Attualità | 02 giugno 2025, 12:32

Asti celebra il 2 giugno: l'impegno del Prefetto contro le "morti bianche" e a supporto dei valori della Repubblica [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Onorificenze, impegno civile e il messaggio del Presidente Mattarella al centro delle celebrazioni per il 79° anniversario della Repubblica. Applausi e commozione per il saluto ad una 'storica' funzionaria prefettizia prossima alla pensione

Il prefetto Ventrice ritratto nel corso della mattinata - Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin

Il prefetto Ventrice ritratto nel corso della mattinata - Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin

Anche la città di Asti ha celebrato oggi, 2 giugno, il 79° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana con una solenne e partecipata cerimonia svoltasi in piazza San Secondo, allestita a festa per l'occasione. Le massime Autorità civili e militari della provincia, insieme a una nutrita rappresentanza delle diverse componenti della società astigiana, hanno preso parte a una mattinata densa di significato, caratterizzata dall'appassionato discorso del Prefetto di Asti, dottor Claudio Ventrice, e dalla consegna delle Onorificenze dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana".

La giornata si è aperta con il suggestivo momento dell'Alzabandiera, con il Tricolore calato da un'autoscala dei Vigili del Fuoco, e le note dell'Inno nazionale eseguite dalla Banda Città di Asti "Giuseppe Cotti". Successivamente, il Prefetto Ventrice ha tenuto il suo discorso e dato lettura del tradizionale messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato come "quel patto tra popolo e istituzioni fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà" sia una "missione mai esaurita".

La cerimonia è stata arricchita dalla presenza della Banda Città di Asti "Giuseppe Cotti", dei maratoneti "Ambasciatori per lo Sport della Città di Asti", di una rappresentanza di studenti meritevoli degli istituti scolastici astigiani, che hanno anche curato alcune letture, e dell'Unità Cinofila della Polizia Penitenziaria di Asti, che al termine ha offerto una dimostrazione con l'impiego di cani antidroga.


Il bilancio del Prefetto: "Forte impegno nel contrasto alle 'morti bianche'"

Nel suo intervento, Ventrice ha toccato temi cruciali per la comunità astigiana, ribadendo la vicinanza della Prefettura ai cittadini e alle istituzioni locali. "Cari sindaci, nel momento in cui avete chiesto alla prefettura, ai miei uffici un aiuto, la prefettura ha risposto: 'Presente, ci siamo'", ha esordito, sottolineando il dialogo costante: "i rapporti con i sindaci sono quotidiani... e la prefettura è sempre al loro fianco per cercare di risolvere i problemi insieme."

Particolare enfasi è stata data all'impegno sul fronte della sicurezza e della Protezione Civile, con il Prefetto che ha annunciato con orgoglio: "Siamo arrivati, cari sindaci, a 111 comuni [con piani di protezione civile] approvati al giorno d'oggi." Un risultato definito "eccellente" è anche l'imminente conclusione del piano di emergenza esterno per l'azienda Energas.

Un passaggio particolarmente applaudito e significativo ha riguardato il contrasto alle cosiddette "morti bianche". Il Prefetto ha ricordato l'attività dell'Osservatorio per la sicurezza dei luoghi di lavoro e della relativa task force: "Questa è l'unica prefettura d'Italia che ha istituito questa commissione che si occupa dei cantieri di lavoro e si occupa delle morti sui luoghi di lavoro, perché ripeto ancora una volta nel 2025 non si può accettare che ancora si muore nei luoghi di lavoro" Ha poi annunciato un nuovo fronte di impegno: "E questa task force adesso avrà il compito di andare a fare i controlli in materia nel campo dell'agricoltura perché molto spesso si parla del Caporalato che è una piaga di tutta Italia e anche noi vogliamo dare un contributo per combattere questo sistema."

Non è mancato un riferimento all'attuazione del PNRR, con l'auspicio che "questa provincia non perda nemmeno un euro di quelli che sono i soldi stanziati dalla Comunità Europea."

