Sanità | 05 giugno 2025, 20:38

65000 prestazioni in quattro mesi e 600 nuove assunzioni in Piemonte, ad Asti presente l’assessore alla Sanità Federico Riboldi

La “verità sui numeri” di Fratelli d’Italia: nuove assunzioni, fondi e un modello che ispira anche il governo nazionale

L'incontro di oggi

L'incontro di oggi

 Si è tenuta oggi, presso il Tennis Club alle Mura di Asti, la conferenza stampa organizzata da Fratelli d’Italia per illustrare i risultati e gli sviluppi del piano regionale per il contenimento delle liste d’attesa e l’avvio di nuove assunzioni nel comparto sanitario.

Ospite d’eccezione dell’incontro è stato Federico Riboldi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte e vicesegretario regionale di Fratelli d’Italia, che ha tracciato un bilancio del piano straordinario lanciato lo scorso febbraio. Presenti anche vari rappresentanti istituzionali locali come l’assessore Luigi Giacomini, l’on. Marcello Coppo e il consigliere Sergio Ebarnabo, oltre a sindaci e operatori del settore.

65.000 prestazioni aggiuntive in 4 mesi: superato l’obiettivo

Con toni pragmatici e numeri alla mano, l’assessore Riboldi ha annunciato che il piano regionale, che prevedeva inizialmente 50.000 prestazioni aggiuntive entro giugno, ha già raggiunto e superato quota 65.000 in soli quattro mesi, grazie all’impegno di oltre 5.000 operatori sanitari che hanno lavorato anche nelle sere, nei weekend e nei giorni festivi.

“È la prima volta che un programma organico di questo tipo viene realizzato su scala regionale in Italia. Non abbiamo risolto il problema delle liste d’attesa, ma lo abbiamo iniziato ad affrontare seriamente,” ha sottolineato Riboldi.

Un piano di assunzioni per rafforzare il sistema

Contestualmente, è stato annunciato un grande concorso pubblico che permetterà l’assunzione di circa 600 nuovi operatori sanitari, tra cui:

  • 401 infermieri
  • 30 infermieri pediatrici
  • 24 ostetriche
  • 22 logopedisti
  • 49 tecnici di radiologia
  • 35 fisioterapisti
  • 36 assistenti sanitari
  • 65 tecnici di laboratorio
  • 27 tecnici per la prevenzione nei luoghi di lavoro

Il concorso ha registrato numeri incoraggianti: oltre 1.900 candidature solo per il ruolo infermieristico, smentendo le voci secondo cui la sanità pubblica non sarebbe più attrattiva.

Fase 2: Focus sulle prestazioni critiche

 Conclusa la prima fase, il piano proseguirà con un nuovo finanziamento, in accordo col Ministero della Salute, per concentrarsi su 10 prestazioni ad alta criticità, tra cui:

  • Colonscopia (attesa media: 12 mesi)
  • Intervento di cataratta (fino a 3 anni di attesa)
  • Visite dermatologiche (8 mesi)

Il nuovo obiettivo sarà ridurre drasticamente le attese per queste prestazioni, anche attraverso un migliore coordinamento tra le ASL e l’impiego di risorse mirate.

Edilizia sanitaria e sanità territoriale

L’assessore ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale dell’edilizia territoriale per il futuro della sanità regionale: 1,6 miliardi di euro saranno investiti in case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali, fondamentali per sgravare gli ospedali e potenziare la medicina di prossimità.

In questo ambito, il Piemonte è la prima regione italiana ad aver approvato l’MPT (Medicina di Prossimità Territoriale): un nuovo modello che prevede gruppi di 20 medici di medicina generale per ogni 30.000 abitanti, al fine di garantire continuità assistenziale, anche nei fine settimana e in caso di maternità o pensionamento dei professionisti.

Un modello nazionale?

Il piano piemontese ha già attirato l’attenzione a livello nazionale. L’assessore ha riferito che il Ministro Schillaci avrebbe proposto di estendere il modello ad altre regioni e la stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni l’ha menzionato nel suo intervento alla Camera, come confermato anche dall’on. Marcello Coppo: “Nei corridoi romani delle iniziative piemontesi se ne parla”.

Una missione politica oltre che sanitaria

Crediamo in una sanità pubblica, universale e accessibile. Se il 10% dei cittadini resta escluso a causa delle liste d’attesa, allora il sistema non è più davvero universale,” ha dichiarato Riboldi con fermezza.

Un piano messo in atto che mira, come spiegato dai relatori, ad analizzare problemi e trovare, in tempo utile, soluzioni a lungo raggio, garantendo a tutti il diritto di curarsi. 


 

Riccardo Bracco


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a cura delle dott.sse Melika Myftaraj e Marta Turello

Nutrizionista e farmacista, ogni giorno offriamo consigli alle persone, convinte che la consapevolezza sia il primo passo per prendersi cura di sé. In questa rubrica vogliamo dunque raccogliere e condividere informazioni chiare, corrette e aggiornate su varie tematiche legate al mondo della salute e del benessere.

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