Cultura e tempo libero | 06 maggio 2024, 09:19

Alla riscoperta della Rete Romanica: un gioiello nascosto illuminato dal sole primaverile

La Chiesa di San Nazario diventa il fulcro di una scampagnata domenicale, attirando amanti del bello da tutta la regione

Alla riscoperta della Rete Romanica: un gioiello nascosto illuminato dal sole primaverile

La seconda apertura mensile della Rete Romanica in Collina ha avuto luogo la prima domenica di aprile, segnando l’inizio di una serie di aperture che si svolgeranno ogni prima domenica del mese fino ad ottobre. La chiesa di San Nazario è stata al centro dell’attenzione, attirando visitatori da tutta la regione, desiderosi di riscoprire i gioielli territoriali nascosti al grande pubblico.

Quest’anno, anche il Comune di Montechiaro ha partecipato all’iniziativa, che ha visto il sostegno di una trentina di Comuni del territorio. L’obiettivo è valorizzare le numerose chiese romaniche sparse tra il Po e il Monferrato.

Tra i tanti visitatori, un gruppo di giovani di Asti ha avuto l’opportunità di assistere alla Santa Messa celebrata dal parroco Don Emanuele, coadiuvato dall’accolito Giorgio Franco e dal diacono Stefano Accornero. Quest’ultimo sarà ordinato sacerdote in Cattedrale il 18 maggio, e celebrerà la sua prima messa il giorno successivo nella sua Refrancore.

Per Montechiaro, è stato un incontro inaspettato e molto gradito con l’ultimo seminarista della diocesi di Asti, Stefano Accornero, che il 20 novembre 2022 aveva ricevuto l’accolitato da Papa Francesco. Questo evento eccezionale ha richiamato l’attenzione sulla difficile realtà vocazionale sul territorio, noto anche come la terra dei Santi.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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