Rasero in campo alle prossime Amministrative? "Mai detto ufficialmente, ma tanti lo danno per scontato" (INTERVISTA)

Con oggi Asti ha aggiunto un tassello al grande puzzle che porterà la città alle prossime amministrative: la candidatura ufficiale a sindaco di Paolo Crivelli, per il centrosinistra.

E mentre, stamani, si stava svolgendo al circolo Nosenzo, la conferenza stampa di presentazione, il sindaco Maurizio Rasero ha pubblicato sui suoi social un post che, agli occhi di molti, è sembrata la conferma della propria candidatura. Un'associazione di idee che, però, Rasero smentisce.

Sindaco, ma quindi non è ancora ufficiale la sua candidatura?

No, io non l'ho detto da nessuna parte. Lavoro da sindaco quotidianamente e fino ad oggi non mi sono concentrato sulla campagna elettorale, anche perché, di fatto, fino a qualche giorno fa non c'era un candidato che rappresentasse il centrosinistra. Io, allora, ho continuato a fare il mio mestiere da sindaco e a concentrarmi solo su quello. 

Oggi, però, è arrivata la conferma di candidatura di Crivelli per il centrosinistra. Cosa pensa?

Penso che probabilmente all'interno del nostro campo ci si confronterà per vedere cosa potrebbe succedere. Quando ero più giovane, una persona che si chiama Mariangela Cotto mi insegnò una cosa: "La campagna elettorale inizia dopo le elezioni". Una grande verità, per questo continuerò a spendermi per questa città, mettendomi ogni giorno alla prova e sperando di avere sempre il sostegno dei cittadini. Entrando nel merito, stimo molto Crivelli, che reputo una brava persona, e che ho già ringraziato per il lavoro svolto fino ad oggi come medico. Le perplessità, in realtà, le ho sulle persone che lo circondano...

In che senso?

Puntano tutto sul valore della mitezza, ma che appartiene, credo, solo a Crivelli. Di certo non a chi lavora con lui. Parlo di persone che in questi quattro anni e mezzo, con me, sono state tutto meno che miti e pacate. Anzi. Hanno sempre avuto atteggiamenti di scontro, che sono esattamente l'opposto della mitezza. Mi auguro, però, che almeno il loro candidato a sindaco possa portare un po' di tranquillità in questa campagna elettorale. 

Ha seguito la conferenza stampa di presentazione? Che ne pensa?

Oggi non ho seguito la conferenza stampa di presentazione, ma mi hanno riferito di interventi paradossali, quasi kafkiani. Mi hanno detto che nessuno ha presentato programmi specifici, concreti. Per assurdo gli unici due progetti citati, il polo logistico e il centro per l'enomeccanica sono due cose su cui stiamo lavorando noi! Mi verrebbe da dirgli: se quelli sono i progetti venite con noi! 

Bocciatura su tutti i fronti, quindi? 
A me sembrano un gruppo di persone che, tolto l'avversione verso di me, non hanno altri punti in comune. Abbiamo addirittura un'Angela Quaglia che da esponente di centrodestra è transitata da una lista civica che la vedeva candidata sindaca e ora è finita a fare da stampella del centrosinistra: ha attraversato tutto l'arco costituzionale... Forse perché l'unico loro interesse, di fatto, è l'andare contro di me, contro Maurizio Rasero. Sono abbastanza sicuro che se dicessi che non ho intenzione di ricandidarmi, verrebbe meno l'unico collante che li tiene insieme.

E ora che il centrosinistra è uscito allo scoperto, quali sono i piani?

Il post che ho fatto oggi parla di persone che credono in una città come Asti, viva, che guardano al futuro con speranza e ottimismo. Questi sono tempi maturi per fare un po' più di chiarezza. Dato che ad oggi c'è un candidato per il centrosinistra, nei prossimi giorni sarà necessario confrontarci internamente.

La verità. Qualcuno le ha chiesto di candidarsi nuovamente?

In realtà tutti lo danno per scontato, ma io non mi sono mai espresso in merito. Ho centinaia di amici che danno per scontato che io mi ricandidi, anche se io non sto dicendo nulla. Ripeto, fino ad oggi non ci ho pensato perché fino a ieri non c'era fretta di pensarci.

I 5 Stelle hanno rotto le trattative e presenteranno un loro candidato. Lei che ne pensa?

I più folli di tutti sono proprio i 5 Stelle. In questi 4 mesi ho visto nella mia minoranza una parte importante, che ha voluto partecipare insieme a me alla gestione delle problematiche, come ad esempio Angela Motta. E' stata una minoranza costruttiva, pur avendo idee magari diverse da noi. La stessa cosa non si può dire per il Movimento 5 Stelle. I cui esponenti, peraltro, hanno dimostrato come ragionano anche nelle trattative per la candidatura di coalizione: prima hanno tagliato fuori una parte di minoranza (Angela Motta di Italia Viva, ndr.) ponendo il veto sul suo nome, poi hanno bocciato tutti i candidati, rispettabilissimi, presentati dal PD e alla fine, quando hanno capito che non gli sarebbero stati concessi gli incarichi cui miravano, se ne sono uscito con "Sapete qual è la novità? Ciao e arrivederci..." Tutto per delle poltrone, ma loro non erano il nuovo?