Il Prefetto ha poi rivolto un pensiero commosso e un caloroso ringraziamento a Graziella Cirio, funzionaria amministrativa della prefettura che tra poche settimane lascerà l'amministrazione per la pensione. Con la voce rotta dall'emozione, Ventrice ha dichiarato: "Lo dico con con il cuore in gola. È stato un grande esempio, uno dei migliori collaboratori che ho avuto da quando sono prefetto. Non posso dimenticare l'alto senso istituzionale della signora Cirio, l'attaccamento al lavoro, l'impegno. È stata un pilastro della prefettura, la memoria storica e difficilmente la dimenticheremo. Grazie per tutto quello che ha fatto." Un lungo applauso ha accompagnato le parole del Prefetto.

Dopo aver ringraziato le forze dell'ordine, i Vigili del Fuoco – "che hanno abbellito questa piazza con questo sveglio tricolore" – tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, gli enti locali, le associazioni combattentistiche e d'arma, la stampa e il suo personale, il Prefetto ha concluso citando l'esempio della giovane Alfiere della Repubblica Beatrice Rolandi e rinnovando l'augurio a tutta la provincia: "Viva Asti, viva l'Italia, viva la Repubblica Italiana."

La Festa della Repubblica ad Asti si concluderà questa sera: dopo l'Ammainabandiera alle 17.45, la Banda Città di Asti "Giuseppe Cotti" si esibirà in concerto alle 21 nella chiesa di San Martino, location che va a sostituire il previsto appuntamento nel Giardino Guglielminetti e Ghione di Palazzo Alfieri, per chiudere in musica una giornata di profonda riflessione e sentita partecipazione civica.

Mattarella: "2 giugno, Giornata di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica"

Prima della lettura da parte di alcuni studenti (nello specifico le studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore “Alberto Castigliano”, Federica Baracco e Hajar Kochaoui, e gli alunni Pietro Furlan e Mattia Rebuffo dell’Istituto di Istruzione Superiore “Vittorio Alfieri”) di lettere scritte da deportati nel corso della II Guerra Mondiale  e della consegna delle Onorificenze assegnate dalla Presidenza della Repubblica, il prefetto Ventrice ha dato lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato ai prefetti. Lo riportiamo integralmente di seguito.

Cari prefetti, 

con il referendum del 2 giugno del 1946 il libero voto del Popolo Italiano per la Repubblica con la partecipazione per la prima volta delle donne coronò la lotta di liberazione dal nazifascismo, di cui quest'anno ricorre l'80º anniversario e fu premessa della Costituzione. Quel patto tra popolo e istituzioni fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro, seppe realizzare con il concorso di posizioni e culture plurali, una sintesi di valori condivisi e avviare la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell'Italia. 

Il compito di attuare in concreto gli ideali costituzionali, di renderli vivi nella società quale costante criterio, ispiratore delle scelte, è una missione mai esaurita. affidata ogni giorno, anzitutto alla premura di quanti con dedizione e competenza prestano la loro opera nelle istituzioni e nella società civile. La Costituzione affida infatti a ciascun cittadino la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del paese. Nei diversi ambiti di azione interviene l'impegno per assicurare effettiva pienezza dei diritti con i con servizi efficienti, legalità e sicurezza. Promuovere iniziative e e progettualità che favoriscono lo sviluppo delle diverse aree del paese, ne valorizzano la ricchezza culturale e ambientale, affrontino i divari territoriali e le problematiche dei grandi centri urbani. come le aree interne, sollecita lo sforzo di chi sia investito di pubbliche responsabilità. 

I prefetti, nelle rilevanti funzioni loro affidate a tutela nell'interesse generale della sicurezza e della coesione sociale sono chiamati in prima persona a essere in ogni provincia motore dei processi di cooperazione istituzionale e qualificati artefici di dialogo e di mediazione, promuovendo in concreto i principi di imparzialità e di buon andamento. La comunità nazionale vi è grata per l'equilibrata opera che insieme agli altri attori istituzionali svolgete prevenendo e contrastando ogni forma di violenza, assicurando il sereno esercizio delle libertà dei cittadini nell'azione di sostegno agli enti locali, soprattutto nei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, negli interventi per superare le emergenze che colpiscono i territori, nella gestione del fenomeno migratorio, nell'opera prestata in occasione delle consultazioni elettorali. 

