Vacanze Astigiane | 01 dicembre 2022, 15:40

Vacanze Astigiane sempre più cariche d’attesa

Attesa e aspettative dal risultato della candidatura di Asti a Capitale italiana della cultura 2025 e dal ritardo d’esito della selezione da 15 a 10

Vacanze Astigiane sempre più cariche d’attesa

Il Ministero della Cultura, organizzatore del bel rito annuale di candidature e conferimento del titolo di Capitale italiana della cultura, aveva previsto nel programma per la Capitale 2025 che entro il 15 novembre scorso una commissione avrebbe definito la short list delle 10 città finaliste, rispetto alle 15 candidatesi a settembre.

Nella data limite di definizione, invece di un elenco, un avviso: Si informa che con successiva comunicazione sarà indicato il nuovo termine temporale relativo all’esame delle candidature ammesse e alle successive fasi della procedura di selezione. Non ci fosse Asti tra le ammesse, nulla di rilevante, comprensibile slittamento di scelte al cambio di Ministro.

E invece Asti c’è e il prolungamento d’attesa fa fibrillare me, figuratevi in Comune. Ancor più in assenza di data certa. Capiamoci, fa fibrillare non certo perché dubbioso che Asti possa entrare in short, per piacere, ma per la possibilità di rafforzare speranze dall’analisi dei rimasti e degli scartati. Speranze e aspettative non tanto di fare sfracelli con il milione di euro del premio, ma di essere obbligati a fare, dopo esser stati obbligati a pensare nel preparare il dossier di candidatura. Dopo aver dovuto scegliere una strategia di valorizzazione territoriale che fosse analisi dell’oggi e visione futura. Strategia assai utile a supportare lo sviluppo della città e a creare nuova domanda di vacanze con atti e fatti proposti nel documento di candidatura. Documento di cui non conosco i particolari, pur essendo stato presentato pubblicamente nei suoi fondamentali un paio di mesi fa, ma sono certo contenga atti e fatti più che consoni alla grandiosa realtà cittadina.

Negli scorsi giorni, probabilmente per distrarsi nell’attesa, in Comune è stato presentato il logo della candidatura, declinazione grafica del Dove si coltiva la cultura, titolo e presumibile leitmotiv del dossier. Scudo con grappolo d’uva, torri e cetaceo. Logo splendidamente didascalico, come andava tanto un tempo e come, chissà perché, non andava a gran parte delle altre città candidate.

Davide Palazzetti


Quando vieni ad Asti non perderti:
- La Torre Comentina e la boutique di eccellenze enogastronomiche Tomedo: https://www.tomedo.it
- Tenuta Il Capitolo, antica dimora di fine 800, azienda agricola e location per eventi : https://www.tenutailcapitolo.it
- Complesso di San Pietro, a due passi dalla sede di Mangiaben con il suo e-commerce: https://www.mangiaben.com

Vuoi essere inserito nella lista dei luoghi astigiani da non perdere? Scrivi a info@lavocediasti.it

Leggi tutte le notizie di VACANZE ASTIGIANE ›

Vacanze Astigiane

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium