Per accompagnarti nella lettura di questa intervista ti consiglio la canzone Car Keys, di Alok e Ava Max, contenuta nella playlist "Orgoglio Astigiano" su Spotify
Di calcio non capisco assolutamente nulla, ma la storia del progetto "Animated Football" mi ha colpita tantissimo. Dietro ci stanno Michael Giuca, 29 anni, di Ronf Animation e Federico Badella, 28, di Effezeta.
Sono entrambi astigiani: la cosa mi colpisce, dietro alla pagina Instagram di "Animated Football" ci sono quasi 13mila followers. Il loro è un mondo coloratissimo, nato anche per contrastare il grigiore della routine. Michael e Federico avevano bisogno di una ventata d'aria fresca, di quella boccata d'ossigeno di cui tutti, prima o poi, avvertiamo il bisogno. Impellente.
Come e quando è nato Animated Football?
Il progetto nasce il 26 aprile 2022, per alleggerire il lavoro che magari diventa routine. Da quel momento cerchiamo di vivere "Animated Football" come una passione, tenendo insieme i vari lavori e le varie collaborazioni che ognuno di noi ha nella vita lavorativa della settimana. Il nostro progetto unisce grafiche e video in formato cartoon alla passione per le figurine e il calcio. Da questi ingredienti sono nate card animate, che in moltissime occasioni abbiamo consegnato a giocatori e squadre di calcio.
Qual è il rapporto che si instaura tra voi e i calciatori?
Partiamo dal presupposto che cerchiamo di vivere molto alla giornata. E spesso succedono cose inaspettate: ad esempio, pensi che il grande campione sia inarrivabile e invece ti risponde alla storia dopo cinque minuti. O ti scrive dal nulla. Come è successo con Frey o Vučinic, ci hanno chiesto quando facevamo la loro card. Con Frey, ad esempio, si è creato un bel legame fin da subito, ci risposto, gli abbiamo mandato una maglia personalizzata e l’ha indossata durante un’intervista francese. È stato bellissimo, estremamente gratificante.
Vi occupate solo di calcio o state cercando di espandere la vostra area di attenzione?
Stiamo cercando di spaziare, occupandoci anche di giornalisti e influencer nel mondo dello sport, siamo aperti a 360 gradi. Sta nascendo anche una sorta di "Hall of fame" per dare importanza a quello che facciamo. Abbiamo fatto Diletta Leotta, Di Stefano, per citartenere alcuni. E poi, abbiamo attivato collaborazioni anche con il mondo del calcio da tavolo.
Una delle esperienze più belle per Animated Football?
Anche se siamo attivi da appena un anno, ne abbiamo già fatte parecchie di esperienze emozionanti. Ad esempio, siamo come diventati il talismano portafortuna del Frosinone Calcio. Una bellissima esperienza che li ha poi portati in serie A. Abbiamo stampato card e le abbiamo messe all'interno di uno speciale cofanetto.
Abbiamo lavorato con il Novara. La società ci ha invitati allo stadio come suoi ospiti. E poi per l'Udinese, un'altra bella soddisfazione. Ci hanno lasciato gli studi dello stadio per realizzare le ultime grafiche, in campo. Ed è stato proprio in campo che abbiamo lavorato, inserendo le formazioni. Eravamo a due passi da Allegri.
Come descrivereste il mondo del calcio, dal vostro speciale osservatorio?
Il mondo del calcio cambia di continuo. Ogni squadra è a sé, così come ogni giocatore. Ed è molto stimolante, ad esempio, interfacciarsi con giocatori di ogni nazionalità, conoscerne le storie. A tal proposito, è stato bellissimo l'incontro con Becão, a cui abbiamo dato la sua card da firmare, è rimasto contentissimo e l'ha tenuta. Quando è possibile, cerchiamo di avere un confronto prima con il calciatore, per un vanificare il nostro lavoro, che comunque richiede davvero tanto tempo.
Vi contattano anche altre persone per chiedervi di realizzare card?
Sì, dai bambini fenomeni sui social con tantissimi followers a famiglie con storie particolari che ci chiedono di fare una sorpresa ai loro figli.
La vostra prima card?
Allora, siamo partiti realizzando un prototipo di Dybala, era proprio un embrione, ma da cui è nato tutto. Subito dopo abbiamo realizzato Ronaldo, che è tuttora la nostra immagine profilo, rappresenta il nostro talismano portafortuna. Il primo post uscito come "Animated Football", invece, è stato una card animata di Del Piero. Alla terza card realizzata ci ha risposto Iaquinta. Inutile dire che, da quel momento, ci siamo gasati un casino!
Qual è il vostro rapporto con l'Astigiano?
Giuca: sono nato a Termini Imerese e sono arrivato qui a tre anni. Mi sento astigiano, ho frequentato qui il Liceo Artistico. Dopo diverse esperienze lavorative fuori Asti, tuttora attive, abbiamo capito che in città non ci conoscevano. Animated Football è, di fatto, la nostra prima esposizione pubblica lavorativa in città.
Badella: sono nato ad Asti, ma ho vissuto a Treviso diversi anni, per poi tornare in città. Da dieci anni mi occupo di marketing. Sono orgoglioso di essere astigiano, sì, ma mi piacerebbe poter fare di più per la mia città. Un luogo del cuore? La Cattedrale.
Respiro nazionale, terreno fertile, semini e passetti
Michael e Federico mi raccontano di aver provato a fare diverse cose per il territorio. Ad esempio, Michael ha creato un'animazione per San Lazzaro, ha organizzato eventi e mostre, e, come Animated Football, entrambi hanno dedicato un lavoro anche al calciatore astigiano Andrea Caria (futsal). Ma perché non parlarne? Due ragazzi giovani, pieni di estro, che fanno cose di respiro nazionale, partendo dall'amore per la propria città? Ne discutiamo davanti a un caffè e crediamo che sia un problema di mentalità. Quante volte ad Asti abbiamo sentito pronunciare la frase "Si è sempre fatto così" ? L'ho sentita talmente tante volte che mi esce dalle orecchie. Sono convinta che Asti sia un terreno tanto difficile da coltivare, quanto estremamente fertile. Un passetto alla volta, un semino al giorno. Sarà un cammino difficile, ma ci voglio provare. Ci credo tantissimo.
Un appello?
Eh, diciamo che la nostra pagina è una piccola tesina di terza media, piena di collegamenti, che ha attivato collaborazioni con grandi, ma ci manca ancora qualcuno. Abbiamo fatto sinergia con pagine come "Che fatica la vita da bomber", "Chiamarsi Bomber", "Il Pancio", "OCWSport", ma ci mancano all'appello "Calciatori Brutti" e "Autogoal". Noi siamo qui...!
Un consiglio ai ragazzi giovani come noi?
Perseverare, anche contro chi dice che è sbagliato. Noi dovevamo fare, rispettivamente, il solito posto fisso e il ferroviere. Ma abbiamo fatto diventare la nostra passione un lavoro. Non potevamo fare scelta migliore.