La rete delle prefetture è risorsa preziosa al servizio del principio di unità del paese e di valorizzazione delle sue autonomie istituzionali e sociali. Rinnovo ai prefetti e loro tramite a quanti si adoperano al servizio del bene comune, sentimenti di apprezzamento e di stima, unitamente ad auguri di buon lavoro. nell'auspicio che le celebrazioni del 2 giugno siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica. 

Gli insigniti

Dottor Marco Montagnani - Cavaliere dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana"

Da oltre 30 anni studia la storia delle forze armate italiane dall'unità al 1945, avendo pubblicato diversi volumi in merito per affermate case editrici del settore e collaborando proficuamente con l'ufficio storico dello Stato Maggiore dell'esercito con il quale ha contribuito a pubblicazioni inedite sulla storia della guerra chimica nell'esercito italiano. È socio dell'Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea di Genova. Attivo nella vita con culturale locale. È stato componente del Consiglio generale della Fondazione Biblioteca Stense Giorgio Faletti, collaboratore dell'ISRAD e componente del comitato scientifico del Museo del Risorgimento di Asti. Presidente della Federazione di Asti dell'Istituto del Nastro Azzurro, consigliere nazionale dello stesso, è da sempre un punto di riferimento per quanti associazioni singole o denti si interessino a fatti d'arme, risultando un consulente prezioso, cittadino irreprensibile e persona di grande umanità incarna i valori delle istituzioni che tanto appassionatamente studia.


 

Signor Mario Morando - Cavaliere dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana" 

Il signor Mario Morando, ex titolare di impresa, in pensione dal 2017 sin dal 1996 opera come volontario del servizio di protezione civile dell'Associazione Naz Alpini della sezione di Asti, presso cui dal 2014 ricopre il ruolo di caposquadra. Negli anni il signor Morando ha fornito il suo contributo nel soccorso delle popolazioni colpite da calamità naturali in Piemonte ed in ogni parte d'Italia dove sia stato necessario aiuto e persino all'estero in occasione del sisma che ha colpito la Turchia nell'ospedale da campo della regione Piemonte. Nei difficili giorni della pandemia ha prestato servizio presso l'ospedale da campo dell'Associazione Nazionale Alpini ha costituito a Bergamo e nei luttuosi giorni susseguiti alla scomparsa del Santo Padre Francesco insieme all'Associazione Nazionale Alpini ha contribuito a fornire un supporto ai fedeli accorsi, esempio operoso dei valori dell'associazione di cui fa parte.


 

Dottoressa Vittoria Rissone - Cavaliere dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana" 

La dottoressa Vittoria Rissone è stata collocata in congedo dalla Polizia di Stato nel maggio del 2023 con la qualifica di primo dirigente. Fin dall'adolescenza partecipa ad iniziative di volontariato, frequentando la comunità di Sant'Egidio ed il gruppo giovanile parrocchiale, partecipando a corsi di recupero scolastici destinati a bambini nomadi. Nel 1989 entra nella Polizia di Stato e nel corso dei primi 12 anni di carriera presta servizio nelle squadre mobili di Asti e Torino. Presso la questura di Asti ha anche diretto l'ufficio immigrazione, la divisione polizia amministrativa e sociale, la divisione polizia anticrimine per poi ricoprire l'incarico di capocabinetto sino al 2009. Dopo esperienze in altre questure del Nord Italia e presso il compartimento di Polizia Ferroviaria del Piemonte, Valle d'Aosta, torna ad Asti come vice questestore vicario nel 2019. Promotrice di reti interstizionali destinati ad assistere donne e bambine in vittime di abusi, ha cooperato con svariate realtà assistenziali laiche e religiose a progetti di assistenza ai senzatetto.


