- 17 giugno 2020, 13:23

Maturità 2020, il racconto di Sara: "Quando sono entrata a scuola ho avuto i brividi. Non avevo paura, è stato bellissimo"

Misurazione della temperatura, gel e disinfezione per un esame unico e indimenticabile. "Date le distanze, ci hanno fatto parlare senza mascherina. I prof sono stati molto umani con noi"

Ph Merfephoto

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Maturità 2020. Un Esame, come del resto un anno, che resterà nella storia, impresso nei libri e nelle memorie.

Oggi, 17 giugno, sono iniziati i primi maxi-orali, che riguarderanno ben 1252 studenti astigiani. Questa mattina, dopo tanti mesi, i ragazzi sono tornati di nuovo a scuola per chiudere un percorso fatto di gioie, dolori, sacrifici e dedizione.

"Di imparare non si finisce mai. Ce lo hanno ricordato questi mesi. Ce lo insegna da sempre la vita. Andare a scuola è la palestra che ci allena ad affrontare il presente e a costruire il domani", queste le parole del Governatore Alberto Cirio, che augura il meglio agli studenti piemontesi. 

Lo studente paura non ne ha

"Lo studente paura non ne ha": ed è proprio vero. Si cantava alle manifestazioni, si gridava durante l'intervallo e ancora oggi rimane un detto profondamente autentico. Gli studenti oggi non hanno avuto paura, ma solo quell'ansia fisiologica frutto della consapevolezza di stare per chiudere una porta, un percorso di vita.

"Quando sono entrata ho avuto i brividi"

"Quando sono entrata nella mia scuola ho avuto i brividi. È stata una bellissima sensazione rivedere alcuni miei compagni e i miei professori dopo tanti mesi", ci racconta Sara, studentessa del Liceo Foscolo di Asti, 5L.

Come si dice, ci accorgiamo del valore delle cose solo quando queste ci vengono tolte dalle mani. E così è stato per gli studenti, che da un momento all'altro si sono visti catapultati in una realtà paradossale, distopica, surreale. Questa mattina per molti è stato un momento di pseudo-normalità.

Gel, temperatura e orale a distanza senza mascherina

"Non avevo paura. Mi sentivo in completa sicurezza. Prima di entrare ci hanno misurato la temperatura. C'erano gel disinfettanti praticamente ovunque, eravamo tutti con la mascherina e si provvedeva alla disinfezione dopo ogni colloquio. Poi, però, date le distanze importanti, ci hanno permesso di sostenere l'orale senza la mascherina ed è stato bellissimo", continua Sara.

"Era un vero Esame di Stato": l'aiuto dei prof e la loro umanità

Un Esame unico, senza scritti. La partita si gioca con un maxi orale, dal valore massimo di 40 punti. Palla al centro. 

"Lo abbiamo vissuto come un Esame di Stato a tutti gli effetti. I professori ci hanno aiutato molto e ho notato molta umanità in loro. Sicuramente è stato un esame più semplice rispetto a quello normale, ma qui la difficoltà era riuscire a ricordarsi tutto in un'unica prova", spiega Sara.

Ora si pensa al futuro

La Maturità è finita già per molti studenti astigiani, che, in attesa della pubblicazione dei risultati finali, pensano al loro futuro da settembre.

"Penso che mi dedicherò ancora agli studi, scegliendo un percorso linguistico ma anche artistico. Nel frattempo cercherò anche lavoro".

Elisabetta Testa

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