In autunno, non c'è che dire, l'Astigiano da il suo meglio. Stagione di colori e sapori di cui approfittare, seguendo un ennesimo invito alla gita.
Nel prossimo fine settimana il suggerimento porta in tre posti bellissimi, nell'occasione di tre esperienze da vivere senza scegliere quale preferire. Tutte e tre speciali, tutte e tre imperdibili e al centro di luoghi dove il vero problema è potersi fermare, per chi arrivi da fuori, solo un paio di giorni, a prendere magari spunti per periodi di maggiore libertà lavorativa. Sì, da fuori, perché il vero valore aggiunto di Vacanze Astigiane non è il mio appassionato raccontare, ma la diffusione di ogni puntata sull’abbondante ventina di testate giornalistiche che compongono il gruppo editoriale di La voce di Asti. Un da fuori che parla torinese, cuneese, albese, novarese, vercellese, valdostano, genovese, vari dialetti liguri e vari lombardi.
Detto questo, anche per giustificare occasionali “banalità” all’occhio esperto di vari residenti, da vivere come informazioni di base per molti altri, dove si va sabato 7 e domenica 8 ottobre?
Comincerei a Costigliole d’Asti, nella bella opportunità per gli amanti dell'arte di partecipare all’inaugurazione di una mostra dedicata a Enrico Paulucci. Mostra ospitata in quello spettacolo di iniziativa privata in villa dalla forte personalità, circondata da tutto il fascino de La Rocca, la parte più antica del borgo, arroccata, appunto, sotto il castello Asinari-Verasis. Se non dipingo non sono è una frase emblematica di Paulucci, maestro della pittura italiana del Novecento, genovese, cresciuto a Torino per poi girare l’Italia in cerca di quei soggetti diventati tratto distintivo della sua produzione pittorica. Un nomade intellettuale con l'evidente facilità del genio, basta guardarne qualche opera. Facilità nel far attecchire radici e stile in ogni nuova occasione e posto. Un grande autore dai forti legami con l'Astigiano, trasmessi da mamma Amalia Mondo, nata a Montegrosso d'Asti. Tra le nostre colline trascorse diverse estati, a dipingerle e ridipingerle, con un unico scopo: la sua arte, la sua vita. Tra le nostre colline è sepolto dal 1999. Tra le nostre colline è in mostra, fino al 29 ottobre, in CasaPrunotto.
A seguire, farei una corsa fino a Villa San Secondo. Corsa per dire, ché in orario tramonto la trentina di km per raggiungerla non possono che trasformarsi in magia estetica da assaporare e fotografare. Villa San Secondo, per chi non lo sapesse ancora, è una delle undici antiche Villenove Astesane, borghi edificati tra il XII e XIII secolo in logica espansiva del libero Comune di Asti. Nel fine settimana accoglie la contemporanea di due momenti di grande sapore: Sagra dell'agnolotto d'oca e Sagra del friceu di mele. Una doppia festa, nata con l'intento di far conoscere le antiche tradizioni contadine e la cucina delle cascine, dove una volta non mancavano certo le oche, così come qualche albero di mele villesi, portate a frittella nei giorni da celebrare.
Avrei voluto farvi chiudere domenica con la Caccia ai Tesori Arancioni del Touring a Castagnole delle Lanze, perché il posto è proprio speciale e la caccia ha lì tema enogastronomico. Peccato per voi, e per me che dovevo svegliarmi prima a iscrivermi online, i posti sono terminati. Però, si c’è un però, le Bandiere Arancioni dell’Astigiano sono tre e sia a Canelli che a Cocconato si caccia. Caccia al tesoro in costume tra Sternia e Cattedrali Sotterranee, ancora con una manciata di posti; caccia nella bellezza del Nord Astigiano ancora con un sacco di posti a disposizione. Insomma qualcosa da fare domenica, se volete cacciare, c’è. In alternativa, o somma per gli esagerati, Montiglio continua a mettere in fiera sapori e profumi di tartufo e a Cortiglione si pigia uva a piedi nudi per la Festa della Vendemmia. Festa arricchita dalla Sagra della friciula 'd Curgeli, e da due sfide pomeridiane aperte a tutti: del brentau e della pigiatura a piedi nudi. Il tutto in un gioiello di borgo del Sud Astigiano, ancora vero e puro, dove il genius della sua comunità è facilmente e magnificamente contagioso.