Sport | 13 maggio 2025, 18:00

Castelnuovo Don Bosco, conquistata anche la terza tappa del campionato equestre Progetto Sport

L’amazzone Sofia Marongiu, del Gelso del Mainito, mantiene salda la sua prima posizione in classifica

Si è tenuta il 10 e l’11 maggio presso il centro ippico Lo Sperone (TO) la terza tappa del campionato FISE Progetto Sport – livello 2 junior (110 cm).

Tra i partecipanti in gara c’era anche l’agonista Sofia Marongiu, del centro ippico castelnovese Il Gelso del Mainito, in sella alla sua CAS D’ESPOIR VH KELFSHOF Z, detta Cassie.

Durante la prova di sabato, nonostante il tempo veloce, una barriera caduta le porta al 6° posto della classifica provvisoria. È domenica che, invece, il binomio da il meglio di sé, conquistando il primo posto con ben 7,5 secondi di vantaggio sulla seconda classificata in gara.

Questo ha portato Sofia e Cassie a guadagnare l’argento di tappa e a mantenere salda la prima posizione della classifica generale.

La prossima sfida di Sofia e Cassie saranno i tre giorni di campionati regionali di Tortona (AL) a fine maggio, mentre la quinta gara di Progetto Sport è programmata per il 14 e 15 giugno ad Alessandria.

Durante il week end si è svolta anche la gara FISE B0 * a cui hanno partecipato l’amazzone Matilda Costa con LACKEN BLAZE, detto JJ, piazzandosi ottavi nella categoria 80 cm di sabato e sesti nella categoria 70 cm e 80 cm di domenica e l’amazzone Marika Pintus, in sella a EKSTEIN, che, dopo un ottavo posto ottenuto nella gara di sabato, ha dovuto ritirarsi durante la giornata di domenica per motivi di salute.

Francesca Mezzogori

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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