Un viaggio quotidiano che, per migliaia di pendolari e studenti piemontesi, sta diventando ogni giorno più difficile. Ritardi, cancellazioni, disservizi diffusi: la qualità del trasporto ferroviario regionale è diventata, per molti utenti, insostenibile. Da questa consapevolezza nasce la petizione pubblica promossa dal Co.M.I.S. – Comitato Mobilità Integrata e Sostenibile, lanciata ufficialmente dal vicepresidente Claudio Menegon e indirizzata a tutte le istituzioni competenti, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Regione Piemonte, fino all’Agenzia della Mobilità Piemontese.
L’obiettivo è chiaro: raccogliere almeno 10.000 firme per chiedere interventi concreti. Al momento, la soglia delle 6.200 adesioni è già stata superata. Il testo completo e il link per firmare sono disponibili sulla piattaforma Change.org, all’indirizzo: https://chng.it/dXgXBMX4Yy.
Nel documento il Co.M.I.S. esprime forte preoccupazione per le condizioni attuali del servizio ferroviario regionale, che – si legge – starebbe generando conseguenze pesanti sia dal punto di vista economico che personale. “Una serie di ripetuti ritardi e l’ammontare totale dei minuti dei medesimi, delle cancellazioni e limitazioni di percorso, sta causando disagi che portano a danni patrimoniali, ad esempio il dover prolungare l’orario della baby-sitter per accudire i figli, ed in alcuni casi anche esistenziali, ad esempio il non poter svolgere attività della vita privata e di relazione, che limitano la libertà ed i diritti delle persone.”
Rivolgendosi al Ministro Matteo Salvini, al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, all’Assessore ai Trasporti Marco Gabusi, al Consiglio regionale, alla Commissione Trasporti e all’Agenzia della Mobilità Piemontese, la petizione chiede che vengano sollecitati RFI, Trenitalia e tutti i soggetti coinvolti affinché si intervenga in modo strutturale e risolutivo.
Il Co.M.I.S. propone un pacchetto di dodici misure prioritarie, tra cui il ripristino dell’orario ferroviario pre-Covid, il potenziamento del materiale rotabile, un miglioramento delle infrastrutture SFR e SFM sia per il trasporto merci che passeggeri, e un rafforzamento dei sistemi di informazione e assistenza alla clientela. Particolare attenzione viene posta anche alla sicurezza, sia nelle stazioni che a bordo treno, e alla necessità di garantire un servizio minimo durante gli scioperi.
Tra le richieste c’è anche una maggiore manutenzione del materiale esistente, interventi efficaci alle stazioni secondo i piani previsti e l’avvio di un piano pluriennale che definisca la strategia di sviluppo del trasporto ferroviario regionale nei prossimi anni.
“Ribadiamo l’importanza e l’urgenza di intervenire per risolvere i problemi sopradescritti che incidono pesantemente sulle persone con ripercussioni negative nella vita privata, lavorativa e scolastica.”
Il Comitato dichiara infine la propria disponibilità a una collaborazione attiva con le istituzioni, per contribuire in modo costruttivo al miglioramento del trasporto pubblico locale in Piemonte, nell’interesse di tutti.