Attualità | 16 giugno 2025, 11:25

Danno ambientale e responsabilità pubblica: il caso dei platani abbattuti torna di stretta attualità. "La magistratura accerterà le responsabilità"

SEquS Asti ha quantificato i danni dopo l'esposto presentato alla Corte dei Conti: 70mila euro per i sette alberi. Analoghe iniziative annunciate per il parco Pollaro di Portacomaro

MerfePhoto

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L’abbattimento dei sette platani di corso Savona resta al centro del dibattito ambientale e politico ad Asti. Una vicenda che ha suscitato proteste, denunce e richieste di chiarimenti rivolte all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Rasero.

Nella notte del 14 aprile scorso, tra le ore 22.30 e le 5 del mattino seguente, gli alberi erano stati abbattuti per far spazio al  nuovo edificio commerciale appartenente alla società Lidl Italia Srl. Un’operazione fortemente contestata dall’associazione Sostenibilità Equità Solidarietà (SEquS), che aveva persino inviato una diffida formale al Comune per fermare l’intervento, senza riuscirci.

L’intervento, secondo l'associazione "è avvenuto senza una comunicazione chiara alla cittadinanza, come hanno denunciato diversi esponenti politici e ambientali". 

Oggi, grazie al lavoro congiunto del dottor  Daniele Zanzi di Varese, esperto in materia ambientale, e dell’avvocata Virginia Cuffaro di Torino, è stata quantificata l’entità del danno ambientale ed economico causato dall’abbattimento. DanieleQuesto calcolo è alla base di un esposto presentato da SEquS alla Corte dei Conti, con l’accusa di danno erariale a carico dell’amministrazione comunale .

"Gli alberi abbattuti, spiegano Giuseppe Sammatrice e Patrizia Montafia, oltre a rappresentare un patrimonio storico e naturalistico, offrivano servizi ecosistemici fondamentali per la qualità della vita urbana. La loro rimozione, secondo gli esperti, avrà un impatto significativo sull’inquinamento atmosferico, sulla biodiversità e sulle temperature locali, aumentando l’effetto 'isola di calore' in una zona già critica per la qualità dell’aria".

La vicenda aveva mobilitato numerosi cittadini e associazioni. Già alla vigilia dell’abbattimento, si erano registrate raccolte firme, proteste in piazza e perfino uno sciopero della fame da parte di alcuni membri del direttivo SEquS.

70mila euro il danno quantificato per ogni albero

Secondo l’associazione Sequs, gli "alberi svolgono funzioni ecosistemiche fondamentali e il loro valore può essere quantificato in termini economici".

 In particolare, i platani abbattuti svolgevano importanti funzioni quali:

•Stoccaggio e assorbimento della CO2.

•Rimozione degli inquinanti.

•Riduzione delle temperature, grazie all’evapotraspirazione e all’ombreggiatura.

•Prevenzione del ruscellamento delle acque piovane, riducendo l’impatto delle piogge intense sulle infrastrutture.

"Questi benefici, in quanto erogati gratuitamente dalla natura, si traducono in un risparmio per le Pubbliche Amministrazioni, che altrimenti dovrebbero sostenere costi aggiuntivi per la gestione del ruscellamento o per il raffreddamento artificiale degli edifici in presenza delle cosiddette isole di calore".

Un disastro ecosistemico secondo Giuseppe Sammatrice, portavoce astigiano di Sequs che annuncia un danno da 70mila euro per gli alberi che avevano 80 anni. 

Durante la conferenza stampa il presidente nazionale di SEquS Maurizio Pallante ha sottolineato la gravità della situazione ambientale globale e locale. Pallante ha richiamato l’attenzione su dati e riflessioni fondamentali per comprendere l’importanza di preservare il patrimonio arboreo, citando anche le analisi di Stefano Mancuso, uno dei più importanti esperti mondiali in materia di botanica e studi sul ruolo delle piante nel bilancio climatico.

L'importanza degli alberi per contrastare l'emergenza climatica

Secondo i dati riportati da Pallante, l’umanità ha abbattuto 3.000 miliardi di alberi dei 6.000 miliardi presenti prima della rivoluzione neolitica. Una perdita impressionante, soprattutto se si considera che ben 2.000 miliardi di essi sono stati tagliati solo dalla Rivoluzione Industriale in avanti, a partire dalla seconda metà del Settecento. Questo fenomeno ha ridotto drasticamente la capacità globale degli alberi di assorbire l’anidride carbonica attraverso la fotosintesi clorofilliana, contribuendo all’accumulo di CO2 nell’atmosfera e al conseguente aumento delle temperature terrestri.

“La riduzione del manto arboreo diminuisce la capacità di assorbimento della CO2. La parte eccedente non assorbita dalla vegetazione si accumula nell'atmosfera, che trattiene maggiormente la radiazione infrarossa, contribuendo al riscaldamento globale,” ha spiegato Pallante.

In termini numerici, ha aggiunto: “Per 800.000 anni, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera non ha mai superato le 270 parti per milione. Attualmente siamo arrivati a 424 parti per milione, superando i limiti massimi previsti dall’Accordo di Parigi per più di 12 mesi consecutivi. Questo aumento è correlato al costante incremento della temperatura terrestre, con conseguenze sempre più gravi.”

La dimensione etica del problema

Pallante ha insistito su un altro aspetto cruciale della questione: la responsabilità etica verso il mondo naturale. “Questo processo distruttivo deriva dalla concezione antropocentrica secondo cui l’umanità considera tutti gli altri esseri viventi, animali e vegetali, come strumenti al proprio servizio. È necessario invertire questa visione, riconoscendo che ogni forma di vita ha un valore intrinseco e insostituibile,” ha dichiarato il presidente di SEquS.

Richiamando l’attenzione sulla vicenda locale di corso Savona, Pallante ha messo in evidenza come l’abbattimento dei sette platani sani per favorire la visibilità di un edificio commerciale rappresenti non solo un danno ambientale tangibile, ma anche una ferita simbolica inflitta al principio di sostenibilità. Questo episodio è, secondo Pallante, un esempio di come decisioni economiche a breve termine possano compromettere la capacità di affrontare sfide climatiche di lungo periodo.

L’intervento dimostra quanto sia necessario il coinvolgimento della società civile non solo per denunciare iniziative dannose, ma anche per promuovere un cambiamento culturale e politico nel rapporto tra esseri umani e natura. Concludendo, Pallante ha ribadito l’urgenza di azioni concrete per proteggere il verde urbano e per sensibilizzare la cittadinanza: “La salvaguardia degli alberi non è solo una misura ambientale, ma un atto di rispetto e responsabilità verso le generazioni future".

"Gli alberi, pur tagliati, spiega amaramente Sammatrice, gemmavano ancora, solo ieri, con le trivelle hanno triturato tutto. Sarà la magistratura ad accertare le responsabilità". Intanto sono state annunciate analoghe iniziative per gli alberi abbattuti al parco Pollaro di Portacomaro.

Betty Martinelli

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Vacanze Astigiane

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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