Nuovo invito a scoprire e apprezzare dal vivo l’evidente bellezza e l’unicità del Nord Astigiano. Invito a girare tra quattordici suoi borghi che si sono messi assieme per rivitalizzare il commercio locale, nella certezza che una rete di attività e negozi più viva renda il territorio più vivo e più forte.
Negozi e botteghe artigiane, nei piccoli Comuni, sono una compagnia che non lascia mai soli e per questo hanno costituito il Distretto diffuso del commercio della Valtriversa – La Valle del Mastodonte. Quattordici piccoli Comuni, che assieme fanno poco più di quindicimila abitanti, mettono insieme le forze e fanno gioco di squadra sotto un nome che guarda ai posti bellissimi della Valtriversa, alla sua ricca storia e ad antiche caratterizzazioni come il mastodonte. Dai, anche solo per questo da premiare per le intenzioni e i fatti. Sì, fatti. Fatti come il bel portale ( https://valledelmastodonte.it ) che racconta, come si deve, con evidente passione e pochi fronzoli, il loro territorio e i motivi per passare a trovarli. Fatti come il Biscotto del Mastodonte, con mosto di Freisa, miele e nocciole, a rappresentare tre eccellenze tipiche di zona, che già da solo vale la gita. In vendita a breve in diversi botteghe del posto.
Beh, con queste basi e con la ricchezza di racconto facilmente recepibile nel loro portale, a differenza di altre occasioni, mi lascia ben poco da scrivere, se non il paio di chicche imperdibili tra questi quattordici posti bellissimi, a pochi chilometri uno dall’altro: Baldichieri, Cantarana, Castellero, Cellarengo, Cortandone, Dusino San Michele, Ferrere, Maretto, Monale, Montafia, Roatto, San Paolo Solbrito, Valfenera e Villafranca d’Asti. Una gran bella squadra, da conoscere e apprezzare come insieme, senza perdersi il meglio di ogni giocatore, di ogni borgo.
Per personali preferenze, dedicherei un po’ più di tempo a Monale, tra la possanza del suo castello, il Museo dei burattini e il sacro rito di intingere verdure nella bagna in un classico a conclusione di stagione cardarola, tra fine gennaio e inizio febbraio. Tempo a Ferrere per farsi colpire dalla incredibile boscosità del posto che ti riporta, a poca distanza, da secolari castagni tipici di aree ben meno piane, fino a querceti da cui ti aspetti esca un cervo da un momento all’altro. E poi salami. I grandiosi salami e salumi di Luiset che qui, poco fuori dal paese, ha la sua sede produttiva con spaccio aziendale. P.S.: quando ci passerete, non scordate la loro Galantina, emozionante.