Sulla Casa di Riposo "Città di Asti " da tempo chiediamo di essere informati come consiglieri e da tempo abbiamo fatto appello alle forze economiche della città, alla Regione e all'amministrazione Comunale.
Facciamo nostre le preoccupazioni del Segretario della CGIL, con loro invece abbiamo da sempre avuto uno scambio sulle evoluzioni della situazione.
Prendiamo atto della preoccupazione del Sindaco, come potrebbe non essere preoccupato di una situazione di stallo che si riverbera sulla tenuta della struttura dal punto di vista del futuro, su fornitori, e sui lavoratori, una situazione che genera incertezza agli ospiti e alle famiglie.
Su 300 ospiti che contava la struttura commissariata dal 2016 e guidata ora dal commissario, Mario Pasino, ne sono rimasti solo 180.
I progetti relativi al 110, annunciato, pare non partiranno.
Ciò che inquieta è la risposta del territorio e le scelte degli attori finanziari, dalle Banche, a Ream (in cui è la fondazione Cassa di Risparmio ) ha un ruolo importante.
Capiamo le preoccupazioni di tutti, capiamo gli appelli di tutti, ma ricordiamo che il "filotto" istituzionale che va dal Comune, fino alla Regione ha una continuità di colore politico, che chi siede nei posti di comando delle Fondazioni e nella Banca del territorio sono nominati anche dalla politica, con presidente della Cassa di Risparmio espressione della politica di centro destra, molti dei componenti della Fondazione Cassa di Risparmio sono di nomina politica, in Ream poi siedono esponenti del centro destra, il Commissario è stato nominato dal centro destra .
La Regione che ha competenze in merito è amministrata dal centro destra e gli astigiani ricoprono ruoli importanti.
Insomma sono anni che aspettiamo, che con pazienza ogni tot mesi riceviamo i report, ogni report sul futuro è sempre peggiore.
Qual è l'intenzione? Capiamo che in questi giorni di festa ed elettorali, l'annuncio di ciò che si vuole fare non verrà di certo dichiarato.
Nemmeno sul milione di euro che sono a bilancio rispetto ai crediti della Casa di Riposo il Comune ha fatto un passo indietro.
Sui 2 milioni previsti come recupero sull'Imu con il recupero crediti iscritti nel Bilancio del Comune, un milione sono della Casa di Riposo, 500 000 già parte del buco della Casa di riposo Città di Asti se ricordiamo bene.
Non c'è stato un dietrofront neppure su questo, eppure le sentenze sono chiare, quella cifra non è dovuta al Comune.
Già prendere atto di questo sarebbe un segnale.
Prendiamo atto dell'appello e proviamo ad avere fiducia, non ci resta che questo. Eppure i dubbi rimangono, anche perché gli attori (tutti della stessa parte) forse avrebbero dovuto parlarsi da un po', oppure non si parlano?
Questo è il nostro dubbio, oppure non è tempo per dire che ne sarà della Casa di Riposo.
Proposte ne abbiamo fatte tutti dall'opposizione in Consiglio, ai Sindacati, se sono giorni decisivi allora lo verificheremo solo a bocce ferme, gli annunci non servono.
Anche noi espressione politica di opposizione, facciamo un appello alla Regione, al Comune, alla banca, alla Fondazione a Ream: ditelo ora cosa volete fare sulla Casa di Riposo e ci confronteremo apertamente.
Mario Malandrone
Ambiente Asti