Voce al diritto | 22 gennaio 2022, 07:45

Testamento olografo: la badante eredita tutto

Testamento olografo: la badante eredita tutto

“Gentile Avvocato,

sono stata a lungo la badante di un anziano signore, che purtroppo è deceduto pochi giorni fa, sempre lucidissimo, nonostante avesse superato da tempo i novant’anni. Non si era mai sposato, né aveva figli. Tra le sue carte, in fondo a un foglio con una ricetta medica, ho trovato tre righe, scritte da lui a penna, in cui mi indicava come unica sua erede, con data e sua firma. Le due nipoti del defunto, figlie di un suo fratello, stanno preparando gli atti per prendersi l'eredità, che comprende varie case e terreni, in quanto sono i suoi parenti più prossimi. Quelle due righe scritte dal defunto possono impedire alle nipoti di ereditare?”

Cara lettrice, quelle che Lei chiama tre righe, scritte di proprio pugno dall'anziano di cui lei era badante, sono a tutti gli effetti un testamento valido ed efficace.

Secondo l'art. 602 comma 1 del codice civile, infatti, è valido il testamento scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore: esso prende il nome di testamento olografo.

La Corte di Cassazione ha più volte affermato che l'unico requisito che deve essere rispettato dal testamento olografo è che esso sia interamente scritto di pugno dal testatore e da lui sottoscritto e datato.

Il testamento olografo è valido anche se il documento cartaceo che lo reca contenga scritti provenienti da altre persone, in una parte diversa da quella occupata dalla disposizione testamentaria (Cassazione, sentenza n. 11733 del 5 agosto 2002).

Quindi il fatto che sia stato scritto sotto a una ricetta medica, non comporta alcuna invalidità: quello che lei ha in mano è un vero e proprio testamento ed è ora chiamata ad accettare l’eredità del defunto, con buona pace delle due nipoti, che non possono contestarle nulla in ragione della parentela con il testatore.

La legge, infatti, prevede che il testamento non possa ledere le sole quote di eredità riservate a figli, coniuge e ascendenti (cosiddetti legittimari, usando la definizione dell’art. 536 del codice civile).

Nessuna riserva è invece prevista a favore dei nipoti, in caso di testamento del loro zio.

Ciò che le consiglio, quindi, è di portare il testamento da un Notaio, che procederà alla sua pubblicazione e le spiegherà le modalità con cui lei, se lo vorrà, potrà accettare l'eredità che le è stata devoluta per testamento.

Avv. Filippo Testa


Voce al diritto a cura dell'Avv. Filippo Testa
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