Economia e lavoro | 30 aprile 2025, 12:23

Presenza, relazione, innovazione: Banca di Asti investe sul territorio

Andando in controtendenza rispetto al settore, il Gruppo ha chiuso il 2024 senza chiusure e nel '25 sono in programma nuove aperture e riqualificazioni

La sede di Banca di Asti

La sede di Banca di Asti

Mentre molte realtà bancarie stanno progressivamente riducendo la propria presenza fisica sul territorio, con un numero crescente di sportelli che chiudono o accorpano le proprie attività, Banca di Asti sceglie una strada diversa. Una strada fatta di prossimità, ascolto e investimento.

“Nel 2024 non è stata chiusa nessuna delle nostre filiali, e per il 2025 sono in programma aperture in Liguria, proprio ieri lunedì 28 aprile abbiamo aperto la filiale di Savona, e diverse riqualificazioni significative per rendere le sedi sempre più accoglienti, moderne e inclusive”, dichiara Roberto Benassi, Direttore Commerciale di Banca di Asti (nella foto sottostante).

La scelta di non ridurre la presenza fisica, ma anzi di potenziarla, si inserisce in una visione di lungo periodo che vede Banca di Asti impegnata in un duplice percorso: da un lato l’innovazione tecnologica, con l’implementazione di servizi digitali per rendere il modello operativo delle filiali più snello e flessibile; dall’altro la cura della relazione e la valorizzazione del ruolo delle filiali come punto di riferimento per famiglie e imprese.

“Le filiali restano un canale importante per una parte significativa della nostra clientela – prosegue Benassi – Anche la clientela che si colloca in una fascia “millenials”, sceglie la nostra Banca soprattutto quando si tratta di decisioni importanti come un mutuo, un investimento o l’avvio di un’attività, perché sente il bisogno di un confronto personale e di una competenza specialistica che riusciamo a garantire grazie alle nostre persone delle Filiali.”

Per questo motivo, oltre alle nuove aperture, Banca di Asti ha avviato un piano di riqualificazione delle filiali esistenti, volto a migliorare l’accessibilità, l’efficienza e la qualità dell’esperienza per i clienti. Ambienti rinnovati, più accoglienti, con spazi dedicati alla consulenza, maggiore privacy e servizi su misura.

“Non è una questione di scegliere tra digitale e fisico – continua Benassi –. Per noi il punto è mettere la persona al centro, offrendo un modello di banca che sia capace di evolvere senza perdere la propria anima. Una banca che si possa toccare con mano, ma che sia anche veloce, semplice e moderna quando serve.”

Una posizione in netta controtendenza rispetto a molte dinamiche del settore, che vede nella razionalizzazione della rete uno strumento di riduzione dei costi. Una scelta che Banca di Asti ha deciso di non seguire, puntando invece sulla valorizzazione del capitale relazionale, sulla presenza attiva nei territori e su un modello che guarda al futuro con concretezza, senza perdere di vista le persone.

Questa filosofia ha portato Banca di Asti a raggiungere anche nel 2024 risultati che testimoniano la solidità della Banca e la capacità di affrontare le sfide del mercato con competenza e determinazione, creando valore per tutti gli stakeholder.

Gli indici patrimoniali dimostrano robustezza come testimonia il CET1 al 16,63%, mentre il dividendo approvato dall’assemblea dei Soci in data 17 aprile è pari a 0,40 euro per azione, in aumento del 33% rispetto allo scorso esercizio, a conferma degli obiettivi previsti nell’arco del Piano Strategico 2022-2024.

“Il nuovo Piano Industriale – conclude Benassi - prevede per i prossimi tre anni una crescita solida e indipendente. Rafforzeremo ulteriormente la nostra presenza sui mercati e continueremo a puntare sull’innovazione e sulla sostenibilità come elementi chiave della nostra evoluzione.”

CS

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