Al Direttore | 24 agosto 2025, 15:11

Agosto, motore fuso e Paese in panne: la disabilità di fronte al muro delle ferie

Software, call center e solidarietà a intermittenza: riceviamo e pubblichiamo l'esperienza di Marco Castaldo

Marco Castaldo

Marco Castaldo

La sera del 9 agosto, un rumore di ferraglia, fumo bianco e odore di bruciato hanno segnalato seri problemi meccanici alla mia auto. Ho passato la domenica cercando invano un meccanico aperto per il lunedì. Grazie all'intervento di un amico, un carro attrezzi ha portato l'auto all'unico concessionario/officina aperto ad Asti nelle due settimane centrali di agosto.

Dopo sette giorni lavorativi di tentativi di comunicazione con l'officina e inutili chiamate a un call center, ho finalmente ricevuto una telefonata. Un meccanico con 40 anni di esperienza mi ha spiegato che, senza un software specifico per la diagnosi della mia Peugeot, non era possibile avere certezze sul guasto. Mi ha proposto di trasferire l'auto ad Alessandria, a mie spese, poiché ad Asti erano tutti chiusi, ma ho preferito attendere la riapertura del mio meccanico di fiducia il 28 agosto. Ho anche cercato di noleggiare un'auto adatta alle mie esigenze, ma tutti gli operatori erano in ferie fino almeno al 25.

Sono una persona disabile e la mia auto è dotata di una rampa posteriore per la mia carrozzina. Senza questo ausilio, sono praticamente bloccato in casa, con un'autonomia di movimento limitata alla durata delle batterie della carrozzina. Ho dovuto quindi rinunciare a qualsiasi gita o evento fuori provincia. Un'amica accompagna il mio assistente a fare la spesa settimanale, e non è stato possibile farmi prestare un'auto attrezzata da conoscenti con disabilità.

Riflessioni finali

  • In una società che ci vuole sempre connessi sui social media, una comunicazione diretta come una telefonata diventa quasi impossibile.
  • In un'epoca in cui si teme l'intelligenza artificiale e si esalta l'esperienza umana, ci si scopre impotenti senza il software corretto, incapaci di trovare soluzioni creative.
  • Nonostante le lamentele sulla mancanza di lavoro, nel 2025 non è molto diverso dagli anni '80 e '90, quando ad agosto era tutto chiuso. La differenza è che oggi bisogna subire l'ipocrisia di chi afferma: "Siamo sempre aperti: non possiamo permetterci di fare le ferie...!".
  • In una società che invoca la solidarietà, specialmente tra i più sfortunati, si scopre di non poter contare nemmeno più sulla comune "sfiga".

Amaro Ferragosto, ma non per tutti....

Al direttore

Leggi tutte le notizie di VIVIAMO IN UN POSTO BELLISSIMO ›

Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium