Vacanze Astigiane | 23 marzo 2023, 18:00

Vacanze Astigiane tra borghi, castelli e vini del nord

Quarto invito a scoprire il Nord Astigiano, territorio dall’evidente identità distintiva, ricco di tipicità, bellezza e valori non sempre valorizzati a dovere

Albugnano, Freisa, Barbera e Malvasia ottimi motivi di Vacanze Astigiane anche a nord

Albugnano, Freisa, Barbera e Malvasia ottimi motivi di Vacanze Astigiane anche a nord


Nuovo invito a scoprire e apprezzare dal vivo l’evidente bellezza e l’unicità del Nord Astigiano. Invito tra antichi borghi e natura rigogliosa a gratificarsi con i prodotti di quei pochi colli disegnati da vigne.

Colli vitati e vino non possono che farci partire da Albugnano, per intraprendere un itinerario nella storia e nella cultura, anche enologica, di un’area territoriale forte nei tratti, ma debole nel racconto. Ad Albugnano ci siamo già passati con altre proposte e allora, fermatevi giusto all’Enoteca dell’Albugnano a degustare qualche esempio dell’omonima doc, gran nebbiolo dell’Astigiano che nasce nei comuni di Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito, Pino d’Asti e, ovviamente, Albugnano, in un areale produttivo di solo 44 ettari. Una delle denominazioni tipiche di questa zona. Denominazione dalle radici antiche, come quelle delle mete di giornata. Radici non ancora utilizzate per incrementare turismo e creare sviluppo. Promuoverne il fascino, nello scoprire grandi vini e un bellissimo territorio, oggi credo sia proprio esigenza improrogabile.

Per arrivare a Castelnuovo Don Bosco bastano 5 km. Borgo, immerso tra le più affascinanti colline del Nord Astigiano, dove godersi l’antico centro storico, arroccato su un dirupo, con tanto di torre medioevale a struttura quadrata che, con alcuni ruderi adiacenti, è ciò che rimane del castello che un tempo dominava l'abitato. Sempre lì l’affascinante parrocchiale settecentesca di Sant'Andrea che ospita un dipinto del Moncalvo, e un territorio comunale impreziosito da diverse chiese romaniche: Santa Maria di Cornareto, del XII secolo, Sant’Eusebio (XI secolo) e Santa Maria in Raseto. E che dire dell'emozionante esperienza di Colle Don Bosco e della maestosa basilica dedicata al santo educatore? Esattamente da qui passa il 45° parallelo, la cosiddetta latitudine magica del vino, che accoglie i migliori terroir vitivinicoli al mondo come Bordeaux e Borgogna. D’obbligo allora una visita alla cantina sociale Terre Dei Santi per perdersi nei piaceri della locale Freisa d’Asti e della dolce e naturalmente vivace Malvasia di Castelnuovo Don Bosco.

Pochi minuti ed ecco Pino d’Asti. Altro meraviglioso, piccolo borgo, ricco di piacevoli sorprese. Borgo intatto nelle sue antiche fattezze che domina dalla cima di una dorsale collinare boschi, colline vitate e due vallate. Supera di poco i duecento abitanti, nonostante il fascino del paese e la bellezza dei dintorni. Arrivando lì, impossibile non farsi colpire dall'importanza del suo castello, a dominare tutto dalla sommità di un colle. La facciata è settecentesca ma l'impianto medievale, arricchito da un piacevole parco con giardino all’italiana, ricco di specie botaniche non usuali. A ridosso del castello non perdetevi la casa detta della Rosina, di origine medievale anche lei, e l’imponente parrocchiale della Madonna del Carmine con la particolare abbinata tra lo stile neogotico della chiesa e di quello barocco del settecentesco campanile. Anche per Pino molto prestigio del posto arriva dalla viticoltura. Voleste assaggiare qualcosa, fate un salto a Ca' del Prete, azienda vitivinicola bio, e poi sosta tra i piaceri della tavola nella panoramica terrazza dei Bergè di Muscandia.

 

Ancora pochissimo e siete a Passerano Marmorito. Arrivati lì non preoccupatevi se vedrete tre paesi e tre castelli, non è l’effetto delle precedenti degustazioni, ma un dato di fatto: Passererano, Marmorito e Primeglio. Uno dei tre è evidentemente clou di storia, il castello dei conti Radicati di Passerano. Luogo ricco di bellezza con tanto di antica zecca dove battevano moneta già da inizio '500. Fosse aperto, almeno parzialmente, oltre le occasionali date di Castelli Aperti, potreste rimirare non solo la grande torre quadrata trecentesca e l’imponenza d’insieme, ma anche sale e saloni ancora profumati dei fasti di un tempo e della musica di Julie Schumann, giovane e bellissima figlia del famoso compositore Robert, conquistata e sposata dal conte Vittorio Amedeo Radicati nel 1869. Tra gli appassionati del posto mi piace ricordare Carlo Fruttero. La mamma di Passerano Marmorito, la gioventù in campagna, lo sfollare con la famiglia nella casa della nonna, sotto il castello, e l’amore per la letteratura nato nella biblioteca Radicati. Biblioteca, al primo piano dell'edificio dell'Antica Zecca, dall'ottobre 2021, giustamente, a lui intitolata.

Chiudiamo, dopo poco meno di 4 km, a Cerreto d’Asti. Borgo adorabile e odorabile, a maggio, con l’esplosione di colori e profumi della Festa delle rose. Ad ogni porta una rosa diversa, da scoprire con occhi e naso, girando per il centro storico del posto. Nei dintorni il locale osservatorio astronomico, spesso aperto al pubblico, e sosta culturale alla chiesa romanica di Sant’Andrea, nella frazione di Casaglio, le cui origini riportano agli inizi dell’anno Mille. Buon giro!

Davide Palazzetti


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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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