Economia e lavoro | 26 agosto 2025, 07:20

Per l'Asti Docg una vendemmia di qualità, ma pesa l'incognita dazi USA

Il presidente del Consorzio, Stefano Ricagno, lancia l'allarme: "Una tempesta perfetta, a rischio il 60% delle nostre vendite all'estero per il Moscato"

Per l'Asti Docg una vendemmia di qualità, ma pesa l'incognita dazi USA

Una vendemmia dall'ottima qualità complessiva, con una maturazione regolare del Moscato Bianco. Sono queste le rosee previsioni del Consorzio Asti Docg per la raccolta appena iniziata nei diecimila ettari della denominazione. Tuttavia, su questo scenario positivo pesa l'ombra dei dazi americani, che rischiano di creare non poche difficoltà a un settore già provato da un contesto internazionale complesso.

La raccolta, cominciata nei giorni scorsi nelle zone precoci di bassa collina, si concluderà entro la prima settimana di settembre nelle aree di alta collina. Secondo i tecnici del Consorzio, le uve si presentano in condizioni fitosanitarie positive, con una buona tenuta dell'acidità e un ottimo quadro sia zuccherino che aromatico. Sul fronte quantitativo, la campagna 2025 vedrà una riduzione delle rese, che passeranno da 100 a 90 quintali per ettaro, di cui 5 destinati allo stoccaggio. Una misura di contenimento della produzione, approvata dall'ente consortile per salvaguardare la denominazione in una congiuntura economica sempre più difficile.

A questo quadro si aggiunge la conferma dei dazi statunitensi al 15% sul vino, una misura che preoccupa fortemente i produttori: "Se le premesse per un’ottima vendemmia ci sono tutte, i dazi statunitensi rischiano invece di pesare come un macigno sull’Asti Docg", ha commentato il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno. Sottolineando come il problema riguardi non solo lo spumante, che già sconta il crollo degli ordini dalla Russia, ma soprattutto il Moscato d'Asti.

"Il Moscato d'Asti rappresenta negli Usa il 60% delle proprie vendite all'estero - prosegue Ricagno - A ciò si aggiunge il rischio sostituzione con il Moscato locale che, seppur di minore qualità, diventerà ancora più accessibile in termini di prezzo. Una tempesta perfetta per noi, che stiamo cercando di arginare anche attraverso misure di contenimento per preservare l’equilibrio tra la domanda e l’offerta, ma ci vuole il sostegno delle istituzioni".

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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