Cronaca | 02 maggio 2024, 09:52

Canelli: è morto il giovane gambiano aggredito in piazza Gancia

Elitrasportato ad Alessandria, è deceduto ieri era. L'aggressore, individuato grazie al sistema di videosorveglianza comunale, dovrà rispondere di omicidio

I primi soccorsi portati alla vittima, riversa a terra (immagine sfocata per privacy e per tutelare i lettori maggiormente sensibili)

I primi soccorsi portati alla vittima, riversa a terra (immagine sfocata per privacy e per tutelare i lettori maggiormente sensibili)

Drammatica evoluzione per il grave episodio avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì in piazza Gancia, nel pieno centro di Canelli, dove una rissa tra immigrati ha comportato gravi lesioni a danno di Nafugi Mannek, diciottenne gambiano colpito alla testa con una catena antifurto in acciaio.

Il ragazzo, elitrasportato all’ospedale di Alessandria in codice rosso (massima gravità) è purtroppo deceduto nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì primo maggio). Tutte le fasi della lite, che avrebbe visto coinvolte 4-5 persone, sono state riprese dalle telecamere del circuito di videosorveglianza comunale (Canelli è uno dei centri astigiani con il maggior numero di telecamere attive).

Le immagini hanno svolto un ruolo fondamentale nell’individuazione dell’aggressore, un 34enne pakistano (inizialmente chiamato a rispondere di tentato omicidio, accusa mutata in omicidio dopo il decesso del giovane), e di un suo connazionale 24enne denunciato per rissa aggravata. Entrambi i soggetti sono domiciliati presso lo stesso centro d'accoglienza che ospitava la vittima.

Il ruolo fondamentale svolto dal sistema di videosorveglianza è stato altresì rimarcato in un post di elogio pubblicato ieri sera (ovviamente quando era ancora ignaro del decesso del giovane) dall’assessore regionale – nonché per due mandati consecutivi sindaco di Canelli – Marco Gabusi.

Gabriele Massaro

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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