- 25 giugno 2020, 12:10

La Maturità di Carlo: "I miei compagni erano fuori a sostenermi. Entrare a scuola mi ha fatto rivivere i miei cinque anni"

Studente del Liceo Scientifico di Asti, Carlo racconta il suo maxi-orale: "Sicuramente non avere scritti è stato positivo, ma misurare la preparazione di cinque anni di scuola in una sola ora era rischioso"

Immagine di archivio - Merfephoto

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Anche Carlo si è lasciato alle spalle cinque anni di Liceo e molti mesi di didattica a distanza. Anche per lui un maxi-orale di un'ora ha dovuto verificare la preparazione scolastica.

Il ricordo di cinque anni

"È stato molto strano entrare di nuovo a scuola. All'ingresso mi sono come ricordato di tutti i cinque anni, è stato molto bello", spiega Carlo, 5B Liceo Scientifico tradizionale di Asti.

All'ingresso quel giorno gel disinfettanti, mascherine e autocertificazione, per poter sostenere l'Esame di Stato in completa sicurezza. Un esame particolare, unico e indimenticabile, tra pro e contro.

Bene non avere scritti, ma...

"Certamente non avere scritti è stato positivo: sarebbe stato un esame complicato. Misurare la preparazione di cinque anni di scuola in una sola ora, però, era rischioso, ma ci hanno fatto vivere il momento con molta serenità", continua Carlo.

Se molti maturandi astigiani hanno avvertito un'importante mancanza del calore dei propri compagni e amici, per Carlo non è stato propriamente così.

I compagni facevano il tifo, nonostante tutto

"I miei amici erano comunque fuori ad aspettarmi e a sostenermi", spiega, in attesa di decidere che strada intraprendere da settembre.

"Continuerò con gli studi. L'obiettivo è andare a Milano, vorrei provare a vivere in un'altra città".

Elisabetta Testa

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