Cronaca | 17 giugno 2025, 07:09

Pensionata albanese torna a casa per sei mesi e viene accusata di truffa all’Inps, ma i legali si appellano alla nuova legge del marzo 25: assolta dal Tribunale di Asti

La legge 29/2025 equipara infatti i diritti previdenziali di italiani e cittadini albanesi. Assolti altri 10 connazionali

Aula del Tribunale di Asti

Aula del Tribunale di Asti

Si è concluso in Tribunale ad Asti, con un’assoluzione collettiva il processo intentato contro 10 cittadini albanesi accusati di truffa ai danni dell’INPS per aver omesso di comunicare soggiorni prolungati all’estero, superiori a 180 giorni. Un caso emblematico che ha evidenziato non solo i limiti di una normativa ormai superata, ma anche i nuovi scenari introdotti dalla legge 29 dell'11 marzo 2025, che ratifica l’accordo internazionale tra Italia e Albania sul trattamento previdenziale.

La vicenda giudiziaria
 

Il caso è nato dagli avvisi di conclusione delle indagini notificati a una pensionata albanese – insieme al marito – domiciliati nella provincia di Asti. Lo scenario seguito dagli organi inquirenti è stato quello di presunte truffe ai danni dell’INPS, basate sull’omissione della comunicazione relativa alla residenza all’estero per un periodo superiore a sei mesi, condizione che avrebbe comportato la sospensione temporanea dell’assegno sociale erogato dall’ente previdenziale.

La questione è approdata ieri in tribunale dove i legali della donna, Jacopo Zappa e Nadia Panetta, hanno notato ben altri 10 provvedimenti analoghi.
I due legali hanno fatto così presente al giudice l’entrata in vigore della legge 29/2025, che equipara i diritti previdenziali dei cittadini albanesi a quelli italiani, eliminando ogni disparità di trattamento.

“Abbiamo evidenziato al giudice che l’accordo ratificato introduce una parificazione delle discipline in materia di prestazioni sociali tra i due Paesi, spiega  Zappa, il giudice, riconoscendo la validità della normativa sopravvenuta, ha deciso per l’assoluzione totale, stralciando ogni accusa nei confronti di tutti gli imputati”.

Le conseguenze e le criticità
 

Il verdetto di assoluzione, accolto con sollievo dagli imputati, non cancella gli effetti pratici già subiti, come la sospensione delle pensioni per mesi e l’elevazione di pesanti verbali per indebita percezione delle somme. Alcuni pensionati rischiano di vedersi privati di migliaia di euro, aggravando una situazione economica spesso precaria.

“Questi cittadini, molti dei quali non padroneggiano la lingua italiana, si sono trovati coinvolti in procedimenti penali e amministrativi per un errore derivante da incomprensioni burocratiche. Ora inizieranno contenziosi per il recupero degli arretrati e per chiedere un risarcimento da parte dell’INPS”, continua l’avvocato Zappa.

La vicenda ha aperto un dibattito più ampio sulla gestione delle prestazioni sociali per i cittadini residenti all’estero. Se per gli italiani trasferirsi fuori dal Paese non comporta necessariamente la sospensione della pensione, la normativa sembrava pesare diversamente per i cittadini stranieri. “Questa disparità era non solo discriminatoria, ma anche obsoleta", sottolinea Zappa.

Nuovi scenari grazie agli accordi internazionali
 

La legge 29/2025 rappresenta un passo importante verso l’equità, sancendo un principio di reciprocità nel trattamento previdenziale tra Italia e Albania e mette fine a una normativa che penalizzava ingiustamente i cittadini albanesi, spesso ignari dell’obbligo di comunicazione al rientro in patria.

Oltre all’intesa con l’Albania, l’Italia ha già sottoscritto altri 27 accordi internazionali con Paesi extra-UE, ampliando il quadro di parità e protezione sociale. È emblematico il caso di alcuni cittadini marocchini residenti ad Asti, coinvolti nella stessa udienza, assolti grazie alla verifica degli accordi sottoscritti tra Italia e Marocco.


“Sebbene il processo si sia concluso in maniera positiva, si apre ora la delicata fase della restituzione degli arretrati e della chiusura dei contenziosi con l’INPS”, avverte l’avvocato Zappa. Questa vicenda evidenzia non solo l’importanza di un approccio politico e legislativo inclusivo, ma anche la necessità di semplificare le comunicazioni tra enti e cittadini, affinché nessuno debba affrontare situazioni di disagio derivanti da un vuoto informativo o normativo.

Betty Martinelli

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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