cittadino per richiedere maggiore attenzione e maggiori risorse economiche e di personale.

La questione dei rapporti di forza tra le varie componenti politiche della giunta comunale che governa la città sono i fondamentali principi che regolano le relazioni tra i vari soggetti che rappresentano, nei diversi ruoli e livelli, i partiti politici e le loro istanze. Sicuramente lei avrà avuto modo di acquisire tali basilari principi grazie alla “scuola di politica” che il suo partito le avrà messo a disposizione prima, durante e dopo la campagna elettorale e la sua nomina ad assessore.

Nonostante le diverse valutazioni e visioni in tema di politiche sociali attuate nella nostra città, il sottoscritto, insieme a tutti gli organi del Partito Democratico, continueranno a fornire la loro consueta, costante e costruttiva collaborazione al fine di dare risposte adeguate alle fragilità della nostra comunità, auspicando un rinnovato slancio ed una maggiore concretezza di intenti da parte del suo ruolo di assessore.

Cordiali saluti.

Marco Castaldo, componente segreteria cittadina PD

Al direttore


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