 

Signor Sabino Sciannamea - Cavaliere dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana" 

Il signor Sciannamea, ispettore della polizia penitenziaria in quiescenza, ha prestato servizio presso le case circondariali di Pianosa e di Asti, esempio di professionalità e competenza. Nel corso della sua carriera si è misurato in situazioni difficili nella gestione della popolazione carceraria in un contesto delicato che lo ha visto confrontarsi con detenuti appartenenti al crimine organizzato, in particolare di stampo mafioso e camorristico. La sua dedizione al servizio Le sue capacità umane e professionali e l'abnegazione di cui ha dato prova ne hanno fatto un punto di riferimento affidabile, instancabile, sempre riconosciuto dai superiori. Membro esemplare del corpo di polizia penitenziaria.


 

Signor Diego Zoppini - Cavaliere dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana"  

Il signor Diego Zoppini da oltre 30 anni presta servizio presso la polizia municipale del Comune di Canelli, della quale attualmente è il comandante. Nel corso del proprio servizio il signor Zoppini ha fornito il proprio supporto di tutore dell'ordine, ai cittadini di Canelli e all'Unione Collinare tra Langa e Monferrato. Si è trovato più volte a fornire appoggio alle forze dell'ordine nazionale nel corso di rilevanti operazioni di contrasto al traffico di sostan collaborando con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, responsabile del settore protezione civile, si è distinto nelle operazioni di soccorso nei tragici eventi del 1994 e nel soccorso alla popolazione dell'Emilia- Romagna nel 2012.


 

Brigadiere Capo in congedo della Guardia di Finanza Michele Marchese - Ufficiale dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana" 

Arruolatosi nel 1975, presta servizio prima presso la compagnia di Pontechiasso alle dipendenze della regione di Como, quindi presso la compagnia di Alessandria alle dipendenze della regione di Torino. Il nito della Croce d'Oro al servizio nel 2000 e della medaglia di benemerenza per gli interventi nelle calamità del 1994. Presiede la locale sezione dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia alla guida della quale si è mobilitato per raccogliere fondi in favore delle popolazioni terremotate dal sisma dell'Enilia- Romagna nel 2012 e nell'Italia centrale nel 2017. Promotore di iniziative assistenziali e didattiche in collaborazione con enti religiosi e istituzioni scolastiche è stato ed è promotore della cultura della legalità e della storia della Guardia di Finanza a livello locale attraverso pubblicazioni e manifestazioni pubbliche organizzate in collaborazione con il comando provinciale delle Fiamme Gialle. Solerte, servitore del corpo di cui ha fatto parte, vi rimane leale diffondendone i valori.


 

Prefetto di Asti, Dottor Claudio Ventrice - Commendatore dell'Ordine "al Merito della Repubblica Italiana"  

Il prefetto Ventrice da ormai 3 anni svolge le sue funzioni presso il capoluogo astigiano. Nel corso di questi anni ha dato un forte impulso alle attività della prefettura, creando saldi e proficui rapporti con le istituzioni locali. Attento a temi sensibili come la sicurezza sul lavoro, l'accoglienza dei migrati e la sicurezza dei cittadini è stato solerta e promotore di efficaci iniziative in tal senso. Aperto società civile ha promosso momenti di approfondimento sulle tematiche della protezione civile con gli operatori di settore, ma anche con le popolazioni locali e attestato e preparato la macchina dei soccorsi con preziosi momenti addestrativi. Nel corso del mandante del prefetto Ventrice Asti ha ricevuto storiche visite istituzionali dal compianto Papa Francesco nel 2022 al Presidente della Repubblica nel 2024 e dal presidente del Consiglio dei Ministri nel 23. Momenti che hanno richiesto una non indifferente sforzo organizzativo, ma anche hanno costituito prova dell'efficienza e del prestigio della prefettura di Asti. Integerrimo e acuto servitore dello Stato, ha svolto e svolge il suo incarico con dedizione lealtà al corpo prefetti e alle istituzioni della Repubblica.

Gabriele Massaro

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